il murale degli artisti artisti Liam Gillick e Hito Steyerl a Roddino
Cuneo a km 0

Roddino, colori e paesaggi di Langa

Roddino è un paese di poco meno di quattrocento abitanti in provincia di Cuneo. È il punto di congiunzione tra la Langa del Barolo e l’Alta Langa. Lo raggiungo una tiepida mattina di giugno. Ci sono molti posteggi liberi quindi riesco a lasciare la macchina in prossimità del centro.

Con lo zaino già in spalla esploro il borgo e lo trovo ben curato. Sicuramente è una tappa che ti consiglio per ammirare parte delle Langhe da un punto di vista privilegiato. Inoltre ci sono alcune curiose installazioni ed esempi di street art che, se ami il genere, sapranno attirare la tua attenzione.

Infine, ma non da meno, Roddino è punto di passaggio d’itinerari cicloescursionistici che sazieranno la tua voglia d’avventura all’aria aperta.

Ora ti racconto tutto!

momento di relax a Roddino
Roddino

▶️ Percorso 3D

Tartufi e biciclette a Roddino

Presso la piazza del municipio riconosco immediatamente un affetta tartufi gigante con accanto un altrettanto grande tartufo nero, prodotto tipico del territorio. Al Tuber aestivum è dedicata un’apposita fiera a metà luglio.

La Pro Loco di Roddino, sempre nel mese di luglio, organizza sin dal 1992 il festival Mataria ‘d Langa che, negli anni, ha ospitato alcuni tra i più grandi nomi della musica italiana.

Sull’angolo della piazza spicca invece una tettoia che protegge gli attrezzi necessari per riparare la bicicletta. È una delle postazioni dislocate lungo la Bar to Bar, ovvero la Barolo – Barbaresco, percorso ad anello in sette tappe pensato per essere percorso a piedi o in mountain bike.

Nelle due piazze successive trovo altrettanti murales ma ciò che attrae per primo la mia attenzione è il punto panoramico munito di panchina gigante. Da qui distinguo alcuni paesi delle Langhe.

il murale degli artisti artisti Liam Gillick e Hito Steyerl a Roddino
il murale degli artisti artisti Liam Gillick e Hito Steyerl

Street art a Roddino

Mi avvicino quindi alla canonica. Sotto il porticato trovo la cassetta di legno che accoglie i libri destinati al bookcrossing e alla consultazione. La apro e aggiungo con piacere due volumi della mia libreria personale alla raccolta. È giunto il momento di rimetterli in viaggio e consentire ad altri lettori curiosi di poter avventurarsi tra le loro pagine.

Proseguendo lungo via Guglielmo Marconi raggiungo quindi l’angolo più instagrammabile di Roddino. Il vivace esempio di street art che mi si presenta è merito degli artisti Liam Gillick e Hito Steyerl. L’edificio su cui è stato realizzato il murale è la vecchia scuola elementare. Oggi ospita la biblioteca, lo studio medico e uno spazio multifunzionale quotidianamente a disposizione dei visitatori.

L’opera ricopre i tre piani dell’intera facciata. Il modello di griglia obliqua rappresenta il paesaggio circostante come viene percepito guardandolo dall’alto. I due artisti hanno quindi analizzato l’evoluzione storica dell’area circostante e i potenziali cambiamenti in termini economici, ecologici e sociali. Attraverso un programma di simulazione che traduceva i numeri in colori, i risultati erano praticamente gli stessi indipendentemente dai dati inseriti.

Ecco quindi spiegato il curioso nome del murale: However many times we ran the model the results were pretty much the same (Per quante volte sia stato applicato il modello, i risultati sono stati più o meno gli stessi).

chiesa della Madonna della Neve a Roddino
chiesa della Madonna della Neve

A piedi (o in bici) da Roddino a Sinio

Baciata dal sole inizio il trekking che mi porterà a Sinio. Durante l’andata seguo fedelmente le indicazioni della Bar to Bar. Ogni bivio è ben segnalato e, nei cartelli più esaustivi, è indicata anche la distanza che resta da percorrere per arrivare ai borghi successivi.

Procedendo sulla strada provinciale mi lascio Roddino alle spalle. Dopo circa un chilometro raggiungo quindi la chiesa campestre della Madonna della Neve, ottimo punto panoramico e, soprattutto, punto d’intersezione di vari itinerari.

Imbocco con sicurezza la stradina sterrata sulla destra che procede a mezza costa. Al bivio successivo svolto a sinistra e poi subito a destra per imboccare la strada che mi porta all’agriturismo Bricco del Gallo. Mi trovo geograficamente nel comune di Sinio.

In un contesto collocato nel cuore delle Langhe abbraccio quindi il panorama intorno a me da un punto di vista privilegiato: la Big Bench numero 63 di colore giallo. Essendo posizionata in un terreno privato è visitabile solo dalle 9 alle 21.

Big Bench numero 63 a Sinio
Big Bench numero 63

Sinio, tra le colline della Bassa Langa

Oltrepassato l’agriturismo svolto sulla sterrata a sinistra. Mi trovo quindi a passare tra i vigneti e, più avanti, in un noccioleto. In leggera e costante discesa m’inoltro infine nel bosco fino a raggiungere la strada provinciale.

La promessa di un gustoso gelato alla nocciola mi porterebbe a visitare, sulla sinistra, il negozio La Regale Nocciole ma, proprio in questo momento, mi rendo conto di aver lasciato il portafoglio in auto a Roddino. Attraverso la provinciale e risalgo lentamente il borgo medievale di Sinio.

Raggiunta la piazzetta apprezzo la particolare conformazione urbana a scudo araldico in cui le tre vie principali che da qui si originano salgono verso il castello sfociando su un’unica via trasversale. Mi trovo quindi sull’ampia piazza principale su cui si affacciano gli edifici più importanti del paese: il Municipio, la chiesa parrocchiale di San Frontiniano, la cappella di San Sebastiano e il prestigioso Hotel Castello di Sinio.

In fondo alla via principale, sotto al porticato accanto a Il Nostro Teatro, trovo infine la ben fornita cassetta di legno dei libri destinati al bookcrossing.

Sinio
Sinio

Da Sinio a Roddino tra panorami spettacolari

Dopo essermi dedicata a una lunga pausa ristoratrice scendo nuovamente verso la strada provinciale e l’attraverso. Svolto quindi a destra e, all’ombra del bosco, salgo al pilone della Madonna del Rosario.

Poco dopo esco in pieno sole e costeggio immensi vigneti. Le colline tutt’intorno con le loro geometrie e quei panorami spettacolari in ogni stagione si susseguono dolcemente. Mi avvicino sempre di più a Serralunga d’Alba col suo castello. Arrivo a lambire l’abitato ma preferisco rinviarne l’esplorazione a un’avventura in cui renderla protagonista.

Proseguo quindi verso Monforte per circa un chilometro e mezzo. Al trivio decisivo proseguo dritto. ovvero in direzione di Roddino. Costeggiando campi coltivati e qualche vigna arrivo nei pressi dell’agriturismo La Torricella.

Appena un paio di chilometri mi separano da Roddino e dalla conclusione del trekking nelle Langhe. Li affronto sotto il caldo sole di giugno.

Serralunga d'Alba
Serralunga d’Alba

Hai già visto la casa colorata di Roddino? Scrivimelo nei commenti.

📝 Consigli avventurosi

A Roddino c’è una grande opera d’arte contemporanea a cielo aperto degli artisti Liam Gillick e Hito Steyerl dal titolo However many times we ran the model the results were pretty much the same (Per quante volte sia stato applicato il modello, i risultati sono stati più o meno gli stessi).

Roddino si trova lungo la lungo la Bar to Bar, percorso ad anello in sette tappe pensato per essere percorso a piedi o in mountain bike.

Il trekking ad anello da Roddino a Sinio ha uno sviluppo di 14,6 chilometri e un dislivello positivo di 500 metri.

Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!

🧭 Itinerario

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