La tredicesima tappa del mio Cammino verso Santiago, da Céreste-en-Luberon ad Apt, mi porta a raggiungere un traguardo intermedio per me molto importante: il luogo da cui proviene l’antica reliquia che veneriamo al santuario di Sant’Anna di Vinadio.
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▶️ Percorso 3D
Alle otto sono pronta per partire. La sterrata tra i recinti dei cavalli lascia presto il posto all’asfalto ma a quest’ora c’è poco traffico. Poco dopo svolto a destra su una strada secondaria e sono ancora più tranquilla. All’incrocio successivo incontro un pellegrino che procede in direzione opposta alla mia e parliamo per qualche minuto.
Riprendiamo ciascuno la sua strada. L’ufficio del turismo a quest’ora è ancora chiuso ma, per ripartire, va benissimo il timbro fatto a Reillanne. Anche le chiese sono ancora chiuse, mi accontento di guardarle da fuori. Sopra il portale di quella di Saint-Michel noto una conchiglia.
Da Céreste ad Apt: dal sentiero alla pista ciclabile
Mi lascio anche la città di Céreste-en-Luberon alle spalle per inoltrarmi tra le piacevoli campagne. Un po’ di ginestre qua e là e, soprattutto, distese infinite di lavanda e di elicriso, un campo di salvia e un po’ di vigneti accompagno la mia marcia.
Lo sterrato cede il posto all’asfalto della pista ciclabile ma il contesto agricolo continua ad accompagnarmi. I braccianti sono intenti a lavorare ma nessuno si interrompe per salutarmi. Sono davvero molto concentrati. Passo accanto a un gruppo di case e due cagnoni mi vengono incontro abbaiando. Grido. Accorre una donna e mi tranquillizza.
La seconda parte della tappa è sull’asfalto della pista ciclabile che è decisamente molto meno trafficato rispetto alla strada statale che le scorre accanto. Tra gli alberi accanto al fiume Calavon noto una struttura che attira la mia attenzione. È una casetta dei libri, qui in Francia le posizionano ovunque anche se qui ci avrei visto meglio del cibo.
Da Céreste ad Apt: una città dai due volti
La periferia di Apt è caotica e disordinata. Per poter apprezzare davvero la città devi necessariamente raggiungerne il centro. È grazioso. I negozietti che si affacciano sulle vie offrono molte idee per portare a casa un ricordo del tempo trascorso in Provenza.
Mi trovo qui per visitare la cattedrale di Saint-Anne che, nel 1619, donò al santuario di Sant’Anna di Vinadio una piccola reliquia della Santa che successivamente fu posta in un braccio d’argento.
Entrata nella basilica mi trovo subito davanti alla cappella di Sant’Anna, chiusa da un cancello per proteggere le reliquie custodite al suo interno. Mi avvicino lentamente e, dopo essermi buttata in ginocchio con lo zaino in spalla, depongo i bastoncini davanti a me. Piango tutta la fatica di questi giorni ma anche le gioie degli incontri e delle esperienze fatte sin qui.
Le cripte purtroppo sono chiuse. Siccome sono state vandalizzate vengono aperte solo per le visite guidate. Mi spiace non poter esplorare anche questa parte ma ho comunque l’opportunità di gustare un momento culturale imprevisto grazie a una donna e un bambino che si esercitano a duettare con l’organo e il sassofono. L’acustica della cattedrale è ottima.
📝 Consigli avventurosi
La tappa da Céreste-en-Luberon ad Apt ha uno sviluppo di 23,4 chilometri e un dislivello positivo di 480 metri.
Ho pernottato presso l’Hotel le Palais, nel centro della città di Apt.