L’avventura che ti racconto oggi risale a un anno fa. Recentemente sono tornata in quegli stessi posti per riviverla ma sono cambiate alcune sfumature che resero indimenticabile quel pomeriggio di fine estate. Le tappe sono le stesse ma cambiano i volti che incontro lungo il percorso. Sicuramente quando ripercorrerai i miei stessi passi vivrai un’esperienza completamente diversa dalla mia. Che ne dici di scoprire com’è andata la mia ricerca della multicache a Boves, in provincia di Cuneo?
In questo articolo
Multicache a Boves: monumenti e indizi
Una delle prime cose che ho imparato nel geocaching è che un luogo non è mai fine a sé stesso. Se viene scelto per essere cercato ha qualcosa da raccontare. E una multicache, per via delle varie tappe da cui è composta, offre parecchi spunti di riflessione su cui ragionare.
Come suggerito dall’owner, parcheggio al di fuori della zona a disco orario in modo da poter svolgere la mia caccia al tesoro con calma.
Mi dirigo quindi in piazza Italia, primo stadio virtuale in cui reperire uno degli indizi che mi porteranno a decifrare le coordinate finali in cui andare a cercare il contenitore fisico contenente il logbook da firmare.
Da qui proseguo verso piazza dell’Olmo. Sotto i portici non mi sfugge l’allegro viavai di persone di ogni età che entrano ed escono da una piccola gelateria. Decido però di rimandare la pausa alla fine della missione. Con un incentivo goloso sono motivata a risolvere l’enigma nel più breve tempo possibile.
Multicache a Boves: pagine di storia
Raggiungo quindi piazza Caduti. La mia curiosità nei confronti della storia del secolo scorso attira l’attenzione di una persona seduta lì vicino. È un partigiano di 98 anni. Con emozione rievoca i tempi in cui raccontava la sua storia nelle scuole. Allora gli dico che quand’ero giovane e c’erano questi momenti formativi sentivo l’entusiasmo che ci trasmettevano i relatori e che se facevamo domande rispondevano volentieri. Il vero tesoro di oggi è quest’incontro con una delle ultime memorie viventi di quel periodo.
La tappa successiva è il porticato del Municipio. Mi soffermo a esaminare le carte topografiche della prima strage tedesca in Italia dopo l’armistizio. Il primo eccidio di Boves avvenne il 19 settembre 1943. Ce ne fu un secondo tra il 31 dicembre 1943 e il 3 gennaio 1944. La Resistenza armata piemontese iniziava con un grave tributo di sangue da Boves e dalla valle Colla. La memoria di questa pagina di storia è sparsa nei monumenti e le nelle lapidi che ricoprono il territorio bovesano.
Il 25 aprile 2023, in occasione in occasione della Festa della Liberazione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto l’invito dei sindaci di Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves, visita le tre città. A Boves rende omaggio al monumento che commemora le vittime dell’eccidio e visita la Chiesa di San Bartolomeo dove sono sepolti i Beati Don Giuseppe Bernardi e Don Mario Ghibaudo.
Multicache a Boves: pace e libertà
L’ultima tappa della multicache a Boves è la scuola di Pace, nata per promuovere una cultura della pace. Lo fa favorendo l’apertura dei giovani alla realtà sociale e stimolandone la scoperta dei risvolti concreti dei valori di pace, giustizia e libertà. Si occupa inoltre di aggiornare gli insegnanti fornendo loro strumenti operativi.
Raccolti tutti gli indizi mi siedo all’ombra per decifrare le coordinate finali. Le imposto quindi sul GPS e mi reco nella zona della cache. Ovviamente c’è un babbano che sembra tenerla d’occhio. Per sicurezza chiedo conferma all’owner che mi corregge di pochi centesimi. Il punto è proprio quello.
Infilo la mano e…
📝 Consigli avventurosi
Ti consiglio di parcheggiare in uno dei due parcheggi gratuiti situati appena fuori dalla zona a disco orario:
- N44° 19.887′ E7° 33.080′
- N44° 19.883′ E7° 33.180′
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!