Alta Pusteria: San Candido e, sullo sfongo, il gruppo del Baranci offuscato dalla nebbia
Trentino-Alto Adige

A un passo dal cielo sotto la pioggia

Un passo dal cielo è indubbiamente la mia serie televisiva preferita. Il fatto che il protagonista delle prime tre stagioni sia Terence Hill ha un peso notevole nell’incollarmi ogni settimana davanti allo schermo per sapere come andrà a finire la puntata. Dalla quarta stagione in avanti cambia tutto. L’unica certezza resta la sempre meravigliosa ambientazione in Trentino Alto Adige, perlopiù in Alta Pusteria.

L’inizio dell’estate in Alta Pusteria

La mia vacanza avviene nel 2017 in un periodo turisticamente non ancora troppo affollato e coincide con l’Adventure Outdoor Fest in programma a San Candido. Purtroppo capito lì in una settimana piuttosto piovosa ma la bellezza di ciò che mi circonda allevia l’amarezza per dover rimandare alcune escursioni che mi piacerebbe fare.

L‘Alta Pusteria è ottimamente integrata col turismo. Spostarsi coi mezzi pubblici è davvero comodo e, durante il mio soggiorno, sfrutto al massimo la Mobilcard settimanale acquistata a Bolzano.

Alta Pusteria: San Candido e, sullo sfongo, il gruppo del Baranci offuscato dalla nebbia
San Candido e, sullo sfongo, il gruppo del Baranci offuscato dalla nebbia

Dobbiaco

Il punto di riferimento serale per la mia avventura a un passo dal cielo è l’Hotel Toblacherof a Dobbiaco. È vicino alla stazione da una parte e al centro storico dall’altra, che coincidono con le fermate principali dell’autobus.

Dobbiaco è una cittadina di tremila abitanti adatta sia al turismo invernale che a quello estivo. Nella stagione calda le piste da sci di fondo si trasformano in piste ciclabili che permettono di raggiungere mete come Cortina, Bressanone e, soprattutto, Lienz in Austria. Purtroppo, visto il persistere del tempo piovoso, devo rinunciare alla pedalata.

Per cena scelgo istintivamente il Ristorante Pizzeria Ariston dove mi lascio tentare ogni sera da una pizza diversa. Il giorno di chiusura del locale la scelta cade invece su un vivace Pizza Viva Express.

Tra i luoghi di culto spicca la chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel XVIII secolo sui resti di un precedente convento benedettino dell’XI secolo.

l'Imperatore Massimiliano I d'Asburgo apprezzava molto l'Alta Pusteria
l’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo apprezzava molto l’Alta Pusteria

Un centro culturale in Alta Pusteria

Il Grand Hotel fu costruito nel 1877 a seguito della messa in funzione della linea ferroviaria che collegava Lienz a Fortezza per ospitare i turisti. Durante la prima guerra mondiale fu utilizzato come ospedale militare. Oggi ospita un centro culturale molto attivo e una guest house. È con immenso piacere che, la sera prima di tornare a casa, apprezzo l’ottima acustica della sala Gustav Mahler che ospita un concerto di canti della montagna eseguito dal Coro Sosat di Trento.

sin dall'inizio della mia vacanza faccio l'occhiolino a questo evento
sin dall’inizio della mia vacanza faccio l’occhiolino a questo evento

Cosa fare se in Alta Pusteria piove?

Con il meteo instabile che accompagna le mie giornate in Alta Pusteria, non mi va proprio di noleggiare una bicicletta. Sono attrezzata per camminare sotto la pioggia e, visto che le piste ciclabili scorrono spesso vicino alle strade asfaltate, posso anche eventualmente aspettare un autobus e accorciare le distanze per raggiungere i punti che m’interessano.

Lago di Dobbiaco

Il lago di Dobbiaco è un piccolo lago alpino di origine franosa. Attorno ad esso si sviluppa un sentiero natura percorribile in un paio d’ore. Le tabelle informative lungo il percorso forniscono informazioni su flora, fauna e geomorfologia del luogo.

Il giro si conclude con un’inaspettato raggio di sole e, visto che si è fatta l’ora di pranzo, mi fermo al grazioso Restaurant Caffè per un sostanzioso pasto con vista lago.

L’acqua è fredda ma d’estate puoi fare giri in barca o pedalò. D’inverno, quando il lago è completamente ghiacciato, puoi addirittura praticare il curling.

lago di Dobbiaco sotto la pioggia
lago di Dobbiaco sotto la pioggia

Cimitero militare di Monte Piana

Il cimitero militare di Monte Piana sorge in val di Landro a pochi chilometri da Dobbiaco. Raccoglie le spoglie di 1259 caduti appartenenti alle varie nazioni che componevano l’Impero Austro-Ungarico caduti nel corso dei combattimenti della Prima Guerra Mondiale. Qui riposano soprattutto soldati di madrelingua non germanica.

Le croci riportano cognomi di origine ungherese, slovena, croata e italiana a testimonianza di quanto fosse multilingue l’Impero Austro-Ungarico. Originariamente qui c’erano anche molte salme di soldati austriaci ma, alla fine del conflitto mondiale, vennero trasferite nel cimitero militare di Bressanone.

Il cimitero di guerra, oggi monumento nazionale, è in parte eretto su terreno del Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra e in parte sul terreno della signora Emma Prenn-Fuchs che l’ha ristrutturato e che se ne prende cura amorevolmente.

interno del cimitero
interno del cimitero

Tre Cime di Lavaredo

È possibile andare in vacanza nella zona delle Tre Cime di Lavaredo e non vederle? Se non fosse che l’autobus ti porta direttamente al rifugio Auronzo a 2330 metri di altitudine, sarebbe andata proprio così. Invece, cogliendo un pomeriggio incerto ma dalla visibilità accettabile, vado a fare due passi da quelle parti.

Ovviamente, visto il tempo instabile, è fuori discussione fare il giro di quattro ore attorno alle Tre Cime. Mi accontento di arrivare fino alla Cappella degli Alpini dedicata a Maria Ausiliatrice.

Tre Cime viste dal punto panoramico a valle
Tre Cime viste dal punto panoramico a valle

San Candido

Il paese di San Candido, poco più di 3.300 abitanti, si trova a sud delle Dolomiti di Sesto e del Parco Naturale delle Tre Cime di Lavaredo. L’area pedonale offre molte possibilità per fare shopping.

Il DoloMythos si trova all’interno di un grazioso negozio di souvenir e fa conoscere il magico mondo delle Dolomiti. È il museo più grande su questo tema e, visto che ha ripreso a piovere, lo esploro con interesse.

Per essere sicuri di trovare veramente di tutto si può fare un giro al centro commerciale Schäfer. È su tre piani: alimentari e specialità locali di sotto; giocattoli e abbigliamento di sopra; souvenir, cancelleria e casalinghi al piano terra.

Per pranzo l’istinto mi conduce all’elegante Hotel Cavallino Bianco. Un bicchiere di Gewurztraminer e un piatto di tagliatelle al ragù di cervo mi danno le energie per esplorare la città e i dintorni. Un po’ al sole e un po’ sotto la pioggia.

San Candido in Alta Pusteria
San Candido in Alta Pusteria
Munucipio di San Candido in Alta Pusteria
Munucipio di San Candido in Alta Pusteria

Adventure Outdoor Fest

Non è un caso che io mi trovi qui durante l’Adventure Outdoor Fest. Il meteo incerto m’impedisce di prenotare attività all’aperto ma posso fare un giro tra le bancarelle e dare un’occhiata alle ultime novità del settore. E ammirare la bravura dei ragazzi che fanno i funamboli tra i palazzi del centro.

La collegiata dei Santi Candido e Corbiniano è la chiesa più importante della città. È protetta da mura che la circondano. Entri attraverso un cancello di ferro e ti trovi subito nel caratteristico cimitero dalle croci in ferro battuto.

Subito fuori dalla collegiata si trova la chiesa di San Michele, classico gioiellino barocco tutto da vedere.

funamboli tra i palazzi del centro
funamboli tra i palazzi del centro
interno della chiesa di San Michele a San Candido in Alta Pusteria
interno della chiesa di San Michele a San Candido in Alta Pusteria

I Bagni di San Candido

Un raggio di sole mi sorride e m’invoglia a uscire momentaneamente dal centro per fare una passeggiata e raggiungere i Bagni di San Candido, stabilimento termale del XVI secolo ora purtroppo abbandonato. Le rovine testimoniano ancora oggi l’antico splendore del tardo romanticismo. I muri e i tetti crollati, purtroppo, dimostrano il degrado e l’abbandono del Grand Hotel dopo essere stato in parte distrutto nella Prima Guerra Mondiale.

I Bagni di San Candido furono fatti costruire come sanatorio nel 1586 dal medico ungherese Dott. Johann Graf Scheiber. In seguito furono trasformati in Grand Hotel che ebbe il periodo di massimo splendore tra il XIX e il XX secolo ospitando i ceti più alti della monarchia prussiana e austriaca.

Poco distante dai Bagni si trova la cappella di San Salvatore.

Bagni di San Candido in Alta Pusteria
Bagni di San Candido in Alta Pusteria
cappella di San Salvatore
cappella di San Salvatore

Fonti termali in Alta Pusteria

I Bagni di San Candido comprendono cinque fonti termali con caratteristiche differenti. Quattro di queste vengono imbottigliate e vendute come acque minerali. La fonte Lavaredo è adatta alla cura delle infiammazioni allo stomaco.

La Kaiserwasser (acqua dell’Imperatore) cura le ulcere e i calcoli renali.

La Candida è indicata per risolvere problemi ai reni e alle vie urinarie.

La fonte ferrosa è l’acqua col maggior contenuto di minerali tra le acque minerali dell’Alto Adige.

La fonte sulfurea è la più nota dei Bagni e si usa per semicupi, bagni e impacchi. A causa del gusto non si beve volentieri.

Oltre a bere le acque termali è possibile camminare nella fresca acqua sulfurea.

La mia avventura continua con mezza giornata di sole al lago di Braies ma di questo vi parlerò nel prossimo post.

fonte Lavaredo
fonte Lavaredo
acqua sulfurea
acqua sulfurea

📝 Consigli avventurosi

L’Alta Pusteria si può vivere in qualsiasi periodo dell’anno. Con o senza pioggia. Il bel tempo ovviamente invoglia a scoprire gli splendidi paesaggi e i sentieri presenti. Tuttavia anche camminare sotto la pioggia risveglia dolci emozioni…

Guarda il foto-diario completo su Facebook

Alla scoperta di altre avventure in Trentino-Alto Adige!

📌 Salva questo articolo su Pinterest

Mi piace se mi condividi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *