Sono davvero soddisfatta! L’itinerario, di per sé prevedibile, racchiude al suo interno alcune tappe letteralmente da scoprire strada facendo. Poco importa se, a ogni ora che passa, il treno su cui devo salire è sempre più affollato. Le comitive di ogni nazione seguono la bandiera e le spiegazioni della loro guida. Talvolta mi fermo ad ascoltare anch’io. E poi, al riparo da sguardi indiscreti, mi dedico ai tesori nascosti. Il geocaching alle Cinque Terre rende la gita molto divertente.
Nel post Via terra o via mare? ti ho raccontato i dettagli della mia giornata in Liguria. Ho descritto con dovizia di particolari le ore trascorse a Monterosso al Mare. E poi a Vernazza, Corniglia, Manarola e, infine, Riomaggiore. Tuttavia ho volutamente lasciato in disparte l’aspetto ludico. Te lo svelo adesso. Iniziamo?
In questo articolo
Geocaching alle Cinque Terre: tra storia e geologia
Patrimonio dell’Umanità UNESCO sin dal 1997, queste perle di rara bellezza arroccate su rupi scoscese sono protagoniste di cache di vari tipi. Non tantissime a dire il vero ma quante bastano per vivacizzare una giornata sin troppo lineare. Concentrandomi solo all’interno dei borghi devo cimentarmi con cinque tesori: due tradizionali, due earthcache (ovvero istruttivi approfondimenti geologici) e uno virtuale che sa di storia.
Curiosando sulle relative schede mi sorprendo nel constatare che, proprio come i visitatori, anche gli owner delle cache parlano lingue diverse: italiano, americano, tedesco e svedese. Sbirciando le età delle cache scopro quindi che la più vecchia è del 2002 e la più recente del 2021.
In realtà, oltre a queste, ce ne sono altre sette dislocate lungo i sentieri che uniscono tra loro i borghi. Come quella sul sentiero tra Monterosso e Vernazza.
Geocaching alle Cinque Terre: un tesoro dopo l’altro
Il mio personalisimo geocaching alle Cinque Terre inizia nella bella spiaggia di Fegina a Monterosso al Mare. La calda giornata m’invoglierebbe a stendermi al sole e rilassarmi. Ma ho delle missioni da compiere, magari più tardi!
Giungo a GZ. Mi volto e riconosco ciò che devo fotografare. Faccio il selfie richiesto.
Poi mi dirigo con sicurezza verso la torre Aurora. A un tratto identifico il contenitore perfettamente mimetizzato nel contesto in cui si trova. Attendo il momento opportuno per estrarlo, firmare il logbook e, al riparo da sguardi indiscreti riposizionare il tutto così come l’ho trovato.
La geologia delle Cinque Terre
A Vernazza mi cimento col primo dei due approfondimenti geologici della giornata. Il frastagliato tratto di costa su cui sorgono le Cinque Terre mi svela tutti i suoi segreti. Osservo con curiosità e mi meraviglio di ciò che mi sta raccontando.
La roccia ha delle pieghe verticali che ricordano gli strati della pasta sfoglia.
Queste montagne che si affacciano sul mare sono nate nell’era Terziaria. Durante l’Eocene, circa 53 milioni di anni fa, la placca Africana iniziò a spostarsi verso nord conficcandosi come uno sperone nella placca Europea. Quindi la roccia fu sollevata, premuta assieme e, allo stesso tempo, sottoposta a una forte pressione. Esattamente nello stesso modo in cui si formarono le Alpi.
Il secondo approfondimento geologico, che mette a dura prova le mie capacità di osservazione, mi aspetta a Riomaggiore.
Prima devo però visitare Corniglia. Osservando lo splendido mare ai suoi piedi e scattando fotografie del fantastico panorama aspetto il momento propizio. Il contenitore è lì a portata di mano. Devo solo prenderlo senza farmi notare, firmare il logbook e rimettere tutto al suo posto.
Ti piacerebbe fare geocaching alle Cinque Terre?
📝 Consigli avventurosi
Affronta il geocaching alle Cinque Terre per scoprire i borghi da un punto di vista inedito. Preparati prima di partire leggendo le singole schede informative. Annota le risposte per i quesiti geologici così dovrai solo aggiungere le tue considerazioni sul posto.
Alla scoperta di altre avventure in Liguria!