La decima tappa del mio cammino verso Santiago si svolge sul rassicurante tracciato della Via Domitia. Il meteo di questa giornata è piuttosto variabile ma fa parte del pellegrinaggio adattarmi alle condizioni che si presentano di giorno in giorno. Mi avvio quindi con serenità lungo l’itinerario che mi porterà da Sisteron a Peyruis.
In questo articolo
▶️ Percorso 3D
Ovviamente la cattedrale di Notre-Dame e Saint-Thyrse è chiusa ma parto comunque dal suo piazzale. Percorro appena pochi metri e mi trovo sotto la caratteristica torre, scorcio instagrammabile del centro abitato in cui anch’io scatto la mia foto ricordo.
Attraverso quindi la strada e, presso l’ufficio del turismo, trovo la prima palina segnavia della giornata. Poco più avanti a me c’è un tizio con due cagnoni in cerca di autostop. Ma io intercetto il sentiero nel bosco alle spalle della città e mi avvio verso Peipin accompagnata da un cupo cielo grigio. Percorro quindi un tratto su strade secondarie nella zona residenziale e poi procedo con gioia su sterrata tra i campi accompagnata dal profumo di elicriso portato dal vento da chissà dove.
Da Sisteron a Peyruis: un po’ sentiero e un po’ asfalto
Sbuco sulla strada D946 che percorro per un paio di chilometri. M’immetto quindi sulla D4085 proveniente da Sisteron. Ovviamente, se avessi sempre camminato su asfalto, ci avrei messo meno e la distanza sarebbe stata più breve. La deviazione escursionistica mi ha consentito di apprezzare invece le bellezze naturalistiche che si sviluppano a ridosso del centro abitato.
Quando sono ormai in vista di Peipin alla mia sinistra si stende una lunga distesa di parcheggi vuoti. Non sono più abituata a vedere centri commerciali chiusi di domenica. Eppure, un tempo, era così anche in Italia.
Non è necessario entrare nel borgo ma potresti voler dare comunque un’occhiata o, perché no, approfittare delle panchine per una pausa.
Da Sisteron a Peyruis tra nuvole e pioggia
Proseguendo ancora su asfalto tra i campi coltivati raggiungo quindi il paesino di Aubignosc. Me lo lascio alle spalle per addentrarmi in un contesto naturalistico affascinante punteggiato qua e là dalle gialle ginestre.
La civiltà, in linea d’aria, è poco distante ma non ne vedo tracce sul terreno. A mia volta le uniche che sto lasciando sono le impronte delle mie scarpe.
A Châteauneuf-Val-Saint-Donat trovo una fontana e una panchina. Mi concedo ben tre file di cioccolata per caricarmi dell’energia necessaria a concludere la tappa. Mi avvio quindi lungo la Via Domitia. Passo accanto al tumulo di Montfort, distante 1117 chilometri da Roma e 1856 chilometri da Santiago.
Negli ultimi chilometri passo tra i primi campi di lavanda non ancora fioriti. Siccome l’albergo è ben oltre il centro abitato accorcio un po’ la tappa di domani. Lo faccio accompagnata dalla pioggia che, anche oggi, desidera ardentemente farmi compagnia.
📝 Consigli avventurosi
La tappa da Sisteron a Peyruis ha uno sviluppo di 31 chilometri e un dislivello positivo di 900 metri.
Ho pernottato presso l’Auberge les Galets.