Almeno una volta all’anno, non importa in che stagione, raggiungo la frazione di Sant’Antonio Aradolo a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, per camminare lungo il facile sentiero delle meridiane. Di solito parcheggio qui ma puoi proseguire in auto ancora per poco più di mezzo chilometro e lasciarla direttamente nell’ampio spazio disponibile a Tetto Pilone (1093 m) dietro la cappelletta con la prima meridiana del percorso. Qui trovi anche il primo geocache della giornata.
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▶️ Percorso 3D
Il primo tratto è su asfalto. Ignoro (ma talvolta passo direttamente da qui per una merenda panoramica) la ripida deviazione che mi porterebbe, in appena dieci minuti, sul Monte Croce. Poco dopo aver iniziato a calpestare lo sterrato incontro un bivio che mi permette di scegliere se andare direttamente lungo la tranquilla via delle meridiane o cimentarmi con la più ardita salita al monte Saben.
Dal sentiero delle meridiane al Monte Saben
Oggi è una giornata calda e io sono in gran forma. Con queste premesse non ho esitazioni su come costruire l’itinerario da percorrere. Salgo su e trovo un paio di boscaioli intenti a tagliar faggi. Proseguo ancora e raggiungo la Colla delle Piastre (1386 m) da cui ho una splendida visuale sul Saben di fronte a me.
Il panorama spettacolare m’invoglia a fermarmi qui per mangiare qualcosa. Essendo partita tardi da casa è l’ora giusta per pranzare. Prima però faccio i compiti e rintraccio con una breve ricerca un geocache.
Il monte Saben mi aspetta. Proseguo brevemente sulla cresta e m’inoltro quindi in un cupo boschetto. Alla biforcazione che m’impone di scegliere tra sentiero facile o ripido, opto per il primo per verificare le condizioni della fontana Fau. A metà settembre di un anno particolarmente siccitoso, non mi sorprendo di trovarla completamente asciutta.
Il tratto finale è ripido. In caso di pioggia o neve potrebbe essere anche sdrucciolevole.
In cima al monte Saben
In pochi minuti mi trovo sulla cima del Monte Saben (1670 m) e ho davanti agli occhi l’infinito. Il panorama spazia dalla valle Stura (croce di vetta) alla valle Gesso (meridiana). È semplicemente bellissimo, pulito e molto verde. Dopo un’accurata triangolazione delle coordinate super precise individuo il nascondiglio dell’ennesimo geocache.
Mi godo la cima del monte Saben per un tempo indefinito. Scatto qualche foto, firmo il libro di vetta, mi rilasso contemplando i panorami intorno a me e cercando con lo sguardo le tappe di altre mie avventure.
La curiosa meridiana che conclude virtualmente la via delle meridiane è stata costruita da Marchetti Bernardo e, con la collaborazione del CAI di Borgo San Dalmazzo, è stata posizionata su un pilone di pietre in cima al Monte Saben. I tubicini che la contraddistinguono sono cannocchiali puntati sulle principali vette del cuneese.
Curiosità lungo il sentiero delle meridiane
Giunge quindi il momento di ripartire. Lascio il monte Saben grata per le bellissime emozioni che ha saputo regalarmi oggi. È una cima a cui sono particolarmente affezionata e questa mia avventura ha reso il legame ancora più saldo.
Torno giù dalla stessa via di salita fino al Colle del Firet (1155 m). Svolto quindi a sinistra e m’inoltro finalmente sulla via delle meridiane. Ben presto raggiungo un altro dei miei posti preferiti su questo itinerario. Nei pressi del Ciabot Padela è infatti allestita una curiosa scenografia con vari personaggi scolpiti.
Ogni volta che ci torno trovo dei cambiamenti che rendono il contesto sempre più magico. Nel corso del tempo il prato da cui si vedono le alture della valle Stura si è infatti arricchito di dettagli. Oggi è quindi un vero e proprio salotto all’aperto con tanto di libri da leggere al sole.
Proseguendo la passeggiata raggiungo la bella baita I Ruciariund, vicino alla quale è presente un punto panoramico contraddistinto da un albero ricurvo tagliato a metà con apertura a cassetto in cui sono scolpite le principali vette visibili. Alle mie spalle la meridiana di Pinocchio segna solo ore serene.
Proseguo sulla stradina e, poco dopo, raggiungo lo slargo in cui sono installati pali di ripetitori. Qui è allestita la piazzetta delle meridiane.
Geocaching sul sentiero delle meridiane
L’app di geocaching mi segnala una divertente scatoletta nascosta da queste parti. Ci metto qualche minuto a individuare la posizione esatta e, come la apro, non riesco a trattenere una risata.
Proseguo sulla cresta in leggera discesa e poi salita. Arrivo sul Monte Croce (1217 m). Pur non essendo molto elevato offre un panorama spettacolare.
Sono presenti la croce di vetta e una meridiana piuttosto complessa che indica quattro tipi di ore di epoche diverse. Il bordo è costituito dalle sagome delle montagne visibili da questo punto. Anche qui in cima è stato posizionato un geocache. A dirla tutta è talmente ben nascosto che non sempre, soprattutto se sono presenti altre persone, è possibile identificarlo.
Dopo una meritata merenda panoramica torno giù passando per la ripida scorciatoia. In alternativa puoi proseguire sulla dorsale e scendere attraverso il bosco fino a raggiungere Tetto Pilone.
Santuario di Monserrato
Riprendo la macchina e mi dirigo verso il Santuario di Monserrato. La sua origine risale alla prima metà del XVII secolo ed è collegata al culto della Madonna dalla pelle scura venerata a Montserrat in Spagna e Oropa in Italia.
Il santuario è aperto tutti i giorni (domenica solo al pomeriggio) nel mese di maggio e la domenica dalla prima di giugno alla seconda di settembre.
A due passi dal santuario trovi il ristorante bar Amunse, ideale per una sosta dopo la passeggiata.
Poco distante è nascosto uno dei miei geocache preferiti. Col tempo è addirittura diventato un vero e proprio porto di mare per i trackable che qui vengono depositati e ripresi per ripartire verso nuove destinazioni.
Conoscevi già questo itinerario?
📝 Consigli avventurosi
La sola salita al Monte Saben senza la via delle meridiane ha un dislivello positivo di 700 metri e uno sviluppo complessivo di 11,5 chilometri per un totale di circa quattro ore e mezza di cammino (di cui due e mezza di salita).
Il percorso ad anello del solo sentiero delle meridiane ha uno sviluppo di 7 chilometri e impegna solo per un’ora e mezza.
L’itinerario completo di Monte Saben e sentiero delle meridiane, infine, ha uno sviluppo di 12,8 chilometri e un dislivello positivo di 960 metri percorribili con calma in poco più di cinque ore.
Lungo il percorso non sono presenti fontane.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!
Non conoscevo questo itinerario, da appassionata di trekking però me lo appunto per quando non saremo più regione rossa!
Ottima idea!