Nuvole, campagne e campanili

Alle 6.45 mi alzo e mi preparo per la tappa. Metto le mie cose dentro la capiente vaschetta di plastica a mia disposizione e le porto giù. Lo zaino è infatti rimasto al piano di sotto in una stanza apposita assieme a scarponi e bastoncini da trekking. Mentalmente pregusto già la trentunesima tappa, da Les Cassés a Villefranche de Lauragais.

▶️ Percorso 3D

Alle 7.30 facciamo colazione tutti insieme a Isabelle, la padrona di casa. Io assaggio un thè agli agrumi e mango che è dolce di suo. A nostra disposizione abbiamo baguette fresca e pane abbrustolito, burro, confetture di fichi del giardino, albicocche, fragole.

Io sono la prima a essere pronta per uscire. Isabelle mi accompagna fino al cancello per aprire. Mi spiega bene il percorso da fare per uscire dal paese. Grata per l’accoglienza ricevuta l’abbraccio e mi avvio lungo la strada.

Da Les Cassés a Villefranche de Lauragais: verso Montmaur e poi Les Pagès

Mi lascio alle spalle il borgo che si sta lentamente risvegliando. Un lungo rettilineo affiancato da campi infiniti mi accompagna per un tratto. Svolto quindi a destra e vado sempre dritto, tra verdi campi di grano e prati immensi, fino a Montmaur.

Il borgo è grazioso e mi trattengo alcuni minuti per contemplare l’esterno della chiesa di Saint-Baudile e del castello. Sul fondo di una piazza un distributore automatico di baguette assicura il pane quotidiano anche qui dove non c’è il panettiere.

Proseguo quindi su asfalto per Les Pagès, gruppetto di case che mi lascio alle spalle per raggiungere il borgo successivo e, quindi, ricongiungermi all’itinerario che avevo preparato per oggi.

Da Les Cassès a Villefranche de Lauragais: vista panoramica a Montferrand

Eccomi quindi a Montferrand. Dopo aver timbrato la credenziale in Comune mi dedico all’esplorazione del borgo. Raggiungo il punto panoramico con relativa tavola d’orientamento e, anche se è nuvoloso, vedo comunque un ampio panorama. A fianco trovo il faro dell’aeronautica. Poco distante, casualmente, entro nell’accogliente cappella della Santa Trinità.

Riprendo il cammino e il sole va e viene. Il paesaggio cambia. Per un tratto sono tra due ali di ginestre. Poi ci sono i campi arati e poi le pale eoliche sempre più vicine.

Ad Avignonet-Lauragais desidero ardentemente salire su fino alla chiesa di Notre-Dame des Miracles, un monumento storico quasi sicuramente chiuso. Nonostante sia indicato un orario di apertura sono convinta che non lo sia.

Esito un istante prima di aprire la porta. Mi trovo davanti a un ambiente elegante e silenzioso. Faccio il giro completo e incontro un po’ di Santi che conosco: Gioacchino e Anna ai lati dell’altare, Antonio da Padova, Teresina di Lisieux, Germana di Pibrac, Giacomo il Maggiore, un Gesù Bambino di Praga.

Da Les Cassés a Villefranche de Lauragais, ascoltando il carillon del campanile

Riprendo il cammino. Dopo un po’ mi fermo su un masso davanti alla clinica veterinaria per mangiare la seconda barretta proteica della giornata.

Attraverso ancora un po’ di campagna. Consulto la mappa e faccio ancora una variante per accorciare l’itinerario. Raggiungo l’albergo che ho prenotato a Villefranche de Lauragais alle 15.50.

Dopo essermi sistemata esco e mi dirigo verso la chiesa di Notre-Dame de l’Assomption. Individuo da lontano il bellissimo campanile in stile gotico tolosano del XIII secolo. Mi affascina molto il suo carillon che suona ogni quarto d’ora. All’interno mi piace molto l’altare della Visitazione.

Ogni giorno il pellegrinaggio da Sant’Anna di Vinadio a Santiago mi riserva piacevoli sorprese che mi scaldano il cuore.

📝 Consigli avventurosi

La tappa da Les Cassés a Villefranche de Lauragais ha uno sviluppo di 24,9 chilometri e un dislivello positivo di 580 metri.

Ho pernottato presso il Logis Hotel Restaurant du Lauragais.

🧭 Itinerario

📽️ Vlog

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