La voglia d’immergersi nella natura ed esplorare posti nuovi si fa sentire con prepotenza. Il sole primaverile che splende sovrano invita caldamente a calzare gli scarponcini da trekking per trascorrere una piacevole giornata sui sentieri di montagna. A questo punto non resta che prendere lo zaino e partire. Le escursioni in Lombardia sono tantissime e, con l’aiuto delle Travel Blogger Italiane, ve ne presento quattro.
In questo articolo
Escursioni in Lombardia: da Barzio ai Piani di Bobbio
Con la scusa del turismo di prossimità e dato che sono amante delle camminate in natura, ho approfittato di questi mesi di lockdown per scoprire alcune zone naturalistiche della mia regione, la Lombardia.
È stato così che in una bellissima domenica di sole, sono partita da Milano alla scoperta dei Piani di Bobbio. Arrivarci non è difficile, basta recarsi a Barzio nella provincia di Lecco e subito si nota questa maestosa struttura, chiamata teleferica.
Per arrivare in quota, le scelte sono due: con la cabina o a piedi. Avviso agli avventurieri: il percorso è ripido con un dislivello di circa 900 metri, una camminata di due ore circa!
Escursioni in Lombardia: aiutarsi con la funivia
Il consiglio? Visto che lassù ci sono vari sentieri da percorrere, la scelta vincente è la funivia, che in 10 minuti vi porta alla destinazione, soprattutto se sei un neofita nel trekking o hai bimbi appresso.
Arrivati in cima, ci sono molti sentieri che portano ai più svariati rifugi. Quello più facile e adatto a tutti, è il sentiero che porta al Rifugio Lecco, che sta a 1.800 metri sopra il livello del mare.
Partendo proprio dalla stazione funicolare, si seguono le indicazioni passando dal laghetto artificiale bicolore, che inizia con un verde chiaro fino ad arrivare a un verde smeraldo, uno spettacolo per gli occhi. In totale sono circa 45 minuti di trekking leggero per raggiungere questa bellissima baita di montagna.
In questo luogo potrete riposarvi sulle sdraio o scattare bellissime foto del panorama, grazie ad una bellissima terrazza. Non mancano, inoltre, svariate opzioni di cibo e bevande, rigorosamente come tradizione montanara vuole.
Il personale lì è molto cortese e gentile, i piatti sono deliziosi ed i prezzi decisamente accessibili per una location del genere!
(Testo e foto di Barbara – Wanderlust in travel)
Escursioni in Lombardia: da Vezza d’Oglio al Rifugio Aviolo
In Valcamonica, in provincia di Brescia, sono numerose le passeggiate in quota, per raggiungere rifugi e bivacchi e ammirare la bellezza delle montagne circostanti.
Da Vezza d’Oglio parte un sentiero verso il Lago Aviolo e l’omonimo rifugio. La camminata ha durata di un’ora e mezza, ma è discretamente impegnativa con un dislivello di circa 500 metri e un sentiero quasi interamente sassoso a gradoni. Il percorso è abbastanza faticoso, ma con un po’ di attenzione e pazienza è possibile percorrerla se si ha un po’ di allenamento.
Dalla cittadina di Vezza d’Oglio si prosegue in auto per 6 chilometri verso la Val Paghera, alla fine della quale si trova un parcheggio. Da qui inizia il sentiero numero 21, subito in salita, con un primo tratto tra gli alberi e qualche falsopiano qua e là, che permette di riprendere un po’ di fiato.
Si passa poi ad una mulattiera sassosa e ripida, che dopo un po’ lascia il posto ad una serie di gradoni di pietra, alternati da qualche torrentello. Infine un breve tratto pianeggiante prima di raggiungere il Rifugio Sandro Occhi all’Aviolo, a quota 1930 metri di altitudine, che offre servizio di bar e ristorante, oltre ad avere alcune camere per chi vuole passare la notte in quota.
Il Lago Aviolo
Proseguendo circa 100 metri, si raggiunge il Lago Aviolo, un vero spettacolo incastonato tra le montagne. Si tratta di un uno specchio d’acqua cristallina di origine glaciale, un bacino semi-artificiale arginato da una piccola diga. Andando avanti lungo il sentiero che costeggia il lago, si raggiunge una piana dove è possibile incontrare le mucche al pascolo e proseguire ammirando la natura circostante e arrivando fino all’Osservatorio Faunistico, aperto nei mesi
di luglio e agosto ogni sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 16. L’area di trova all’interno del Parco dell’Adamello-Brenta e non è raro poter scorgere, magari con l’aiuto di un cannocchiale, un camoscio o una marmotta.
(Testo e foto di Daniela – Noi con le valigie)
Escursioni in Lombardia: da San Ponzo a Guardamonte
Fra le colline dell’Oltrepò Pavese sorge questa antica località. San Ponzo Semola è un comune della Val Nizza in stile romanico, che merita di per sé una visita. È conosciuto per le sue grotte, originate dalle infiltrazioni d’acqua che per millenni hanno scavato la roccia.
Lasciando la macchina nello spiazzo all’inizio del sentiero, saranno 2,5 chilometri a separarvi dalla grotta dove San Ponzo visse i suoi ultimi anni. Le testimonianze storiche vedono l’eremita vivere proprio al suo interno, dedicandosi alla meditazione e cibandosi solo di quello che il bosco offriva.
Il percorso è piacevole, leggermente in salita, ma sempre riparato dall’ombra della vegetazione locale. Proseguendo per altri due chilometri, è possibile raggiungere l’area archeologica chiamata Guardamonte. Si tratta del confine naturale tra Lombardia e Piemonte, fra Pavia ed Alessandria.
I primi ritrovamenti avvennero per puro caso intorno gli anni ’50. È solo dal 1994 che, esplorando le grotte alle pendici del Monte Vallassa, vennero scoperti i resti risalenti al Neolitico. Il percorso è un viaggio nella storia, ma anche nella natura. Sono infatti presenti le indicazioni del CAI per una rete di sentieri che si sviluppa per 50 chilometri intorno a questo punto d’interesse.
Tornando al sentiero di partenza, si tratta di una delle escursioni più apprezzate della provincia perché riesce a far convivere la parte storica a quella naturalistica. Un itinerario di circa 3 ore e mezza totali, ma al quale si possono aggiungere piccole deviazioni per esplorare tutta l’area circostante. È un percorso adatto a tutti, in quanto non presenta particolari difficoltà ed è anche attrezzato con acqua e aree pic nic.
(Testo e foto di Patrizia – Sapori in viaggio)
Trekking al Rifugio Valmalza
Inaspettato, così tanto che lo puoi raggiungere solo a piedi, perché se ne sta nascosto, o quasi, in fondo alla sua valle.
Stai andando verso il mitico Passo Gavia, porta della Valcamonica. In località Sant’Apollonia, prima di iniziare la tortuosa, strettissima e vertiginosa salita, si apre sulla sinistra una valle, protetta da alti alberi. Se è autunno, peraltro, te ne accorgi subito, che lì dentro deve essere nascosto un tesoro. E così prendi la deviazione: benvenuto in Valle delle Messi.
Parcheggia, scendi dall’auto, respira. Respira a fondo. Prati, alberi, piccole case in legno e pietra, tantissime postazioni per fare la grigliata. Già questo potrebbe essere un paradiso.
Ma fa uno sforzo ulteriore: mettiti delle comode scarpe da trekking, inforca il sentiero 158, cammina. La pendenza non è quasi mai eccessiva, il sentiero sempre facile, si tratta di una bella forestale, che supera un torrente canterino, altri prati, s’infila nel bosco. Tutti possono salire qui: ci puoi portare l’amico pigro, la ragazza che non vuole mai camminare, ma anche la compagnia super sportiva, basta fare la promessa di un bivacco a quota 2300, di un lago alpino, di sentieri e cime. In ogni caso, è il valor estetico di questa valle a convincere da subito.
E se non ci riesce quello, dopo poco più di un’ora, a farlo saranno i pizzoccheri, la selvaggina con le castagne, i dolci e il vino del Rifugio Valmalza. Un gioiellino immerso nella natura: ancora di più se ci dormi.
Un paio di note geografiche: il Valmalza si trova in provincia di Brescia, a quota 1998. I prezzi sono assolutamente economici e il panorama, specie in autunno è strepitoso!
(Testo e foto di Silvia – Bagaglio leggero)
📝 Consigli avventurosi
Le escursioni in Lombardia offrono tantissime opportunità per trascorrere una giornata in mezzo alla natura. Ovviamente ci sono sentieri facili e difficili. Come sempre è bene scegliere quale fare in base al proprio livello di allenamento e alla composizione del gruppo con cui si parte. La prospettiva di un panorama mozzafiato e, soprattutto, i gustosi piatti locali che si possono gustare nei rifugi sono un ottimo incentivo per affrontare l’itinerario.
Alla scoperta di altre avventure in Lombardia!
Gran bei panorami! 🙂
E gran bei percorsi su cui camminare 🙂
Bellissimo Nadia! è venuto un articolo bellissimo 🙂
Mi fa molto ridere il mio compagno con le braccia alzate, direi che sta perfetto lì nel panorama!
comunque gli altri posti che dire..spettacolari tutti!!
Mi avete fatto scoprire dei posti bellissimi. Grazie! 🙂
Bellissimo articolo…e che voglia di tornare in Lombardia!
Mi fa piacere che questo articolo risvegli la voglia di camminare in Lombardia… l’intento è proprio quello 🙂
Un articolo bellissimo! Anche perché conosco pochissimo la Lombardia e mi piace molto la montagna. Poi in realtà sono una schiappa e alla prima salita mi sento morire, però la soddisfazione di arrivare in cima (e mangiare al rifugio) ripaga di tutta la fatica fatta.
A inizio stagione le salite spezzano le gambe. Poi alla seconda uscita va un po’ meglio e alla terza ancora di più. I bei panorami e, soprattutto, i gustosi pranzi al rifugio ripagano di tutta la fatica e invogliano a farne un’altra al più presto.
Che bell’articolo ricco di spunti! Non saprei davvero cosa scegliere prima perchè sono tutti panorami bellissimi. Complimenti a tutte!
È bello avere un po’ di spunti tra cui scegliere. Sennò si finisce con l’andare sempre nei soliti posti e perdere altri punti di vista.
un articolo con tantissimi itinerari , certo nei dislivelli di circa 900 metri con due ore di camminata bisogna essere ben allenati, ma ne vale la pena anche solo per vedere i colori incredibili di quel lago
Essere consapevoli del proprio livello di allenamento è fondamentale per scegliere se uscire oggi per l’escursione con 900 metri di dislivello o se fare prima un itinerario più facile.
Che posti meravigliosi!
Alla faccia di chi dice che la Lombardia è una regione grigia e cupa!
Scrivere post di gruppo sui luoghi che si conoscono di meno serve proprio a questo. Si ampliano notevolmente i propri orizzonti e si scoprono posti meravigliosi. Inoltre, dettaglio non meno importante, si conoscono persone fantastiche che condividono i tuoi stessi interessi.
Ma quanti posti bellissimi, io conosco poco la Lombardia e onestamente sono rimasta sorpresa nel vedere quante cose ci sono da visitare! Quasi quasi ci faccio un pensiero!
Sono rimasta piacevolmente sorpresa anch’io. È proprio vero che ogni regione ha tanto da offrirci, basta solo sapere dove cercare.
Con le tue parole ho intrapreso un vero e proprio viaggio sensoriale in questi territori incontaminati. I laghi hanno destato maggiormente il mio interesse, perchè quando viaggiamo ci portiamo sempre i nostri SUP. Se fossero navigabili sarebbe una meta perfetta per noi.
Anche a me piacciono molto i laghi ma non ho l’abitudine di navigarli. Mi rilassa guardarli e passeggiare sul lungolago.
Conosco solo il primo perché ho spesso sciato ai Piani di Bobbio ma sono tutti molto interessanti e da provare
Concordo con te sul fatto che siano tutti da provare.
Sono contenta che qualcuno porti in alto la bandiera dell’Oltrepò Pavese! Ho percorso quella via moltissime volte e la consiglio spesso per chi vuole staccare e godersi una bella giornata nel verde! Conoscevo anche l’escursione da Barzio, me l’ha fatta conoscere il mio compagno che è di Lecco!
Sono contenta di aver scoperto questi posti nuovi. Ci sono davvero tantissimi spunti per abbozzare una manciata di giorni di relax.