da Lauzet a Seyne: il lago di Serre-Ponçon visto dall'alto
Francia

Incontri provvidenziali

Chi ha detto che viaggiare sola vuol dire essere davvero sola? La sesta tappa del mio cammino verso Santiago di Compostela, da Lauzet a Seyne, è disseminata d’incontri provvidenziali che l’hanno resa unica. Se preferisci puoi definirli coincidenze ma così tante in un solo giorno non ti sembrano eccessive?

▶️ Percorso 3D

Alle 7.30, pregustando gran parte della tappa sotto un bel cielo azzurro, scendo per la colazione. Mi scaldo con un thé e mi sazio col croissant e le fette di pane su cui spalmo le monoporzioni di marmellata e di crema alle nocciole.

Prima di lasciare l’albergo chiedo di poter timbrare la credenziale. Ora sono pronta per incamminarmi verso una nuova emozionante giornata. So perfettamente dove devo andare e ho una traccia da seguire per farlo ma questo non significa affatto che la mia giornata sia definita nei minimi dettagli.

Il cammino non è una collezione di timbri ma di emozioni e incontri che accadono nel percorrerlo.

pausa nel bosco
pausa nel bosco

Da Lauzet a Seyne salendo nel bosco

Inizio la tappa sull’asfalto della D900 accompagnandomi col rosario camminato. Quando è il momento di svoltare a sinistra sul sentiero lo faccio con piacere. Controllo regolarmente la traccia per districarmi nel labirinto di sentieri che attraversano il bosco.

In alcuni punti trovo i ciapiret, quei mucchietti di sassi che indicano la direzione giusta. Mi permetto di contribuire anch’io alla costruzione di uno dei più piccoli.

Nel bosco trovo alcune case ben tenute, piccole tracce di civiltà che però non sono accompagnate dalla presenza di persone con cui scambiare due parole. Approfitto della presenza di una fontana per fare la prima pausa della giornata e riempire la borraccia.

A un tratto la vegetazione si apre su una radura. La sterrata, bella larga, procede diritta proprio come la traccia che sto seguendo. Un uomo col cane mi viene incontro. Mi fermo lì dove sono. Gli spiego che sto andando a Santiago e, sorridendo, mi risponde che non è lì. Parliamo per alcuni minuti del mio cammino.

Poco dopo mi rendo conto di star procedendo dritto ma deviando verso sinistra mentre la traccia devierebbe verso destra. Il punto in cui ho sbagliato, ovviamente, è proprio quello in cui mi ero fermata.

da Lauzet a Seyne: il lago di Serre-Ponçon visto dall'alto
il lago di Serre-Ponçon visto dall’alto

Da Lauzet a Seyne guardando il lago dall’alto

Ritornata sui miei passi, individuo un sentiero immaginario abbandonato al suo destino. Le due file di pietre che lo delimitato indicano che, nei tempi antichi, era una via usata abitualmente. Oggi la vegetazione ha preso il sopravvento ed è più agevole camminare nell’erba alta del prato che gli scorre accanto.

Raggiungo quindi il punto in cui la via che sto seguendo si unisce col largo sentiero che mi porta a Saint Vincent les Forts, da cui partono varie escursioni a piedi e in mountain bike.

Proseguendo all’ombra del bosco, negli spazi in cui la vegetazione si apre sulla pianura, vedo dall’alto il suggestivo lago di Serre-Ponçon, che avevo apprezzato da vicino nel 2019 andando in auto verso Gap.

cappella di Saint-Antoine a Ubaye-Serre-Ponçon
cappella di Saint-Antoine a Ubaye-Serre-Ponçon

Da Lauzet a Seyne attraversando Montclar

Uscendo dal bosco trovo il primo centro abitato della giornata. Attraverso un cuore intagliato nel legno posso sbirciare all’interno della cappella di Saint-Antoine. Proseguo per alcuni minuti su asfalto e mi fermo per la pausa all’ombra sullo scalino della cappella nel quartiere di Saint-Jean.

Poco oltre mi trovo nel centro di Montclar ma sia il municipio che l’ufficio del turismo sono chiusi. Le toilette pubbliche sono invece aperte. Ai tavolini dei locali aperti sono seduti numerosi avventori ma non mi va di fare una pausa lunga, preferisco farne di più brevi ogni due ore circa.

Mentre sono intenta a fotografare un lavatoio mi passa accanto un’auto. La donna al volante mi osserva incuriosita. La ritrovo poco dopo accanto a un edificio che ospita un piccolo museo di archeologia aperto solo al mercoledì pomeriggio. Lo sta aprendo proprio adesso!

Sono felice di poterlo visitare e guardare da vicino i reperti esposti. C’è pure un antico sarcofago. L’allestimento comprende anche alcuni animali selvatici impagliati presenti sul territorio.

Seyne
Seyne

Finalmente una chiesa aperta!

Da qui in poi attraverso la campagna tra campi e pascoli. Il bosco che si sviluppa a fianco dei terreni mi ripara poco dal caldo sole pomeridiano ma non ho fretta. Mi fermo a osservare le mucche da lontano. Più avanti incrocio due giovani donne che portano a passeggio una capra e un’asina. E poi un gruppo di comari sedute all’ombra su un muretto.

Raggiungo Seyne e mi addentro tra le strette vie medievali. Cerco subito l’ufficio del turismo per timbrare la credenziale. La gentile impiegata mi regala un depliant in italiano su La Routo. Presto me ne staccherò per inoltrarmi lungo la variante che mi porterà a Sisteron, sulla Via Domitia, ma apprezzo l’entusiasmo con cui l’antica via della transumanza viene qui valorizzata.

Mi dirigo quindi fiduciosa verso la cappella dei Domenicani e ci giro intorno in cerca dell’entrata. Sono esattamente sul retro quando una donna mi domanda cosa stia cercando. Le esprimo il mio interesse per l’edificio sacro. Lei mi spiega che su questo lato c’era l’ingresso medievale ma oggi si entra dalla parte opposta. Sorpresa, le domando se sia aperta. Alla sua risposta affermativa salgo velocemente la scalinata. Appena entrata, ad attendermi, trovo una statua di Sant’Anna…

Anche la chiesa di Notre-Dame-de-Nazareth è aperta. Edificata nel XII secolo, è un imponente edificio in stile romanico che mostra chiaramente i segni della transizione verso l’arte gotica.

chiesa di Notre-Dame-de-Nazareth a Seyne
chiesa di Notre-Dame-de-Nazareth a Seyne

📝 Consigli avventurosi

La tappa da Lauzet a Seyne ha uno sviluppo di 22 chilometri e un dislivello positivo di 951 metri.

Ho pernottato presso l’albergo Le Vieux Tilleul a Seyne.

🧭 Itinerario

Puoi scaricare la traccia dell’itinerario da Larche a Saint Geniez dalla pagina di Claudio Dutto.

Questo tratto, di cui fa parte la tappa da Lauzet a Seyne, è la continuazione del Cammino della Valle Stura di Demonte sul Chemin des vallées de l’Ubaye et de la Blanche fino al congiungimento sulla Via Domitia verso Arles.

Puoi approfondire il percorso, sia a piedi che in bicicletta, grazie alle guide gratuite citate nella descrizione dell’itinerario.

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