Rocher de la Baume
Francia

Nel Geoparco UNESCO dell’Alta Provenza

La nona tappa del mio cammino verso Santiago copre il tratto da Authon a Sisteron. Durante questa intensa settimana di pellegrinaggio ho iniziato ad ammorbidirmi un po’. So dove devo arrivare entro questa sera e ho una traccia da seguire per farlo. Ma non ho fretta, desidero gustare ogni scorcio di questo meraviglioso territorio che sto attraversando.

▶️ Percorso 3D

Ho volutamente scelto di non approfondire più di tanto cosa troverò ad aspettarmi per scoprirlo direttamente sul posto. Mi guardo intorno con curiosità e vedo tanta bellezza intorno a me.

Lasciandomi il paese alle spalle m’incammino lungo la strada D3 circondata sin da subito dalla natura. In un tornante intercetto una scorciatoia che mi consente di abbreviare di un poco il mio tragitto.

Incrocio o vengo superata da qualche auto e una manciata di moto. Identifico da lontano un bel punto panoramico e, nonostante il vento, mi ci fermo per alcuni minuti. Una lontana lezione di geologia risalente addirittura alle scuole elementari riaffiora nella mia mente.

da Authon a Sisteron tra i meravigliosi paesaggi del Geoparco UNESCO dell'Alta Provenza
Geoparco UNESCO dell’Alta Provenza

Da Authon a Sisteron tra panorami meravigliosi

Mi trovo in un territorio unico situato nel cuore delle Alpi dell’Alta Provenza, il primo Geoparco a essere riconosciuto dall’UNESCO. Il suo esempio è servito da modello per la creazione dei 140 Geoparchi dell’UNESCO presenti oggi in tutto il mondo.

La meraviglia in cui sto camminando riunisce 58 comuni del dipartimento e si estende su un’area di 1989 chilometri quadrati. Attorno al prezioso patrimonio geologico ruotano luoghi che valorizzano i patrimoni naturali, culturali e materiali.

Dall’alto posso apprezzare la sovrapposizione delle placche tettoniche che ha dato origine anche alla catena delle Alpi. Davanti ai miei occhi la montagna di Mélan, formata da rocce dell’era secondaria, ricopre in modo anomalo i terreni più recenti dell’era terziaria.

cappella di Notre-Dame des Dromons
cappella di Notre-Dame des Dromons

Da Authon a Sisteron: una breve deviazione

Proseguendo verso Saint Geniez noto un edificio abilmente posto sul lato della montagna. Non ha il campanile ma, vedendo una croce sulla facciata, intuisco che si tratta della cappella di Notre-Dame des Dromons, famosa per la cripta rappresentativa della prima arte romana in Provenza.

La raggiungo con una breve deviazione. Ovviamente non si può entrare ma riesco a dare uno sguardo attraverso un’apertura abbastanza ampia.

Di fronte a me posso invece apprezzare il paesaggio formato da due unità geologiche distinte. Quella indigena si estende fino alla base della montagna di Mélan. E poi c’è quella formata dalle terre che sono state spostate dal loro luogo di deposito per formare le creste delle montagne.

È anche il momento giusto per una pausa all’ombra.

da Authon a Sisteron sui sentieri
il sentiero prosegue nel recinto

Da Authon a Sisteron sui sentieri

Raggiunto il borgo di Saint Geniez m’incammino quindi lungo la parte escursionistica della giornata. Qua i sentieri sono tutti recintati, spesso anche quelli strettissimi. A ogni incrocio le X indicano puntualmente dove non andare e la tacca biancorossa il sentiero consentito.

Trovo parecchio fango, è difficile aggirarlo senza sporcarmi un po’. A un tratto mi trovo di fronte a un’artigianale scaletta in legno che, con tanto di tacca biancorossa, m’invita chiaramente a entrare nel pascolo recintato per attraversarlo.

Più avanti, in discesa su largo sentiero, incrocio un gruppo di escursionisti ben attrezzati che marcia in direzione opposta alla mia. Racconto del mio cammino e si sorprendono della distanza che percorrerò oggi. In realtà questa sarebbe una delle tappe più corte di questa fase.

Finora, tranne a Barcelonnette in cui ero davvero molto stanca e sconfortata, sono sempre arrivata a destinazione conservando ancora un po’ d’energia per gustarmi il paese.

all'ombra del bosco
all’ombra del bosco

Finalmente a Sisteron!

Dopo aver divorato un po’ d’asfalto, affronto un ultimo tratto nel bosco che mi porta finalmente a Sisteron. La guardo dall’alto, mi concedo una pausa prima di avventurarmi alla sua scoperta. Scendendo verso la città, passo sotto all’imponente Rocher de la Baume, una falesia piena di ragazzi e ragazze che si stanno arrampicando. Mi sento male solo a guardarli!

Attraverso quindi il fiume Durance e mi trovo in un groviglio di case abbracciate a un labirinto di viuzze tutte da scoprire. Per oggi non me la sento di salire su fino alla Cittadella, potrebbe essere un buon motivo per tornare, no?

Il suono delle campane mi guida verso la cattedrale romanica di Notre Dame des Pommiers in festa per un matrimonio. Aspettando che gli sposi vadano via entro nel vicino ufficio turistico per timbrare la credenziale. Nel frattempo, la cattedrale chiude.

Visito brevemente l’istruttivo Museo Gallo-Romano. Per esplorarlo bene ci vorrebbe almeno un’ora ma stanno per chiudere e devo accontentarmi. Per farla breve si tratta di un percorso tematico sulle pratiche funerarie nell’antichità scoperte nella zona di Sisteron. Una grande sala ospita invece mostre temporanee dedicate all’arte.

Girando per le viuzze adocchio quindi un paio di posti in cui mangiare qualcosa prima di raggiungere l’albergo in cui trascorrerò la notte.

Rocher de la Baume
Rocher de la Baume

📝 Consigli avventurosi

La tappa da Authon a Sisteron ha uno sviluppo di 24,12 chilometri e un dislivello positivo di 429 metri.

Ho pernottato presso l’Hotel La Citadelle a Sisteron.

Per ulteriori informazioni e per scoprire gli eventi che vengono organizzati ti consiglio di visitare il sito ufficiale del Geoparco UNESCO dell’Alta Provenza.

🧭 Itinerario

Puoi scaricare la traccia dell’itinerario da Larche a Saint Geniez dalla pagina di Claudio Dutto.

Questo tratto, di cui fa parte la tappa da Authon a Sisteron, è la continuazione del Cammino della Valle Stura di Demonte sul Chemin des vallées de l’Ubaye et de la Blanche fino al congiungimento sulla Via Domitia verso Arles.

Puoi approfondire il percorso, sia a piedi che in bicicletta, grazie alle guide gratuite citate nella descrizione dell’itinerario.

Per coprire il tratto da Saint Geniez a Sisteron ho invece utilizzato la traccia messa a disposizione da Movimento Lento – Slow Tourism Network.

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