Prendi una domenica qualunque, magari non eccessivamente calda, e un po’ di voglia di camminare non lontano da casa. Aggiungi una manciata di geocache da cercare e un’antica leggenda che alimentano la tua curiosità. Il risultato è un’inedita escursione ad anello in valle Stura sul sentiero dedicato al Respiro del Drago a Vignolo, in provincia di Cuneo.
In questo articolo
▶️ Percorso 3D
Le boscose colline sono attraversate da un labirinto di sterrate, alcune dedicate alle mountain bike. Cartelli e indicazioni permettono di affrontare l’itinerario con sicurezza. Tuttavia devi prestare attenzione a ogni singolo segno messo a tua disposizione.
La bella giornata ovviamente m’invoglia ad ampliare un po’ l’anello originario del percorso includendo anche altri punti d’interesse scoperti in parte proprio grazie al geocaching.
Zaino in spalla, iniziamo a camminare!
Respiro del Drago: partenza da Vignolo
Presso il cimitero di Vignolo è presente un ampio parcheggio. L’itinerario inizia proprio qui di fronte.
Subito in salita e già confortata dalle prime indicazioni per il Respiro del Drago, cammino all’ombra dei castagni. In pochi minuti raggiungo la cappella di San Rocco, costruita nel 1631 dagli abitanti sopravvissuti alla peste dell’anno precedente.
Lontano da sguardi indiscreti individuo il geocache e, seguendo l’indicazione della freccia, proseguo il percorso verso i ruderi della borgata Tetto Giaculet che fu nascondiglio dei partigiani in tempo di guerra.
La passeggiata procede piacevolmente all’ombra. Frecce e indicazioni m’indirizzano puntualmente nella giusta direzione. Se le intercetti tutte arriverai direttamente alla fenditura nella roccia denominata Respiro del Drago. Da qui esce aria calda ma non c’è alcun vulcano bensì è generata dal movimento dell’acqua che proviene dalle viscere della terra.
Un’antica leggenda narra che qui, grazie a un incantesimo, dorma un pericoloso drago alato che terrorizzava la popolazione. Non vorrai svegliarlo, vero?
C’è anche un geocache da trovare ma, per il momento, lo lascio stare per via dell’erba alta.
La panchina della gentilezza
Sul poggio del belvedere del Respiro del Drago è collocata la panchina della gentilezza. Il tratto per raggiungerla è il più ripido dell’intero tracciato. Ma in salita lo percepisci meno. L’ampia veduta che si apre su Borgo San Dalmazzo e la Bisalta, nelle giornate prive di foschia, è davvero spettacolare.
Potrebbe succederti, come accaduto a me in questa occasione, di perdere l’ultima deviazione a sinistra verso Tetto Giaculet e di ritrovarti più avanti. A questo punto la soluzione più breve consiste proprio nel raggiungere il belvedere e da lì scendere verso il Respiro del Drago. Per poi tornare sui tuoi passi e da lì riprendere l’anello.
A un certo punto potrai addirittura stabilire la lunghezza complessiva del tuo itinerario scegliendo il sentiero da imboccare per scendere nuovamente al cimitero di Vignolo.
Respiro del Drago: verso Tetto Giordano
Hai ancora qualche minuto di tempo per riflettere. Prima devi dirigerti verso Tetto Giordano, borgata abitata fino alla metà del 1960 circa. Appena prima troverai un’opportunità per rientrare a Vignolo che ti condurrà proprio alle spalle della cappella di San Rocco vista a inizio percorso.
Io invece proseguo e, mentre contemplo gli edifici disabitati, mi trovo davanti a tre allettanti possibilità con cui costruire il mio personalissimo itinerario ad anello a Vignolo. In momenti diversi ho sperimentato ciascuna opzione. Non esistono quella giusta e quella sbagliata, tutto dipende dalle emozioni che cerchi mentre stai camminando e da quanto tempo hai a disposizione.
La via più semplice consiste nel proseguire dritto verso San Costanzo e il santuario della Madonna degli Alpini.
Respiro del Drago: variante per Prato Gaudino
Se ti piacciono le antiche borgate di montagna in parte ristrutturate, puoi invece svoltare a sinistra verso Prato Gaudino fiancheggiando un rudere. Poco dopo ti troverai quindi a percorrere un panoramico tratto a mezza costa che ti condurrà a tetto Cannone. Da qui prosegui fino al forno e, con una decisa svolta a destra, sali tra le case.
Raggiunta la sterrata a monte, seguila verso destra percorrendo un tornante e poi vai a sinistra. In pochi minuti giungerai quindi a tetto Cardino.
Poco dopo ti troverai a un trivio, ovvero l’ennesima opportunità con cui movimentare il tuo itinerario. Anche in questo caso potresti proseguire direttamente verso il santuario della Madonna degli Alpini ma ti consiglio una breve deviazione per visitare la borgata Prato Gaudino.
Qui si trova anche un rifugio escursionistico ricavato dalla ristrutturazione di un’ex scuola di montagna. Non è gestito, per usufruirne devi chiedere le chiavi al comune di Cervasca.
Respiro del Drago: variante sul bric Crocetta
La terza opzione con cui chiudere l’anello del Respiro del Drago da tetto Giordano consiste nello svoltare a sinistra imboccando un promettente sentierino verso il bric Crocetta. La folta boscaglia mi protegge con la sua ombra.
La cima non è panoramica ma è contraddistinta dalla croce della Pace. È presente il libro di vetta.
Dopo aver scritto il mio pensiero sulla giornata proseguo quindi nel bosco fino a incrociare il panoramico sentiero della Curnis Auta che scende al colle di San Maurizio.
Santuario della Madonna degli Alpini
Il santuario di San Maurizio e della Madonna degli Alpini, sul confine tra i comuni di Cervasca e Vignolo, è un’oasi di pace situata in cima a una verde collina. È uno splendido punto panoramico che spazia dalla Bisalta al Monviso.
È soprattutto un luogo in cui ricordare per l’eternità, con cippi e croci, i caduti e dispersi della Divisione Alpina Cuneense nel secondo conflitto mondiale. Proprio qui, nel 1946, i reduci dalla Russia portarono la tela con la Madonna degli Alpini.
Il servizio bar, gestito dal Circolo ACLI di San Michele di Cervasca, è aperto la domenica. Nell’area sono presenti ampi spazi per pranzi al sacco ed è possibile fare costinate.
La mia firma sul logbook del geocache dedicato al santuario della Madonna degli Alpini risale al 2018. Da allora torno con piacere quassù durante le mie passeggiate.
Dal 2020 Vignolo ospita sul colle di San Maurizio una colorata panchina gigante, la numero 123 del Big Bench Community Project. Il suo scopo è farci tornare bambini riscoprendo il paesaggio.
Respiro del Drago: discesa fiabesca con Petinmenin
Alcune nubi piuttosto scure in lento avvicinamento m’invitano a iniziare la discesa. Imbocco quindi la strada asfaltata e la percorro per circa trecento metri.
Se il meteo lo consente e hai voglia di scoprire ancora un piccolo tesoro, ti consiglio di proseguire duecento metri per raggiungere la romanica cappella di San Costanzo. Costruita nel XII secolo direttamente sulla roccia, si distingue per il campanile che si innesta sulla facciata a capanna.
Il motivo di questa deviazione, oltre che ammirare questa meraviglia in mezzo al bosco, è trovare il geocache nascosto dagli studenti di Cervasca.
Tornando poi sui tuoi passi puoi quindi finalmente imboccare il sentiero di Petinmenin, dedicato alla favola del bambino alto quanto un fungo, e raggiungere tetto Soprano di Vignolo con una piacevole passeggiata nella natura. Da qui a ritornare all’automobile è questione di poche centinaia di metri.
L’unico inconveniente è che, procedendo in questa direzione, scoprirai gli eventi della fiaba al contrario.
Quale tappa di questo itinerario ti piace di più? Scrivimelo nei commenti.
📝 Consigli avventurosi
Il mio giro ad anello dedicato al Respiro del Drago di Vignolo ha uno sviluppo di 7,10 chilometri e un dislivello positivo di 610 metri.
Inizia e si conclude presso l’ampio parcheggio gratuito del cimitero di Vignolo.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!
Adoro le credenze popolari; un po’ di verità la nascondono sempre. Chissà, magari uno strano essere trovò veramente ricovero in quell’anfratto 🙂
Mi piace pensare che sia proprio così 🙂
Sempre bellissima le tue avventure in provincia di Cuneo! Io ci sono state poche volte e sempre di sfuggita quindi mi sono persa tante cose. Però prima o poi ci tornerò per fare un giro come si deve, possibilmente a piedi ❤️
Un po’ alla volta recupererai tutti i posti che ti sei persa, la provincia di Cuneo ha un sacco di bei sentieri su cui camminare.