Hai mai desiderato che la realtà si trasformasse in una caccia al tesoro? Il geocaching è proprio questo: un gioco globale che trasforma sentieri, città e angoli dimenticati in luoghi pieni di mistero e meraviglia. Basta uno smartphone, un pizzico di curiosità e la voglia di lasciarsi sorprendere.
Immagina milioni di piccoli contenitori nascosti in tutto il mondo — nei boschi, sotto una panchina, dietro una pietra. Qualcuno li ha posizionati lì con cura, e tu puoi trovarli grazie alle coordinate GPS e a qualche indizio. Dentro troverai un logbook da firmare, magari qualche piccolo oggetto da scambiare, e soprattutto… la gioia della scoperta.
Il geocaching è nato negli USA nel 2000 ma io l’ho scoperto solo nel 2018 esplorando le funzioni del GPS Garmin appena acquistato. Sostanzialmente si tratta di una caccia al tesoro a livello mondiale in cui bisogna localizzare dei contenitori (detti cache o geocache) basandosi sulle coordinate fornite. Quest’operazione può essere fatta con GPS o tramite l’utilizzo di apposite app da installare sullo smartphone.
Mi ha subito conquistata: un gioco che unisce tecnologia, curiosità e natura. Complice una vacanza in una zona ricca di contenitori da scoprire, ho iniziato a praticarlo. Dopo aver scoperto 20 caches ho quindi cominciato a posizionare le mie.

In questo articolo
Geocaching: dove si trovano i tesori?
Dove si nascondono questi piccoli tesori? Ovunque ci sia qualcosa che merita far conoscere agli altri: un bel panorama, un monumento, un luogo che ha una storia da raccontare. Il premio, più che il contenuto della scatoletta, è scoprire angoli inaspettati. Nella vacanza di cui sopra (di cui puoi scoprire i dettagli nel post Oltre le mele c’è di più) sono stata piacevolmente sorpresa nello scoprire alcuni posti che, nella programmazione degli itinerari giornalieri, non avevo considerato.
Dato che il geocaching permette di scoprire meraviglie nascoste, mi tengo costantemente aggiornata sulle novità che vengono posizionate nella mia zona. Di rado mi capita di essere la prima a effettuare il nuovo ritrovamento, ci sono una manciata di veterani che mi precedono quasi sempre. Ma, quando capita, mi godo il piccolo momento di celebrità per il mio FTF (first to find).
Talvolta organizzo gite basandomi sulla presenza di geocache interessanti da scoprire oltre alle specificità già note del territorio. Allo stesso modo m’invento insolite escursioni alla ricerca dei posti che mi piacerebbe valorizzare. Purtroppo capita anche di avere bene in mente il luogo ma che, per quanto mi rompa la testa in cerca del nascondiglio perfetto, non riesca a trovare la soluzione adatta.

Alcune regole base
La comunità dei geocachers comprende persone di ogni età, genere e nazionalità. Personalmente apprezzo molto quando i piccoli tesori che nascondo vengono scoperti da turisti curiosi. Talvolta mi capita pure di dover ricorrere a un traduttore online per capire il messaggio che hanno allegato al ritrovamento. Raccontare i dettagli della propria avventura rende ancora più ricca l’esperienza. E, scorrendo la lista, è possibile scoprire ulteriori preziosi hint, cioè indizi che facilitano il ritrovamento.
Oltre a rispettare l’ambiente è fondamentale non farti scoprire da estranei mentre cerchi il geocache. E qui è divertente improvvisare scenette che permettano di avere una scusa per ispezionare accuratamente una panchina o un cartello stradale. Purtroppo non sempre la ricerca va a buon fine. Il contenitore può essere talmente ben mimetizzato nel contesto da essere introvabile. Ma può anche essere sparito. In entrambi i casi è un DNF (do not found / non trovato).
Raggiunta l’area identificata dal GPS è fondamentale osservare bene ogni dettaglio. Più fai esperienza e più i ritrovamenti diventano veloci. I contenitori più utilizzati diventano sempre più familiari e, contemporaneamente, prendi dimestichezza anche con soluzioni molto creative da riproporre nei tuoi tesori.

Perché amo il geocaching?
Il geocaching mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi nuovi. Ogni cache è un invito a rallentare, osservare, cercare. È come se qualcuno ti dicesse: “Guarda, qui c’è bellezza che merita attenzione.” E in questo gesto — nel nascondere e nel cercare — c’è qualcosa di profondamente umano.
Scarica l’app ufficiale di Geocaching, crea un profilo e cerca le cache vicino a te. Ti sorprenderai di quante ce ne siano, anche nei luoghi che pensavi di conoscere a memoria.
Se vuoi saperne di più leggi i miei post sul geocaching!

Ma che forte!!! Mi intriga tantissimo questa cosa!
Ti assicuro che è molto divertente!