circondata dalla natura
Francia

Ripartenza da Arles

Quattro mesi dopo la conclusione della prima fase del pellegrinaggio sono pronta per rimettermi in cammino. Sono felice di salire sul treno che mi riporta là dove mi sono fermata. Ed è con gioia che, zaino in spalla, mi appresto a percorrere la diciassettesima tappa che mi condurrà da Arles a Saint-Gilles.

▶️ Percorso 3D

Se desideri trascorrere ancora qualche ora in città, ti consiglio di leggere il post Il fascino di Arles in cui ho raggruppato tutte le attrazioni che sono riuscita a visitare tra la prima e la seconda fase del mio pellegrinaggio da Sant’Anna di Vinadio a Santiago.

Raggiungo il centro di Arles avvolta da una fine nebbiolina e da qualche goccia di pioggia. Il mio assetto protettivo è limitato alla copertura dello zaino e al guscio.

Raggiunta la cattedrale di Saint-Trophime ci metto qualche minuto a registrare il video per aggiornare i miei followers. Un numeroso gruppo di turisti mi nota e mi chiede di fotografarli davanti all’Hotel de Ville. Colgo l’occasione per farmi scattare un paio di foto davanti alle chiese di Saint-Trophime e Sainte-Anne.

A questo punto mi domandano del cammino e sono felice di condividere la mia esperienza ancora una volta. Parto col loro augurio e tanti sorrisi che mi scaldano il cuore e mi danno tanta forza per questa ripartenza.

vestigia dell'antico ponte romano ad Arles
vestigia dell’antico ponte romano ad Arles

Da Arles a Saint-Gilles: lungo il Rodano

Scendo giù lungo la strada, sempre dritto fino al ponte. Lo attraverso sul marciapiede e svolto a destra scendendo gli scalini che mi portano a camminare lungo il Rodano. Nonostante la nebbia avvolga la città riconosco i campanili di Saint-Trophime e dell’Hotel de Ville che si trova vicino.

La fine ghiaia sotto ai miei piedi è il terreno ideale per rilassarmi e, passo dopo passo, portarmi verso la mia nuova destinazione. Prima di lasciarmi la città alle spalle incontro ancora un punto d’interesse storico: le vestigia dell’antico ponte romano.

Il Rodano cede il posto al suo fratello più piccolo e costeggio quest’ultimo per gran parte della tappa. Del profumo di elicriso che arriva da non so dove mi ricorda di camminare lentamente che la tappa di oggi è breve. Sono sempre al di fuori delle strade più trafficate e, quando è il momento di attraversarle, ci passo sotto. Questo passaggio privilegiato è fondamentale soprattutto nei confronti dell’autostrada.

circondata dalla natura
circondata dalla natura

Da Arles a Saint-Gilles, tappa dal sapore agreste

In posizione sopraelevata mi trovo ad attraversare la campagna: da una parte i campi smantellati di pomodori e dall’altra i vigneti. Molte chiocciole sonnecchiano sul terreno ghiaioso. Incontro poca gente, sono quasi sempre sola.

Giunge il momento di attraversare il Piccolo Rodano servendomi del ponte arrugginito della linea ferroviaria abbandonata. È lunghissimo, ci vuole parecchio per arrivare dall’altra parte. Il sentiero costeggia ancora per parecchi minuti le porzioni di rotaie abbandonate.

A un certo punto questa via è sbarrata da un cancello con tanto di lucchetto e proseguo su una strada che scorre parallela. È un po’ malconcia e un operaio la sta asfaltando un pezzo alla volta. Mi supera. Lo supero. E, proseguendo, mi lascio alle spalle un po’ di buche e la certezza che non mi raggiungerà più.

L’ultimo tratto di sentiero si sviluppa in modo diverso dalla traccia a mia disposizione. È proprio la segnaletica ufficiale a farmi costeggiare il canale navigabile anziché attraversarlo.

Lasciato il pesante zaino in albergo, esco in sandali per andare in centro.

chiesa abbaziale di Saint-Gilles
chiesa abbaziale di Saint-Gilles

Nella chiesa abbaziale di Saint-Gilles

La chiesa abbaziale di Saint-Gilles, risalente al XII secolo, mi accoglie con la sua facciata romanica riccamente scolpita, autentico capolavoro concepito fin da subito come un libro di pietra a beneficio della popolazione in gran parte analfabeta.

Nella parte inferiore sono rappresentate scene dell’Antico Testamento, a metà ci sono invece episodi del Nuovo Testamento mentre il fregio e il timpano raccontano la vita di Cristo.

La navata della chiesa superiore à molto grande e spaziosa. Lungo le navate laterali sono presenti numerosi Santi, tra cui Anna, che rivedo sempre con piacere.

Ottengo l’accesso per la cripta e, individuata la scalinata per raggiungerla, scendo giù. È un ambiente davvero suggestivo, impregnato di storia e anche di santità visto che accoglie la tomba di Saint-Gilles – in italiano Sant’Egidio – e anche il suo altare.

Affidarmi a lui vuol dire avere un aiuto forte per superare ogni paura. Il gruppo di Santi che fa parte del mio cammino diventa sempre più affollato.

cripta o chiesa inferiore di Saint-Gilles
cripta o chiesa inferiore di Saint-Gilles

📝 Consigli avventurosi

La tappa da Arles a Saint-Gilles ha uno sviluppo di 21,5 chilometri e un dislivello positivo di 290 metri.

La visita alla cripta della chiesa abbaziale di Saint-Gilles è gratuita per i pellegrini.

Ho pernottato presso Logis Hôtel Héraclée.

Mi sarebbe piaciuto entrare sin da subito nell’ospitalità riservata ai pellegrini ma, essendo fuori stagione, molte strutture erano chiuse. Ti consiglio di contattare telefonicamente la Maison des Pèlerins Marcel Avignon situata proprio sulla piazza di fronte alla chiesa abbaziale di Saint-Gilles.

🧭 Itinerario

📽️ Vlog

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La tappa da Arles a Saint-Gilles ha uno sviluppo di 21,5 chilometri e un dislivello positivo di 290 metri.
La tappa da Arles a Saint-Gilles ha uno sviluppo di 21,5 chilometri e un dislivello positivo di 290 metri.
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