da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet: tra due file di alti alberi
Francia

Una serata in famiglia

Tra il cuscino gigante quadrato e quello a salsicciotto scelgo quest’ultimo. Mi alzo varie volte nella notte ma, alle 7, all’avviso dell’orologio, mi alzo per prepararmi. Metto via ciò che non serve. Alle 7.30 vado in casa. Viviane e Fabien mi accolgono. La sala è un ambiente piacevole con tanti soprammobili. Il camino è spento ma la stanza è riscaldata dalla stufa. È in questo contesto che mi preparo ad affrontare la ventisettesima tappa, da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet.

▶️ Percorso 3D

Viviane mi spiega i dettagli della mia colazione. A mia disposizione ho vari tipi di thè sia sfusi che in bustina. Scelgo uno di questi ultimi ai frutti rossi.

Nella teca sul tavolo ci sono un budino alla nocciola e uno yogurt bianco con poco zucchero. Su un piattino davanti a me due pezzetti di torta al cocco ammiccano amichevolmente. Le confetture fatte in casa da Fabien – alle albicocche, arance e fragole – aspettano di essere spalmate sulle quattro fette di pane che posso tostare con l’apparecchio alle mie spalle. Per non esagerare ne tosto due alla volta.

Ci sono anche i cereali ma li lascio stare. Bevo invece tutto il succo d’arancia. Di thè faccio una tazza e un po’ con lo stesso filtro. Mangio con calma. Viviane mi porta una scatola con delle cartoline che regala ai pellegrini. Posso sceglierne una o due.

da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet: tra due file di alti alberi
tra due file di alti alberi

Da La Salvetat-sur-Agout a Le Rialet: come mi ricongiungo al cammino

Finita la colazione sistemo le ultime cose nello zaino e, scarpe in mano, torno in casa. Viviane mi porta uno sgabello per mettere le scarpe. Si accerta che sia sicura da che parte andare. Le mostro sulla mappa come intendo ricongiungermi al cammino.

Dopo un tratto su strada prendo un sentiero e, dopo un chilometro e poco più dalla partenza, sono sulla traccia che sto seguendo. Nel bosco due ali di alberi altissimi scorrono ai miei lati.

L’amore che ho espresso alla quercia monumentale si è propagato sino a qui. Cammino tra abeti bianchi ricoperti di muschio che, nell’insieme, fanno tanto Natale.

Sin dalla partenza ho addosso la maglia termica e il guscio. Allo zaino ho messo la cover per l’umidità.

chiesa di Notre-Dame de l’Assomption ad Anglès
chiesa di Notre-Dame de l’Assomption ad Anglès

Da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet: pausa pranzo ad Anglès

Arrivo ad Anglès a mezzogiorno. Timbro all’ufficio del turismo. Dietro al Comune trovo le toilettes pubbliche e, più su, una boulangerie/patisserie in cui prendo un éclair al caffè e una fetta di torta di mele. Mangio su una panca davanti al Comune. Sono arrivata in tempo perché in negozio non era rimasto molto e il vicino supermercato ha chiuso alle 12.30.

La chiesa di Notre-Dame de l’Assomption, chiamata cattedrale di montagna, mi offre parecchi Santi a cui rivolgere le mie preghiere: Teresa di Lisieux, il curato d’Ars, Germana, Teodoro, un Rocco in miniatura, Giovanna d’Arco, Michele col dragone, Giuseppe.

Le candele da accendere sono presso la cappella di Notre-Dame con l’altare della Beata Vergine di Lourdes e, di fronte ma di lato, una statua della Beata Vergine di Fatima. Con un fiammifero accendo la mia candela solitaria. M’inginocchio quindi nel banco di legno per rivolgere la mia preghiera a entrambe.

San Rocco in miniatura
San Rocco in miniatura

Da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet: sono arrivata troppo presto

Inizio quindi la seconda parte di tappa in cui seguo ancora a lungo il cammino. Me ne separo per scendere lungo una pista utilizzata dai boscaioli a Le Rialet.

Raggiunto il paese proseguo ancora e, arrivata all’indirizzo indicato per il Relais du Linas, trovo tutto chiuso, le luci interne spente, nessuna insegna. Provo a telefonare a Claudie ma la chiamata non parte. Torno in paese, sconsolata. E ora che faccio?

Sul posto o nelle immediate vicinanze non ci sono altre sistemazioni. Eppure, questa struttura dovrebbe essere aperta tutto l’anno. Il check-in è dalle 16.30 in poi, magari i proprietari sono solo in ritardo e io troppo puntuale. Scrivo un’e-mail per segnalare che sono arrivata in paese. Ritorno là.

Da lontano vedo una donna sull’ingresso del civico 7, quello che interessa a me. Mi avvicino, mi sta aspettando. La vicina, che avevo salutato al primo giro, le ha detto che ero passata ed è andata a cercarmi in macchina!

da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet: all'ombra nel bosco
all’ombra nel bosco

In ottima compagnia

Finalmente sono arrivata. All’interno ci sono anche due dei suoi nipoti, di 9 e 4 anni. È come essere in famiglia. Stasera cenerò insieme a tutti loro.

Mi domanda se desidero qualcosa e chiedo del thè caldo. Lo beve insieme a me. Ci sono tante bustine tra cui scegliere, prendo quello al caramello. E poi ci sono i biscotti fatti in casa. Parliamo a lungo. Mi gusto questo momento di relax al termine della tappa.

Alle 18.30 gustiamo l’aperitivo nella sala della televisione. C’è una selezione di liquori fatti in casa: vino alle noci (il mio preferito, anni fa l’avevo fatto anch’io), alle ciliegie, ai fiori di tarassaco, ai fiori di sambuco. In una ciotola ci sono dei cubetti che sembrano di salame al cioccolato ma, in realtà, si tratta di un salume locale.

Ci spostiamo quindi in sala da pranzo. Claudie ha preparato un ottimo passato di zucchine e patate del suo orto, la carne acquistata dal produttore locale con patate e funghi. E poi ci sono i formaggi locali: capra, brie e altri due. Concludiamo col budino al cioccolato con sopra la crema inglese.

tanta natura rigogliosa lungo il cammino
tanta natura rigogliosa lungo il cammino

📝 Consigli avventurosi

La tappa da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet ha uno sviluppo di 26,8 chilometri e un dislivello positivo di 1620 metri.

Ho pernottato presso il Relais du Linas.

🧭 Itinerario

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La tappa da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet ha uno sviluppo di 26,8 chilometri e un dislivello positivo di 1620 metri.
La tappa da La-Salvetat-sur-Agout a Le Rialet ha uno sviluppo di 26,8 chilometri e un dislivello positivo di 1620 metri.
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