Sacrario partigiano di Bastia Mondovì (CN)
Cuneo a km 0

Il vento della libertà

Lentamente passano i giorni bui. E poi quelli piovosi. Completano la catena le ore in cui sono troppo impegnata per rendermi conto che fuori c’è il sole. Ma arriva il momento in cui lo zainetto nell’angolo della stanza mi fa l’occhiolino. Oggi, finalmente, posso uscire e andare a respirare un po’ di libertà. Lo faccio senza allontanarmi troppo da casa. La voglia di stare all’aperto è così tanta che i pochi chilometri che mi separano dal Sacrario Partigiano di San Bernardo a Bastia Mondovì, in provincia di Cuneo, sembrano non finire mai.

Forse è un caso. O forse no. Quotidianamente, andando al lavoro, mi trovo a fissare quella collina davanti a me. L’edificio giallo da un lato e un imponente obelisco bianco poco più in là.

Le indicazioni per raggiungerlo iniziano dalla rotonda situata nel centro del paese di Bastia Mondovì. Basta seguire la direzione per Ceva e, poco dopo, svoltare a sinistra. La strada è poco trafficata, ideale per essere affrontata anche in bicicletta.

Dopo alcune curve il Sacrario Partigiano fa capolino in cima alla collina. Parcheggio poco distante e, silenziosamente, osservo l’immensità che mi circonda.

Sacrario partigiano di Bastia Mondovì (CN)
Sacrario partigiano di Bastia Mondovì (CN)

Sacrario Partigiano di San Bernardo: un po’ di storia

Sin dall’aprile 1944 queste colline sono la sede operativa del I° Gruppo delle Divisioni Alpine del maggiore Enrico Martini (Mauri). I paesi circostanti contano ben dodici distaccamenti che si uniscono nella I^ Divisione Langhe. Ne fanno parte le brigate Castellino, Mondovì, Langhe Ovest e Pedaggera.

Il colle è un punto strategico per il controllo della valle Tanaro e del Monregalese. Ovviamente attira l’attenzione dei nazifascisti che più volte lo prendono di mira. Lo occupano nel 1945.

La costruzione del Sacrario Partigiano avviene tra il 1947 e il 1951. Sul posto sono già presenti la cappella di San Bernardo e una scuola elementare. L’opera è finanziata da vari Enti e dalla preziosa collaborazione di molti volontari che tuttora ne curano la manutenzione.

Il Sacrario Partigiano viene inaugurato il 14 ottobre 1951 alla presenza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Nonostante la fitta pioggia sono presenti numerose cariche politiche, militari e religiose giunte appositamente per l’occasione da ogni parte d’Italia.

Sacrario partigiano di Bastia Mondovì (CN)
Sacrario partigiano di Bastia Mondovì

Sacrario Partigiano di San Bernardo: consapevolezza e gratitudine

Il viale d’ingresso, nella sua austera semplicità, ricorda per sempre il sacrificio degli oltre ottocento caduti appartenenti a questa formazione autonoma.

Il cielo è completamente sgombro da nubi. Nonostante mi trovi a una quota di appena 539 m sono circondata dall’immensità. Riesco a distinguere nitidamente le vette alpine che si stagliano all’orizzonte.

Le mie scarpe scricchiolano sulla ghiaia. Soffia il vento ma, visto che il cielo è completamente sereno, me lo aspettavo. Scorrono davanti ai miei occhi i nomi e i cognomi dei combattenti che hanno dato la vita per la nostra libertà. A loro va tutta la mia gratitudine.

Al riparo accanto alla cappella di San Bernardo continuo a riempirmi gli occhi d’immagini nitide e suggestive. Al centro della vallata distinguo Mondovì Piazza. Accanto alla ringhiera c’è una mira di panorama che mi permette di chiamare le vette col nome giusto. Sempre che riesca ad associarle correttamente!

Quassù respiro libertà. Consapevole del coraggio con cui i partigiani l’hanno difesa, torno volentieri in questo posto quando me ne capita l’occasione.

Monviso
Monviso
al centro si distingue Mondovì Piazza
al centro si distingue Mondovì Piazza

📝 Consigli avventurosi

Durante le giornate completamente sgombre da nubi la vista da quassù è impagabile. Sovente soffia il vento, copriti bene!

Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!

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4 thoughts on “Il vento della libertà”

    1. Sì, è un punto panoramico fantastico. Te lo consiglio soprattutto nelle giornate limpide per apprezzare al meglio il panorama circostante.

    1. Infatti ci vado soprattutto per dedicare qualche minuto a chi ha combattuto per noi. Penso che il fatto che si trovi proprio in un punto panoramico così bello dovrebbe renderci ancora più consapevoli e grati verso quei ragazzi.

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