La dodicesima tappa del mio cammino verso Santiago copre il tratto da Forcalquier a Céreste-en-Luberon. Mi regala paesaggi meravigliosi e, man mano che mi avvicino alla sua conclusione, pregusto l’ebbrezza di trascorrere la notte in un luogo molto apprezzato come location per i matrimoni.
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▶️ Percorso 3D
Esco dall’albergo poco dopo le otto. Percorro la breve distanza che mi separa dalla concattedrale di Notre-Dame du Bourguet e, trovandola aperta, entro per affidare anche questa giornata a chi mi protegge dal Cielo.
Mi prendo il tempo necessario per esplorare lentamente questo luogo affascinante. Non per nulla è classificato come monumento storico. Tra le statue dei Santi incontro Giovanna d’Arco e Giovanni Paolo II.
Giunge il momento di partire. Lentamente mi lascio la città alle spalle grata per l’accoglienza che mi ha regalato.
Da Forcalquier a Céreste: il borgo medievale di Mane
Il bosco e la campagna mi abbracciano dolcemente ma per poco. Dopo appena tre chilometri raggiungo infatti Mane e approfitto dell’ufficio del turismo aperto per far apporre il timbro sulla credenziale.
Il borgo sonnecchia ai piedi di una cittadella medievale del XII secolo. Le viuzze acciottolate in pendenza e le belle case in pietra sono davvero invitanti. Entro nella chiesa di Saint-André in cui ho il piacere di pregare anche ai piedi della statua di Sant’Anna. La vicina cappella dei Penitenti Bianchi, costruita nel XVII secolo dal muratore locale André Vallon, è invece chiusa.
Lasciandomi il borgo alle spalle passo accanto all’antico priorato benedettino di Salagon, oggi trasformato in museo etno-botanico, ma la fila di visitatori all’ingresso mi fa desistere dall’avvicinarmi. Oggi devo camminare ancora molto. Apprezzo invece l’antico ponte romano e, dopo averlo oltrepassato, mi addentro tra le campagne dell’Alta Provenza.
Da Forcalquier a Céreste: il borgo di Saint-Michel-l’Observatoire
Il mio lento incedere sotto il sole tra le campagne dell’Alta Provenza mi porta verso un borgo ben abituato a guardare le stelle: Saint-Michel-l’Observatoire. Ovviamente sono arrivata nell’ora meno propizia per questo genere di contemplazioni.
Seguendo il profilo del campanile, mi arrampico nel punto più alto del paese. Ci trovo una chiesa chiusa e una panchina all’ombra in cui fermarmi per una sosta. Scendendo nel borgo passo pure accanto alla chiesa di Saint-Pierre, anch’essa chiusa.
Tre chilometri dopo, a Lincel, è la chiesa di Sainte-Marie-Maddaleine a impedirmi l’accesso. Ma questa Santa ha comunque sempre in serbo qualcosa per me. Girando intorno all’edificio, nascosta dai pannelli elettorali, trovo infatti una fontana a cui riempire la mia borraccia.
Da Forcalquier a Céreste: il borgo di Reillanne
Riprendo quindi la marcia attraverso le campagne. Il labirinto di sentieri non è da sottovalutare e mi trovo a dover tornare indietro per un pezzettino. Generalmente la segnaletica, minima ma nei punti giusti, mi basta per capire dove andare.
Giungendo nel paese di Reillanne mi rendo conto che è gemellato con Roccasparvera, in Valle Stura. La mia credenziale esige assolutamente un timbro locale per certificare il mio passaggio. L’ufficio turistico è aperto e posso soddisfare il mio piccolo desiderio. Ovviamente fornendo all’impiegata un racconto dettagliato dell’esperienza che sto vivendo.
Trovando aperta la chiesa di Notre-Dame-de-l’Assomption entro per una preghiera e resto sorpresa dalla curiosa acquasantiera a forma di conchiglia. Salgo anche nel punto più alto della città in cui trovo la cappella di Saint-Denis. È chiusa ma il panorama tutt’intorno merita lo sforzo.
Gli ultimi otto chilometri sembrano infiniti vagando tra i campi e le cascine. A un certo punto decido di accorciare l’itinerario procedendo sull’asfalto, nel tardo pomeriggio modestamente trafficato, della D4100. Lasciato lo zaino nella stanza in cui trascorrerò la notte, m’incammino veloce verso il supermercato poco distante prima che chiuda per reperire il necessario per cena e colazione.
A due passi dalla mia stanza c’è una piscina. Arrotolo i pantaloni e immergo le gambe. L’acqua è riscaldata e, dopo le fatiche di questi primi giorni del mio pellegrinaggio da Sant’Anna di Vinadio a Santiago, è un premio ampiamente meritato.
📝 Consigli avventurosi
La tappa da Forcalquier a Céreste-en-Luberon ha uno sviluppo di 31,3 chilometri e un dislivello positivo di 1030 metri.
Ho pernottato presso Les Prairies de l’Encrême, graziosa ambientazione appena fuori dal centro abitato che viene utilizzata per matrimoni e riunioni aziendali.