La quindicesima tappa del mio pellegrinaggio verso Santiago di Compostela mi porta da Cavaillon a Saint-Remy-de-Provence. Cautamente mi allontano dall’albergo e dalla città. Tra cantieri e rotonde mi ci vuole qualche minuto per guadagnare la pista ciclabile.
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▶️ Percorso 3D
Cammino per parecchio tempo su asfalto tranquillo e attendo con gioia la parte sentieristica che mi aspetta tra vigne e uliveti. Oggi il cielo è prevalentemente nuvoloso, cammino al fresco.
Non ho idea di cosa troverò lungo il percorso. Mi trovo in posti che non conosco e, sulla mappa, sono solo puntini anonimi. Anche oggi darò un volto a quei nomi per conservarli nel mio cuore. Anche oggi incontrerò persone che condivideranno con me una chiacchierata o un pezzetto di strada.
Anche oggi scoprirò qualcosa di me che ancora non sapevo.
Da Cavaillon a Saint-Remy-de-Provence: il mercato di Eygalières
Mi avvicino a Eygalières e, già da lontano, mi piace. Faccio una breve deviazione alla cappella rurale di Saint-Sixte. Ovviamente è chiusa ma scopro con piacere che, una volta alla settimana, ci viene celebrata la messa. Io sono arrivata nel momento sbagliato ma, in questi giorni, ho ricevuto davvero tanto. E poi, se non qui, potrei sorprendermi poco più avanti.
Saluto due uomini a piedi in una stradina laterale. Mi domandano se sto andando a Saint Jacques e, alla mia risposta affermativa, mi augurano buon cammino.
Dopo una manciata di minuti mi trovo tra le bancarelle del mercato. Mi dedico quindi alla scoperta del paese. Per prima cosa seguo le indicazioni che portano all’ufficio del turismo per timbrare la credenziale. Contemporaneamente cerco d’individuare una bancarella in cui acquistare qualcosa per pranzo visto che è l’ora giusta.
Finalmente trovo una piccola bancarella che vende vaschette di riso cantonese. Ne prendo una grande. Ora devo solo trovare un angolo tranquillo in cui mangiare. Riprendo la via in salita in cui avevo trovato l’ufficio del turismo e proseguo ancora oltre.
Da Cavaillon a Saint-Remy-de-Provence: due sorprese, anzi tre!
Proprio in cima alla strada c’è la nuova chiesa di Saint-Laurent. È aperta, mi sembra il minimo con tutta questa gente in giro. Nel dubbio che possano chiuderla nella pausa pranzo entro. Alla prima occhiata non le vedo ma ci sono due belle sorprese ad aspettarmi.
Percorro interamente per la seconda volta la navata destra e mi fermo a contemplare una scultura in pietra della Gran Madre di Dio. Esprime pienamente il fascino della semplicità. Anziché spostarmi nella navata sinistra alzo lo sguardo in alto a destra e, nascosta in una nicchia, scorgo l’amorevole presenza della nostra Nonna in Cielo, Sant’Anna. Istintivamente m’inginocchio e, guardandola negli occhi, recito l’antica preghiera.
Torno quindi sui miei passi e, nell’analoga nicchia accanto all’altare di San Giuseppe, trovo Sant’Antonio di Padova, presbitero e dottore della chiesa la cui memoria si è celebrata proprio ieri. Nell’angolo, proprio di fianco all’altare, c’è invece… un santo di bella presenza vestito da pellegrino con tanto di conchiglia… lo scambio erroneamente per San Giacomo.
Un paio di mesi dopo mi rendo conto che si tratta invece di San Rocco e, da quel momento, entra a far parte degli amici silenziosi che guidano i miei passi nel cammino della vita.
Da Cavaillon a Saint-Remy-de-Provence: ancora campagna!
Mi lascio alle spalle il borgo di Eygalières per addentrarmi ancora una volta tra le piacevoli campagne della Provenza.
Avvicinandomi a Saint-Remy-de-Provence oriento il navigatore dapprima sul posto in cui trascorrerò la notte per entrare in città dal lato più favorevole. Raggiunto il centro abitato punto quindi sull’ufficio del turismo per timbrare la credenziale.
Noto con piacere toilette pubbliche aperte e, soprattutto, un supermercato proprio di fronte a me. In questo momento è allo stesso livello di una visione celestiale. Sono una bambina felice, posso prendere ciò che voglio per cena e per colazione. Me lo sono meritato.
È l’ultima sera che lavo i panni. Mi preparo per l’ultimo giorno di cammino di questa prima fase del pellegrinaggio da Sant’Anna di Vinadio a Santiago. Da una parte sono felice di poter riposarmi dopo tanta fatica ma so già che mi mancherà questo senso di libertà ed essenzialità che sto imparando a fare sempre più mio.
📝 Consigli avventurosi
La tappa da Cavaillon a Saint-Remy-de-Provence ha uno sviluppo di 30,9 chilometri e un dislivello positivo di 820 metri.
Ho pernottato presso la guest house La Coudulière, dotata di piscina all’aperto.