Alle cinque sono già sveglia. Faccio colazione con il cibo acquistato ieri sera al supermercato: il muffin al cioccolato e quello al mirtillo, il succo d’arancia e la banana. Mi preparo quindi a vivere la mia prima alba in Francia percorrendo la diciottesima tappa che mi condurrà da Saint-Gilles a Gallargues-le-Montueux.
In questo articolo
▶️ Percorso 3D
Mentre mi dirigo verso la chiesa abbaziale di Saint-Gilles mi rendo conto che non sono l’unica mattiniera. Oltre a me sono in giro gli studenti in attesa dell’autobus e i fornai che hanno già aperto. Non avessi già mangiato mi avrebbe fatto piacere una brioche appena sfornata.
Alle 6.44 sono già in cammino.
Da Saint-Gilles a Gallargues-le-Montueux: sulle orme degli antichi pellegrini
È suggestivo attraversare la città buia e addormentata e transitare dalla porta utilizzata anche dai pellegrini del passato. Mi lascio alle spalle la zona commerciale e mi avvio tra le campagne munita di torcia frontale. Quando c’è silenzio inizio a recitare il rosario. Partecipano anche gli uccellini cinguettando.
Nel frattempo, arriva l’alba ma il sole è nascosto dalle nubi. La cover antipioggia è inumidita dalla nebbia. Tolgo il guscio e metto il gilet antivento che camminando mi scaldo e sudo.
Il cammino svolterebbe a sinistra ma la mia traccia va a destra. Preferisco seguire la mia su asfalto addentrandomi tra i vigneti. Dopo un po’ mi ricongiungo col cammino segnalato e proseguo sullo sterrato. Alcuni veicoli mi superano.
Costeggio a lungo un canale d’irrigazione. Sul lato opposto un contadino lavora col trattore. Cammino su terra rossa e, con un passo troppo audace, ci affondo stupidamente. Faccio andare via lo spesso strato di terra appoggiando appena i piedi nelle pozzanghere fangose e poi passandoli tra l’erba umida.
Attraverso il canale, torno indietro per qualche metro e imbocco un altro sentiero. All’improvviso mi trovo in Camargue in un contesto paesaggistico bellissimo fatto di vigneti e alberi da frutta. E poi ci sono alberi altissimi che costeggiano il sentiero su un lato.
Da Saint-Gilles a Gallargues-le-Montueux: in penitenza a Vauvert
A Vauvert mi siedo su una panchina proprio vicino a un ulivo piantato per celebrare i vent’anni dell’iscrizione del Cammino di Santiago nel Patrimonio UNESCO. Mangio i biscotti farciti che avevo preso per il viaggio in treno e che erano ancora nello zaino. Il rotolo di cartone li ha protetti bene, non si sono sbriciolati!
Mi avventuro quindi nel centro seguendo le indicazioni del cammino. Arrivo fino al santuario di Notre-Dame di Vauvert ed entro. Il buio mette in risalto la statua della Vergine Maria illuminata. Una Madonna da pregare la trovi sempre se cerchi bene.
Nel Medioevo molti pellegrini giungevano sin qui da lontano per scontare la loro penitenza nei confronti della Chiesa. Spesso percorrevano più di un migliaio di chilometri allontanandosi per un po’ dalla propria famiglia per addentrarsi in un mondo a loro sconosciuto.
Da Saint-Gilles a Gallargues-le-Montueux: finalmente il sole!
Vado quindi in cerca dell’ufficio del turismo per timbrare la credenziale. Chiedo anche dove posso trovare dell’acqua e la gentilissima impiegata riempie lei stessa la mia borraccia. Mi spiega anche dove trovare un supermercato nel caso in cui mi servisse qualcosa e come ricongiungermi col cammino.
Mentre riparto esce anche il sole. Metto il cappello e accorcio i pantaloni. Inizia a fare caldo ma con la borraccia piena i tredici chilometri che devo ancora affrontare non mi preoccupano.
Il cammino e la mia traccia, a un certo punto tra le campagne, hanno idee differenti. Consulto la mappa e mi fido del percorso ufficiale. Mi trovo a contemplare campi di zucchine e d’insalata ma anche mucchi di piante grasse.
I campi di estendono fino all’ingresso di Gallargues-le-Montueux. Arrivata nell’abitato, tolgo le scarpe e metto i sandali. Esplorando il centro passo in Comune per timbrare la credenziale.
Concluse le incombenze burocratiche del pellegrinaggio da Sant’Anna di Vinadio a Santiago mi dedico quindi alla visita della città e, soprattutto, al meritato relax.
📝 Consigli avventurosi
La tappa da Saint-Gilles a Gallargues-le-Montueux ha uno sviluppo di 31,8 chilometri e un dislivello positivo di 650 metri.
Ho pernottato presso Les Jasses de Camargue.