Scopro questo posto casualmente. È il geocaching a portarmi in un luogo da non dimenticare. Da allora ci torno una volta all’anno. Una pagina di storia tanto lontana nel tempo ma di cui non capirò mai il senso rivive davanti ai miei occhi. Trecentocinquantacinque persone sono allineate davanti ai vagoni del treno. Questo viaggio le porterà ad Auschwitz. Solo venti di loro sopravvivranno. Il Memoriale della Deportazione a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, riassume tutto questo in un’installazione di forte impatto visivo.
Cercare il cache magnetico nascosto nel contesto metallico in cui mi trovo è solo una scusa per fermarmi un momento. La foto spoiler mi aiuta notevolmente a restringere il campo di ricerca. Ma, una volta trovato il contenitore e firmato il logbook, sento il bisogno di restare lì ancora qualche minuto.
Il 25 aprile 2023, in occasione in occasione della Festa della Liberazione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto l’invito dei sindaci di Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves, visita le tre città. A Borgo San Dalmazzo depone una corona di alloro al Memoriale della Deportazione e visita il museo MEMO4345.
In questo articolo
Da campo di raccolta a Memoriale della Deportazione
L’8 settembre 1943 l’Italia annuncia la resa incondizionata agli Alleati anglo-americani. L’armistizio coglie tutti impreparati. Inizia quindi ufficialmente il periodo della Resistenza che si concluderà solo due anni dopo.
I tedeschi prendono possesso di aeroporti, stazioni ferroviarie e caserme. L’ex caserma degli alpini di Borgo San Dalmazzo diventa quindi un campo di raccolta di ebrei. Tra il settembre e il novembre 1943 accoglie soprattutto prigionieri provenienti da Saint-Martin-Vésubie, residenza coatta creata dagli occupanti italiani nella Francia meridionale. Dopo la dura marcia attraverso le Alpi Marittime, una parte dei fuggitivi riesce comunque ad evitare la cattura e prosegue la fuga in Italia.
Il 21 novembre 1943, sul piazzale della vicina stazione ferroviaria, vengono ammassati 329 ebrei. Il treno li porta dapprima a Nizza, poi a Drancy e infine ad Auschwitz. Solo 18 sopravvivranno.
Tra il dicembre 1943 e il febbraio 1944 il campo viene quindi riaperto dai fascisti per la raccolta degli ebrei della provincia di Cuneo. Sul treno per Fossoli di Carpi salgono in 26. Da qui vengono smistati per Auschwitz o Buchenwald. Soltanto due di loro si salveranno.
Il 30 aprile 2006 la memoria di questi fatti storici viene resa indelebile attraverso l’inaugurazione del monumento.
Memoriale della Deportazione: l’ultimo viaggio
Il campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo si trovava vicino alla stazione ferroviaria. Oggi i suoi spazi sono occupati in parte dalle scuole medie e in parte da un centro per servizi socioassistenziali dell’Azienda Sanitaria locale. Su di essi due epigrafi ricordano la detenzione e la partenza dei prigionieri verso i campi di sterminio.
L’unica struttura rimasta intatta dal 1944 è la stazione ferroviaria. È proprio in quest’area che il comune di Borgo San Dalmazzo si è attivato per non dimenticare. Tutto ciò s’inserisce nel più ampio contesto del progetto Interreg La memoria delle Alpi che coinvolge le zone transfrontaliere d’Italia, Francia e Svizzera per promuovere la conoscenza e la valorizzazione del territorio con particolare riferimento al periodo storico della Resistenza.
Il Memoriale della Deportazione è costituito da una piastra in cemento armato circondata da massi di diverse dimensioni. Venti sagome verticali rappresentano i sopravvissuti e trecentotrentacinque lastre fissate a terra ricordano chi non è tornato. Per ognuno sono riportati nome, cognome, età e la sigla della nazione di provenienza. I gruppi famigliari sono separati tra loro da lastre non incise. Tre vagoni merci dell’epoca testimoniano il mezzo su cui avvenne l’ultimo viaggio degli ebrei di Borgo San Dalmazzo.
📝 Consigli avventurosi
Il Memoriale della Deportazione, essendo collocato nei pressi della stazione ferroviaria di Borgo San Dalmazzo, è raggiungibile anche in treno.
Ampi parcheggi e un’area per la sosta dei camper sono disponibili nelle immediate vicinanze.
Nella vicina ex chiesa di Sant’Anna si trova il museo MEMO4345, un percorso multimediale storico-didattico sulla Shoah in Europa e sulla storia degli ebrei deportati ad Auschwitz dal campo cittadino.
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