Fare geocaching nelle Langhe significa trovare panorami spettacolari a ogni angolo. I tesori sono nascosti sia in luoghi già noti ai turisti che in altri meno frequentati. Il mio itinerario ruota tutto intorno alla risoluzione della mistery cache del pozzo perduto.
Gli indizi necessari per arrivare alle coordinate finali sono infatti sparsi tra i paesi di Barolo, La Morra e Verduno. Nel mezzo riesco comunque a inserire una manciata di altre cache che rendono la mia giornata nelle Langhe ancora più divertente.
Ovviamente il territorio mi offre anche un sacco di spunti per nuove avventure alla ricerca di ulteriori geocache e per emozionanti trekking in un contesto unico al mondo.
In questo articolo
- Langhe Patrimonio dell’umanità UNESCO
- Geocaching nelle Langhe tra vigne e leggende
- Geocaching nelle Langhe: sulla strada per La Morra
- Geocaching nelle Langhe: paesi e belvedere
- Geocaching nelle Langhe: tappa a Verduno
- Matite giganti e una Madonnina inosservata
- 📝 Consigli avventurosi
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Langhe Patrimonio dell’umanità UNESCO
I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono iscritti nella lista del Patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2014. È stata quindi riconosciuta l’importanza del paesaggio culturale nato dall’azione combinata dell’uomo e della natura.
Ecco quindi davanti ai miei occhi distese infinite di dolci colline ricoperte di vigneti, punteggiate da paesi d’altura e pregevoli castelli medievali. Da secoli la viticoltura è il fulcro attorno a cui ruotano sia la vita economica che quella sociale.
Il sito UNESCO è costituito da sei aree articolate all’interno delle province di Alessandria, Asti e Cuneo. Ne fanno parte ventinove comuni. Oggi mi muovo perlopiù nella Langa del Barolo, territorio storicamente favorevole alla coltivazione del vitigno Nebbiolo da cui si produce il vino rosso a lungo invecchiamento Barolo.
Geocaching nelle Langhe tra vigne e leggende
Il mio geocaching nelle Langhe inizia oltre l’abitato di Barolo. Individuato un piccolo spiazzo in cui lasciare momentaneamente l’auto, costeggio la vigna per raggiungere il punto indicato dalle coordinate. Qui reperisco gli indizi che mi servono.
Raggiungo quindi il vicino castello della Volta per recuperare la prima scatoletta della giornata. Le mura di quest’antica roccaforte dei Marchesi Falletti racchiudono al loro interno misteri e leggende tramandati dalla tradizione popolare.
Si narra che, all’inizio del XIV secolo, fu organizzata una festa in onore dei signori locali. La situazione degenerò in un’incontrollata lussuria. Dio punì i peccatori facendo crollare il soffitto (la volta) del salone seppellendo tutti i partecipanti. Solo uno si salvò e diventò trovatore e, per il resto della sua vita, vagò per le Langhe a raccontare la storia di quell’orgia maledetta.
Il castello della Volta si trova in una posizione meravigliosa. Il suo stato di conservazione piuttosto decadente alimenta le numerose leggende che lo circondano. Pare che masche e spiriti inquieti vaghino al suo interno in cerca di pace.
Attualmente il castello della Volta è di proprietà di un’azienda vinicola di Barolo.
Geocaching nelle Langhe: sulla strada per La Morra
Ripresa l’automobile percorro una manciata di chilometri. Raggiungo una bella piazzola panoramica. La giornata limpida mi permette di apprezzare pienamente i suggestivi panorami delle Langhe.
Con una prima breve passeggiata raggiungo una facile cache al confine con La Morra. Poi torno indietro e, con un’altrettanto piacevole camminata, arrivo in un bellissimo punto panoramico in località Bricco. Da qui ho una visuale completa tutt’intorno. Con lo sguardo riesco ad abbracciare alcuni paesini dell’Alta Langa, tra cui il mio Castellino Tanaro, la Bassa Langa, le mie montagne, il Monviso.
Trovata la cache, resto alcuni minuti in contemplazione di un paesaggio mai banale. A fine giornata, volendo scegliere un solo posto da premiare simbolicamente, assegno il mio FP (favorite point) proprio a questo.
Geocaching nelle Langhe: paesi e belvedere
Mi dirigo quindi verso La Morra. Trovare parcheggio qui di domenica è impegnativo ma non impossibile. Dopo aver vagato a vuoto per alcuni minuti in centro riesco finalmente a posteggiare presso il cimitero. Con una breve e piacevole passeggiata in cui apprezzo l’aspetto turistico del paese, raggiungo il belvedere.
Una giostrina che gira e la musica rendono l’atmosfera davvero accogliente. La piazza è ampia ed è perfetta per la mia pausa pranzo. Prima devo però trovare la cache. È nascosta lontano dalla folla. Dopo un primo sopralluogo in cui non riesco a trovarla preferisco chiedere un aiutino da casa. Il rischio di essere disturbata dai babbani, seppur in questo momento distanti, è piuttosto alto.
Dopo aver trovato la scatoletta, contenente tra l’altro un prezioso numero indispensabile per la risoluzione della mistery cache del pozzo perduto, proseguo la mia esplorazione della piazza per reperire altri indizi.
Mi avvicino quindi alla maestosa torre campanaria a pianta quadrata alta 31 metri. Poi mi dirigo verso il suggestivo balcone affacciato sui vigneti e imbocco la discesa che costeggia i bastioni medievali. La percorro tutta contando gli scalini. Per sicurezza li riconto anche durante la risalita.
Geocaching nelle Langhe: tappa a Verduno
A questo punto riprendo la macchina e raggiungo il vicino paese di Verduno. Qui parcheggiare è più semplice. E i turisti, seppur presenti, sono meno numerosi rispetto a La Morra.
Accompagnata dai recenti pannelli informativi predisposti dal Rotary Club Alba raggiungo il belvedere. Stavolta la cache è tra le mie mani in un attimo. Giusto in tempo prima che una coppia di babbani decida che questo è il punto perfetto per la loro pausa pranzo.
Lasciandomi incantare dal panorama raccolgo un paio di altri indizi. Poi mi guardo intorno e, sconcertata, mi rendo conto che non ci sono i cartelli informativi con la storia del posto. Provo a consultare i pannelli informativi sparsi sulla piazza antistante la chiesa di San Michele Arcangelo ma non trovo ciò che cerco. Un numero lo individuo ragionando. L’altro, nemmeno consultando Google, salta fuori.
Le coordinate che ricavo coi dati a mia disposizione mi danno quindi check rosso. Urge un aiuto da casa. Tuttavia l’owner è al momento irraggiungibile.
Matite giganti e una Madonnina inosservata
Mentre aspetto una risposta continuo a esplorare Verduno. Preparando la gita di oggi ho infatti individuato un posto curioso da fotografare. Si tratta di una vigna abbellita con alcune simpatiche matite giganti posizionate alle estremità dei filari delle vigne.
Torno quindi all’automobile e mi sposto nel comune di La Morra in località Cantina di Rivalta. Qui trovo la chiesa di San Giacomo, una piccola area giochi e, in disparte, un pilone con una Madonnina. Ho una certa esperienza con le cache nascoste in luoghi sacri e il ritrovamento è immediato.
Nel frattempo TitoAndronico mi fornisce l’indispensabile aiuto da casa per risolvere la mistery cache del pozzo perduto. Col check verde posso finalmente raggiungere il punto in cui iniziare il breve trekking verso il misterioso nascondiglio. Una volta sul posto, grazie al criptogramma che ho decifrato ieri sera, trovo subito la scatoletta.
Il geocaching nelle Langhe, oltre a un bel bottino di tesori nascosti, mi ha regalato panorami unici al mondo e tanti spunti per emozionanti trekking tra le vigne.
📝 Consigli avventurosi
Il geocaching nelle Langhe si presta a numerose interpretazioni. In questo caso ho incentrato la mia avventura sulla mistery cache del pozzo perduto. Oltre a reperire tutti gli indizi necessari per la sua risoluzione mi sono dedicata a una manciata di altre cache presenti in zona.
A seconda del tempo a tua disposizione puoi cimentarti nella ricerca di ulteriori cache. Alcune fanno parte della serie dedicata ai Panorami di Langa. Ma anche altri owner hanno nascosto qui i loro tesori per farti scoprire gli angoli più curiosi del territorio.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!
Anche noi abbiamo fatto geocaching per un breve periodo della nostra vita, è divertente e si scoprono sempre posti nuovi. E le Langhe sono meravigliose da scoprire, angolo dopo angolo.
Da quando pratico il geocaching scopro angolini curiosi che non ti racconta nessuno. Scoprire le Langhe in questo modo è ancora più intrigante.