I canadesi si alzano alle cinque, attraversano la mia stanza senza far rumore. Io fingo di dormire, li lascio andare. Poi mi alzo anch’io, mi cambio, sistemo le cose nello zaino. Tolgo il lenzuolo e la federa usa e getta. In cucina trovo il caffè in più preparato da loro apposta per me: tre tazzine che sanno di gratitudine. Sono quasi pronta per affrontare la trentasettesima tappa, da Auch a Montesquieou.
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Con i canadesi mi trovo bene: ci aiutiamo senza disturbare. Dopo la colazione, ognuno lava le proprie stoviglie.
Escono prima di me. Io faccio altrettanto alcuni minuti dopo. Incrocio una delle tre donne dell’altra stanza. Non abbiamo avuto modo di conoscerci. Non so nulla di loro, ci siamo salutate appena di sfuggita.

Da Auch a Montesqiuou: davanti alla cattedrale
Ritrovo i canadesi davanti alla cattedrale. Non sanno dove parte il cammino. Indico una via laterale. Ringraziando s’incamminano. Dopo aver augurato il buongiorno ai miei followers, mi avvio anch’io lungo la strada che mi condurrà a Montesquiou.
Dopo tre ore di cammino una panchina nei pressi di un trivio m’invita a una sosta per mangiare l’ultima barretta proteica agli Oreo rimasta. Una donna passa camminando con i bastoncini da nordic walking.
Anche oggi avvisto una lepre. Ma vedo anche animali nei recinti: cavalli, pecore, capre e persino un allevamento di anatre.

Da Auch a Montesquiou: sosta a Barran
A Barran entro in un piccolo supermercato Proxi per acquistare cibo per stasera. Prendo una bottiglietta di Coca Cola e faccio fatica a trovare qualcosa di adatto da portare nello zaino per tutto il giorno. Scelgo un pacchetto di crackers al gusto pizza convinta che saranno sufficienti a saziarmi dopo una giornata di cammino.
Attraversando il paese faccio tappa dalla chiesa di Saint-Jean-Baptiste per ammirare da vicino il particolare campanile elicoidale. Purtroppo, la chiesa è chiusa e non ci sono altre porte da aprire.
Proseguo per un po’ su asfalto. Così facendo arrivo a L’Isle de Noè quando la boulangerie è ancora aperta. Prendo una grande brioche (che sembra una mezza baguette) ripiena di cioccolato. Timbro anche la credenziale. Mangio seduta su una panchina. Attraverso quindi la strada per riempire la borraccia alla fontana.

Da Auch a Montesquiou: una giornata nuvolosa
Avendo a disposizione una giornata fresca seppur nuvolosa proseguo la tappa sul tracciato del cammino. Dapprima su una pista ciclabile e poi ancora su sentiero. Sull’altro lato distinguo le automobili sulla strada asfaltata.
A un certo punto inizio a sentire qualche goccia di pioggia. Anche se non sta ancora piovendo metto il guscio allo zaino per proteggerne il contenuto. E anch’io indosso il guscio per tenere all’asciutto il marsupio e il telefonino.
La sera mi attende un posto speciale: una casa con piscina in mezzo alla prateria. Un imprevisto con l’app di prenotazione rischia di lasciarmi fuori, ma Geraldine e Christophe arrivano e mi accolgono. La stanza Etoile, con lucernario per vedere le stelle, è un gioiellino.

Da Auch a Montesquiou: il sapore della gratitudine
Dieci sedie attorno al tavolo in una casa in mezzo alla prateria stuzzicano indubbiamente la mia fantasia. Più che un’esperienza da pellegrina sembrerebbe una rivisitazione del Decamerone. Ma sono sola… finché Geraldine prepara una torta per la colazione e mi invita a cena insieme a lei e Christophe.
In questa casa di pellegrini non ne passano molti e la mia presenza è l’occasione per raccontare anche a loro il bellissimo pellegrinaggio che sto facendo durante le settimane di ferie. Da Sant’Anna di Vinadio a Santiago sono circa duemila chilometri ma ogni tappa è un’esperienza unica che porterò per sempre nel cuore.
Intanto gustiamo i peperoni grigliati, la fresca insalata coi pomodorini, il formaggio. La torta per la colazione è già fredda e Geraldine ce la propone accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia. È buonissima e ne gustiamo una seconda fetta lasciando il resto per domattina.
In questa casa nella prateria ho imparato che la vera compagnia nasce quando smetto di vedermi sola: la gratitudine trasforma ogni incontro in una stella che illumina il cammino.

📝 Consigli avventurosi
La tappa da Auch a Montesquiou ha uno sviluppo di 30,1 chilometri e un dislivello positivo di 990 metri.
Ho pernottato presso la casa vacanze Maison Puchouaou.
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