eremo di Saint-Pierre nell'abbazia di Montmajour
Francia

Qui passò anche Vincent Van Gogh

Lasciandomi alle spalle la cittadina di Fontvieille per dirigermi ad Arles so che, lungo il percorso, passerò accanto all’abbazia di Montmajour. È tutto quello che so e, per il momento, mi basta. Arrivata sul posto capirò meglio di che luogo si tratta e quanto sia fondamentale respirare un po’ della sua aria antica per gustare meglio il cammino che sto vivendo.

Sto percorrendo la sedicesima tappa del mio pellegrinaggio da Sant’Anna di Vinadio a Santiago di Compostela. È l’ultima giornata di questa prima fase della mia avventura, domani dovrò rientrare in Italia per tornare al lavoro. Le due settimane di ferie a mia disposizione stanno finendo.

La tappa da Saint-Remy-de-Provence ad Arles volge al termine, ho tutto il tempo per concedermi una pausa per visitare un importante monumento storico che fa anche parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

abbazia di Montmajour ad Arles
abbazia di Montmajour ad Arles

Abbazia di Montmajour: la cripta scavata nella roccia

L’abbazia di Montmajour viene fondata nel 948 grazie alla generosità di una ricca donna di Arles che dona a un gruppo di monaci benedettini i terreni a loro necessari. Sostanzialmente si tratta di un isolotto roccioso circondato da una palude.

Inizialmente i monaci non dispongono dei mezzi necessari per grandi costruzioni quindi il complesso si sviluppa gradualmente diventando testimone di ben otto secoli di architettura nello stesso luogo.

La mia visita inizia dalla cripta, ambiente scavato nella roccia che ha la duplice funzione di fondamenta della chiesa abbaziale e di chiesa inferiore. È un luogo suggestivo e, con una generosa dose d’immaginazione, puoi percepirne l’antica sacralità.

La cripta inizialmente accoglieva le reliquie della Vera Croce ed era lo spazio in cui i monaci celebravano le messe mattutine.

San Pietro custodisce l'ingresso dell'eremo
San Pietro custodisce l’ingresso dell’eremo

Abbazia di Montmajour: l’eremo di Saint-Pierre

La parte più antica dell’abbazia è l’eremo di Saint-Pierre, una cappella preromanica semi scavata nella roccia. La segnaletica opportunamente posizionata indica chiaramente come raggiungere questo curioso ambiente. Basta attraversare una porta scavata nel muro di cinta e custodita da San Pietro. E poi scendere un po’ di gradini.

La cappella è piuttosto semplice essendo costituita da un’unica navata decorata da una panca in pietra. C’è una seconda navata aggiunta come tettoia, cosa abbastanza usuale in Provenza.

I dodici capitelli sono sapientemente decorati con foglie d’acanto, palmette e figure geometriche creando un ambiente piacevole da vedere. È commovente entrarci oggi pensando alle preghiere accorate che da qui si sono recitate ai tempi del suo massimo splendore.

eremo di Saint-Pierre nell'abbazia di Montmajour
eremo di Saint-Pierre

Abbazia di Montmajour: la cappella Santa Croce

La cappella Santa Croce fu costruita alla fine del XII secolo per accogliere il pellegrinaggio del Perdono di Montmajour che si svolgeva ogni anno il 3 maggio, il giorno della festa dell’invenzione della Santa Croce.

È situata all’esterno del complesso abbaziale e, purtroppo, non mi sono potuta avvicinare perché la stradina di accesso è protetta da un cancello. Ho potuto comunque apprezzarne, anche se da lontano, l’essenzialità dello stile romanico provenzale.

Sorrido pensando a quanta strada ho fatto a piedi per arrivare sin qui. E anche pensando che Montmajour fu fonte d’ispirazione per Vincent Van Gogh, uno dei più grandi pittori del XIX secolo.

cappella Samta Croce
cappella Samta Croce

Il monastero di Saint-Maur

Nel XVIII secolo, successivamente alla decadenza soprattutto spirituale dell’abbazia, la Congregazione di San Mauro si stabilì nella zona per ripristinare la stretta osservanza della regola benedettina. Costruì anche un nuovo edificio in stile neoclassico, il monastero di Saint-Maur.

A questa rinascita purtroppo seguì la Rivoluzione Francese che spogliò l’abbazia di ogni pezzo possibile, dai mobili alle pietre, trasformandola in un una rovina. Fortunatamente alcuni virtuosi arlesiani si mobilitarono per acquistare gli edifici e rimontarli. Nonostante alcune parti non possano essere restaurate visitando il complesso se ne percepisce ottimamente la grandiosità.

Il chiostro, costruito nel XII e XIII secolo, è davvero molto bello e ricco di decorazioni basate sul bestiario cristiano per ricordarci la strada giusta. Le colonne presentano scene di vita e scene tratte da testi religiosi.

La chiesa abbaziale di Notre-Dame, con la sua volta a botte e la semplicità della pianta, esprime pienamente le caratteristiche dell’architettura romanico provenzale. Solo due delle cinque campate previste furono completate ma questo edificio è comunque il simbolo luminoso di una comunità monastica attiva.

chiostro dell'abbazia di Montmajour
chiostro

📝 Consigli avventurosi

Il biglietto intero costa sette euro. Per visitare l’abbazia calcola almeno un’ora di tempo.

Per gli orari di apertura consulta il sito ufficiale.

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L'abbazia di Montmajour è un antico monastero benedettino situato a circa quattro chilometri da Arles. Fu fondata nel 948.
L'abbazia di Montmajour è un antico monastero benedettino situato a circa quattro chilometri da Arles. Fu fondata nel 948.
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