Risalgo lentamente la Valle Varaita in macchina. Mi trovo all’interno di un serpentone di automobilisti che, ovviamente, hanno avuto la mia stessa idea. Sono pure partita tardi da casa ma, visto che per arrivare a destinazione ci vogliono due ore, non sarebbe poi cambiato molto. L’obiettivo di oggi è solo trascorrere una spensierata giornata al fresco. E sulle rive del lago di Pontechianale sono sicura di trovarne un po’.
I parcheggi della frazione Castello sono tutti pieni. Vado oltre e costeggio il lago. Anche qui ogni piazzola è già stata occupata. Lentamente giungo al lato opposto del lago. In frazione Maddalena tento la fortuna nell’ampio parcheggio in piazza Santa Caterina e riesco a lasciare la macchina proprio davanti a un’insolita statua. Tu che pensereste di fronte a un motociclista imprigionato all’interno di un enorme cubo di ghiaccio?
Ebbene sì, è un reperto storico. Si tratta di uno dei partecipanti a una vecchia edizione dell’Agnellotreffen, il motoraduno invernale più alto d’Italia. La prossima edizione si terrà dal 19 al 21 gennaio 2024.
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Kitesurf sul lago di Pontechianale
Apro la portiera e vengo immediatamente investita dalla frescura. Dieci gradi centigradi in meno si fanno sentire. E apprezzare. Prendo lo zaino e mi dirigo verso il lago con l’intenzione di trovare un angolino tranquillo in cui pranzare.
Soffia il vento e il posto si presta per la pratica del kitesurf, uno sport in cui ti muovi sull’acqua con una tavola da surf trainata da una sorta di grosso aquilone detto kite. In questo momento una manciata di persone si stanno divertendo a praticarlo.
Chiesa, frazione fantasma a Pontechianale
Il lago di Pontechianale (o Castello) è artificiale. Nel 1942 fu infatti realizzata una diga alta settanta metri a sbarramento del torrente Varaita per alimentare una centrale idroelettrica. Negli anni antecedenti si ebbe cura di spostare la frazione Chiesa in un’altra località dello stesso comune. Tuttavia nei periodi di magra riaffiorano alcuni resti delle case che suscitano la curiosità degli speleo-turisti.
Fino ad alcuni anni fa dal lago emergeva il vecchio campanile, purtroppo ora crollato. Inevitabilmente tutto ciò mi fa ripensare a una delle mie avventure più emozionati. Con la differenza che in Val Venosta l’iconico campanile che svetta nel lago di Resia è tuttora protagonista di foto molto suggestive.
Il sentiero lungolago a Pontechianale
Il sentiero lungolago è una facile passeggiata turistica totalmente immersa nel bosco. Unisce le frazioni Maddalena e Castello. Conduce direttamente sulla diga da cui puoi ammirare Pontechianale e l’arco alpino alle sue spalle. L’itinerario ha uno sviluppo di un paio di chilometri ed è intervallato da panchine e tavoli di legno. È pure presente l’illuminazione notturna.
In teoria potrei anche considerare di effettuare un percorso ad anello ma sulla strada provinciale circa mezzo chilometro è privo di marciapiedi. Preferisco lasciarmi abbracciare dal bosco e, qua e là, catturare qualche scorcio del lago dall’alto.
Tra andata e ritorno impiego un’oretta più il tempo doverosamente dedicato alle immancabili soste fotografiche.
Il borgo di Chianale
Riprendo l’auto e percorro una manciata di chilometri. Arrivo così a Chianale, uno dei borghi più belli d’Italia e ultimo centro abitato dell’Alta Valle Varaita. Collocato a un’altitudine di 1800 metri in una posizione che lo protegge dalle valanghe invernali, è un mondo tutto da scoprire.
Lascio la macchina proprio all’inizio del villaggio e mi addentro tra le case. Qui passa l’antico Chemin Royal, via del sale utilizzata dai commercianti per recarsi in Francia.
Il torrente Varaita divide in due agglomerati il borgo ma un bel ponte in pietra li unisce. Questo è solo uno dei tanti scorci da fotografare da tutte le angolazioni per poi scegliere lo scatto preferito. I tetti in lose e gli altri dettagli architettonici delle abitazioni sono uno spettacolo.
L’antica chiesa di Sant’Antonio è del XIV secolo e fu chiesa parrocchiale dal 1459 fino a tutto il XVII secolo. Realizzata con uno stile semplice, ha un campanile a vela e un piccolo portico.
La chiesa parrocchiale di San Lorenzo, patrono del borgo, fu realizzata tra il XVII e il XVIII secolo. All’interno custodisce un altare barocco di origine brianzonese appoggiato su colonne di pino finemente intagliate.
📝 Consigli avventurosi
Pontechianale e le sue frazioni sono belle da vedere e molto rilassanti da vivere. D’estate la zona offre varie possibilità per fare trekking (nel post A tu per tu coi pini cembri parlo del magico bosco dell’Alevè), equitazione e mountain bike. In inverno, invece, sono benvenuti gli appassionati di sci nordico.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!
Dev’essere davvero curioso veder riaffiorare resti di case dal lago. Organizzano anche gite di sub per visitarle? So che di norma è considerato piuttosto pericoloso fare il bagno in laghi artificiali.
Nel 2019, a causa della scarsa neve caduta nell’inverno, il livello del lago si era abbassato di venti metri. Erano quindi riemersi i resti delle case e la Pro Loco aveva programmato visite ed eventi per accogliere curiosi e speleo-turisti. Per quanto riguarda i sub non ho trovato indicazioni ma, come dici tu, nei laghi artificiali è piuttosto pericoloso.