Isolata e selvaggia, l’Islanda è una terra dalle mille sfaccettature. La sua bellezza cruda e imponente aveva catturato il mio cuore già da molto tempo. Ma tra tutti i suoi tesori naturali, ci sono alcune meraviglie che mi emozionano in modo particolare: le cascate. Con il loro fragore assordante e la loro maestosità, queste cadute d’acqua cristallina rappresentano uno dei più grandi spettacoli della natura e sono quindi diventate un’attrazione imperdibile per i visitatori di tutto il mondo, me compresa. Durante il viaggio ho finalmente l’opportunità di vedere da vicino le cascate dell’Islanda meridionale.
Ognuna ha il suo tratto distintivo che la rende facilmente riconoscibile. Tutte hanno però in comune la potenza dell’acqua che, col suo frastuono, copre ogni altro rumore. Anche i pensieri negativi vengono scacciati via e, anche a distanza di tempo, ho la certezza di averli lasciati fluire per trasformarli in energia positiva in grado di rigenerarmi completamente.
Che ne dici di scoprirle una ad una?
In questo articolo
Cascate dell’Islanda meridionale: Seljalandsfoss
La Ring Road scorre praticamente dritta davanti a noi. A un tratto, sulla sinistra, abbiamo il primo approccio visivo con la prima destinazione della giornata. In pochi minuti raggiungiamo il parcheggio a pagamento e, scendendo dai minivan, adocchiamo il paninaro da cui faremo tappa per pranzo.
Tra tutte le cascate dell’Islanda, Seljalandsfoss è senza dubbio una delle più affascinanti e spettacolari. Situata a circa due ore di macchina dalla capitale Reykjavik, questa cascata è celebre non solo per la sua altezza imponente di ben 65 metri, ma anche per un altro motivo: la possibilità di camminare dietro la cascata stessa e vederla quindi da dentro.
Per farlo devi percorrere un sentiero piuttosto umido e viscido. Al momento della mia visita è però chiuso perché ghiacciato. Indossato comunque il k-way per ripararmi dagli schizzi d’acqua mi avvicino frontalmente il più possibile alla cascata e osservo rapita le stalattiti di ghiaccio che la circondano.
Seljalandsfoss è un vero e proprio spettacolo della natura che m’incanta con la sua bellezza maestosa e la sensazione di trovarmi in un mondo incantato. Vista d’inverno è magica, posso solo immaginare lo scenario estivo con la rigogliosa erbetta verde tutt’intorno.
Gljúfrabúi: la cascata nascosta
Con una passeggiata di appena seicento metri raggiungiamo l’imbocco di uno stretto canyon attraversato da un ruscello. Le sponde sono ghiacciate e piuttosto scivolose. Il viavai di persone che si addentrano nella gola mi suggerisce che raggiungere la cascata nascosta di Gljúfrabúi sia oggi fattibile.
Ho sempre addosso il k-way che per queste due prime cascate è fondamentale per tornare al minivan asciutta. Sistemo le ghette dei pantaloni impermeabili sopra gli scarponi invernali e mi avvicino al margine destro del canyon. Devo solo oltrepassare il ghiaccio e mettere il piede in acqua facendo attenzione a non scivolare sulle pietre. Poi il resto verrà da sé, un passo dopo l’altro.
Sento il fragore dell’acqua e vedo il suggestivo velo di nebbia e spruzzi che, da un’altezza di 40 metri, si getta in una piscina naturale. Finalmente torno sulla terraferma e l’atmosfera è così magica e misteriosa che mi sembra di essere la protagonista di una fiaba nordica. Insieme a me c’è buona parte del gruppo.
Le stalattiti di ghiaccio sulle rocce sono davvero suggestive e il breve percorso avventuroso per apprezzare tutto questo fa di Gljúfrabúi un vero tesoro nascosto. Oltretutto non si vede dalla strada e, quindi, se non sai dove si trova rischi di perdertela.
Cascate dell’Islanda meridionale: Skógafoss e Hestavaðsfoss
Dopo aver gustato degli ottimi panini comodamente seduti al caldo dei minivan riprendiamo la Ring Road e la percorriamo per una trentina di chilometri. Imbocchiamo una strada secondaria sulla destra e raggiungiamo quindi il parcheggio gratuito di una delle cascate più famose e spettacolari dell’Islanda meridionale, Skógafoss.
Questa imponente cascata, con i suoi 62 metri di altezza e i suoi 30 metri di larghezza, è una delle più famose di tutta l’Islanda. Sai che è anche una delle location della serie Vikings?
Secondo una leggenda islandese dietro la cascata si nasconderebbe un tesoro che sarebbe stato lasciato lì dal mitico vichingo Þrasi Þórólfsson. Nessuno l’ha mai trovato ma, in compenso, durante le giornate soleggiate, a Skógafoss c’è sempre l’arcobaleno. C’è anche adesso e più mi ci avvicino e più diventa brillante. Avanzo finché gli schizzi di acqua ghiacciata me lo consentono.
Poi mi avventuro nella salita di 527 gradini e, una volta in cima, ammiro la cascata anche dall’alto. Il sentiero prosegue oltre e, lungo il fiume Skógaá, c’è un’altra cascata, Hestavaðsfoss. Ciò che la rende particolare è la sua forma a ventaglio, con l’acqua che si disperde in modo uniforme su una vasta area. Questa caratteristica crea un effetto visivo unico e spettacolare, soprattutto durante i mesi estivi quando la vegetazione circostante è in piena fioritura.
Proprio in questo momento il vento inizia a soffiare con più vigore e, con cautela, torno sui miei passi.
Visita al Golden Circle: la cascata Gullfoss
Dedicherò ampio spazio alle tre meraviglie del Golden Circle in un prossimo post. Tuttavia, proseguendo il discorso sulle cascate dell’Islanda meridionale, ti presento qui anche Gullfoss.
Situata nel canyon del fiume Hvítá, è famosa per la doppia cascata che si getta in un profondo canyon, creando un’atmosfera unica e magica. Dapprima un salto di 11 metri e poi uno di 21 metri per un’altezza totale di 32 metri.
La storia di Gullfoss è legata a una donna islandese di nome Sigríður Tómasdóttir, che è stata determinante per salvarla da un gruppo di investitori che voleva costruirci una diga con cui alimentare una centrale idroelettrica. Tutto questo avveniva negli anni Venti del XX secolo. A ricordo di questa vicenda c’è una statua che rende omaggio a questa grande donna.
Dal 1975 Gullfoss fa parte di una riserva naturale protetta. Totem informativi e un’accurata segnaletica t’indicano esattamente dove puoi camminare e dove invece è pericoloso. Il percorso consente di ammirare la cascata sia dall’alto che frontalmente.
Il terreno s’interrompe improvvisamente e l’acqua scorre impetuosa davanti ai miei occhi. Non sento più il vento che oggi, tra l’altro, soffia con meno vigore di ieri. La bellezza mozzafiato di Gullfoss mi lascia senza parole.
Le cascate mi affascinano sempre. In Islanda ce ne sono molte ma ognuna ha la sua particolarità che la rende unica. Quale ti piacerebbe vedere per prima?
📝 Consigli avventurosi
Le cascate dell’Islanda meridionale sono comodamente raggiungibili in auto e sono dotate di ampi parcheggi nelle immediate vicinanze. Quello di Seljalandsfoss è a pagamento mentre quelli di Skógafoss e Gullfoss sono gratuiti.
Per la pausa pranzo ti consiglio, se non hai provveduto diversamente, di prendere un panino al chiosco presso la cascata di Seljalandsfoss.
L’accesso alle meravigliose cascate dell’Islanda è gratuito.
Alla scoperta di altre avventure in Islanda!
Ciao Nadia, che bellezza!
La cosa più strabiliante è che mentre da noi in Finlandia tutto è ancora gelato e ricoperto di neve, in Islanda c’è tutta questa acqua che fluisce libera…meravigliosa natura!
Mi sto facendo conquistare dall’Islanda. Che meraviglia quelle cascate e la possibilità di passare dietro o vederle dall’alto deve essere una grande emozione
Sì Antonella, le cascate islandesi emozionano da qualsiasi punto le guardi.
Ci sono pochi posti a nord del mondo che vorrei vedere, ma L’Islanda la desidero da sempre, stupenda la carrellata di cascate che ci hai portato a vedere
Era da anni che desideravo andare in Islanda. L’amo da sempre e questo mio primo viaggio tra le sue meraviglie ha rafforzato ulteriormente il mio sentimento nei suoi confronti.