Ricordi confusi si affacciano nella mia memoria mentre mi appresto a raggiungere il castello di Casotto. Sono passati tanti anni, ero un’alunna delle elementari in gita scolastica e la magia di entrare nella residenza di caccia dei Savoia mi elettrizzava. Anche oggi non vedo l’ora di riscoprire quei posti e immaginare la vita di chi, tra queste spesse mura, trascorse parte del suo tempo.
Siediti comodamente, ora ti racconterò tutti i dettagli.
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Castello di Casotto: come arrivare
Si trova a Garessio (CN) nella frazione Valcasotto. Puoi raggiungerlo tramite due stradine asfaltate ma, mentre una conduce al parcheggio da cui in dieci minuti a piedi arriverai all’ingresso della reggia reale, l’altra porta a un piacevole sentiero nel bosco che, però, richiede una camminata di mezz’ora. Tienilo in considerazione per arrivare puntuale all’appuntamento presso la biglietteria.
Le visite guidate sono a cura di Kalatà. Per l’anno 2023 saranno effettuate dall’8 aprile al 15 ottobre. Puoi verificare i giorni di apertura e prenotare l’orario che preferisci sul sito ufficiale.
Castello di Casotto: la visita guidata
L’edificio nasce nel XII secolo come Certosa. Di quel periodo di lavoro e preghiera oggi restano solo le tracce sopravvissute a saccheggi e distruzioni.
Nel 1837 entra a far parte del patrimonio immobiliare di casa Savoia. Carlo Alberto attua importanti trasformazioni e l’edificio diventa la sua residenza estiva.
Con Vittorio Emanuele II e i suoi cinque figli il castello di Casotto diventa una delle tappe preferite dalla famiglia per le vacanze. È qui che la quindicenne principessa Maria Clotilde riceve la notizia che deve sposare un uomo di ventuno anni più vecchio, Girolamo Bonaparte (detto Plon Plon), cugino di Napoleone III. È un matrimonio dettato dalla ragion di stato e, sebbene sia sua facoltà opporsi, la giovane si sacrifica e, di fatto, ricopre un ruolo fondamentale per l’Unità d’Italia.
Nel 1881 il castello di Casotto viene venduto a privati e, dal 2000, è di proprietà della Regione Piemonte.
Cappella reale
Salendo lo scalone che conduce al primo piano osserviamo parte dei quadri appartenuti ai Savoia. Nel frattempo il gruppo di visitatori che ci precede prosegue il proprio giro e noi entriamo nella cappella reale. In gran parte già restaurata, presenta un pavimento che è un pregevole lavoro di ebanisteria.
Torre campanaria
Se lo desideri puoi salire in cima alla torre campanaria. La scalinata è piuttosto suggestiva e sembra di camminare nel vuoto.
Castello di Casotto: gli appartamenti
Le tappezzerie sono originali dell’epoca e arrivano dalla Francia. Anche gli arredi sono del periodo e basta guardarti intorno per calarti almeno in parte nell’atmosfera in cui la principessa Maria Clotilde e i suoi fratelli trascorrevano le vacanze estive.
Le principesse Maria Clotilde e Maria Pia dormivano in letti gemelli ricavati da un unico tronco con perfette forme sculturali poste ai quattro angoli e rappresentanti dei fauni.
Ogni castello, si sa, è abitato da un fantasma e quello di Casotto non fa eccezione. L’ospite in questione si trova nel quadro della Dama in fiero che, nelle notti di luna, scendeva dalla sua cornice per predire alla famiglia reale ogni sorta di sventura. Oggi si limita ad andare in giro per le sale e, quindi, i restauratori hanno rimosso la cornice affinché non si rovini.
Cortile interno
Il castello di Casotto è composto da tre grandi ali che si affacciano su un cortile porticato delimitato da muraglioni. Si trova in un luogo isolato adatto alla preghiera e alla meditazione e questo spiega perché l’edificio originario fosse una Certosa.
📝 Consigli avventurosi
Dopo un lungo periodo di chiusura, nel corso del quale la Regione Piemonte ha fatto realizzare importanti interventi di restauro, il castello di Casotto ha riaperto nella primavera 2023.
Il biglietto intero costa € 10,00. È gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei Piemonte.
Le visite guidate sono a cura di Kalatà. Per l’anno 2023 saranno effettuate dall’8 aprile al 15 ottobre. Puoi verificare i giorni di apertura e prenotare l’orario che preferisci sul sito ufficiale.
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