È un pomeriggio nuvoloso ma ho voglia di uscire. Decido quindi di andare a Dogliani, in provincia di Cuneo, per effettuare la manutenzione di un geocache. Qui il cielo è un po’ più azzurro e, munita di macchina fotografica come una turista qualunque, mi addentro con curiosità nella patria del Dolcetto. Affronto dunque un insolito itinerario culturale alla scoperta delle innovative soluzioni architettoniche di Giovanni Battista Schellino.
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Ingresso monumentale del cimitero di Dogliani
Subito prima di entrare in città, sulla sinistra, l’attenzione viene catturata da guglie neogotiche del tipico color rosso Schellino che contraddistingue molti lavori dell’architetto. L’ingresso monumentale del cimitero di Dogliani è, di fatto, la sua opera più famosa. Realizzato nella seconda metà del XIX secolo, come puoi notare dalla foto qui sotto, è costituito da due edicole laterali, ognuna sormontata da quattro guglie.
Dogliani Castello
Chiesa dell’Immacolata Concezione
Poco dopo essere entrata in città, sulla destra, trovo un ampio parcheggio completamente libero. Decido allora di lasciare qui la macchina per dedicarmi alla visita della parte alta di Dogliani, Castello. M’incammino in salita e mi avvicino a un’opera di stile completamente diverso dalla precedente. La candida chiesa dell’Immacolata Concezione, realizzata tra il 1871 e il 1880, è in stile neoclassico con pianta a croce greca.
Parrocchia di San Lorenzo
Proseguendo sulla strada principale raggiungo la parrocchia di San Lorenzo, le cui origini risalgono all’anno Mille. Schellino fece importanti modifiche: dalla struttura centrale a ottagono all’innalzamento del campanile neogotico. La cupola è in cemento armato ed è una delle prime in Italia a essere costruita con questo materiale.
Ammirare Dogliani dal Belvedere
La passeggiata culmina in piazza Belvedere da cui posso ammirare Dogliani da una postazione privilegiata: la Panchina Gigante Azzurra. Fa parte del Big Bench Community Project, iniziativa ideata dal designer americano Chris Bangle al fine di sostenere le attività turistiche locali.
La Torre Civica di Dogliani, detta anche Torre dell’Orologio, risale al XII secolo. La parte sommitale e la merlatura ghibellina sono opera del restauro effettuato nel 1862 da Schellino.
Il Ritiro Sacra Famiglia ospitò prima un istituto di beneficenza ed educazione delle figlie povere del paese e poi un rinomato educandato per giovinette retto dalle suore domenicane. Schellino diede il meglio di sé nell’arricchire la facciata con elementi decorativi.
Completa il complesso la Cappella del Ritiro Sacra Famiglia, anche questa in stile neogotico.
Dogliani Borgo
Ospedale civico
Torno sui miei passi lungo la via principale e, per variare percorso rispetto all’andata, scendo dalla scalinata che mi porta rapidamente al parcheggio. Riprendo la macchina e mi dirigo verso il parcheggio accanto al torrente Rea. Dopo aver effettuato una rapida manutenzione al geocache nei pressi della biblioteca civica, riprendo la passeggiata.
Di fronte alla biblioteca si trova una tra le più impegnative e imponenti opere di Schellino: l’ospedale civico. Costruito tra il 1878 e il 1888, è un’architettura eclettica con allusioni neoclassiche e neoromantiche realizzata con mattoni a vista che si conclude con un cornicione ad archetti prensili. In tempi recenti sono state aggiunte due ali laterali per esigenze di ampliamento dei locali.
Chiesa dei Santi Quirico e Paolo
Proseguendo in direzione del Borgo, raggiungo la chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Paolo è, l’opera più imponente di Schellino. Fu costruita a partire dal 1859. L’architetto, oltre a lavorare gratuitamente, contribuì in modo sostanzioso alle spese di realizzazione. Neoclassica a croce greca, contiene un prezioso organo costruito dai fratelli Vittino di Centallo. La facciata in pietra e mattoni è resa più slanciata dalla presenza di due torri campanarie. La copertura in rame della cupola è un rifacimento a causa dei danni da intemperie.
Palazzo municipale di Dogliani
Accanto alla chiesa parrocchiale si trova un edificio nato come convento del Carmine e, in epoca napoleonica, adibito a usi civili prima come caserma, poi come scuola e, infine, municipio. L’ingresso e il porticato sono la navata restante della chiesa rinascimentale del Carmine del XVI secolo. Oltre al municipio, ospita il museo storico-archeologico Gabetti al primo piano e la Bottega del Vino nello scantinato in cui è possibile fare degustazioni. I locali del comune ospitano il museo Luigi Einaudi, una mostra permanente a ingresso grauito dedicata alla varie sfaccettature che hanno caratterizzato la personalità del secondo Presidente della Repubblica.
La ristrutturazione di Schellino aggiunse all’edificio all’epoca adibito a caserma un terzo piano e l’attigua Torre dei Cessi.
Torre dei Cessi
Sembra una torre medievale ma non lo è. La fantasia di Schellino ideò questa soluzione innovativa per installare i servizi igienici all’esterno dell’adiacente caserma militare.
Attraverso la piazza e mi addentro nel Borgo, la parte moderna di Dogliani e cuore pulsante delle attività commerciali. Percorro l’asse centrale del paese da Porta Soprana a Porta Sottana. Varcato l’arco mi trovo davanti a una chiesa.
Confraternita dei Battuti
Costruita nel 1742 dall’architetto Francesco Gallo, è un capolavoro dell’architettura barocca riconosciuto come Monumento Nazionale. È la sintesi delle compagnie religiose che, fin dal XVII secolo, operavano nella comunità doglianese. Il suo nome completo è Confraternita del Ss. Nome di Gesù e del S. Crocifisso poiché fu fondata dalla confraternita maschile del Ss. Nome di Gesù e da quella femminile del S. Crocifisso.
Chiesa di San Quirico
Proseguo oltre e, dopo aver superato varie abitazioni con graziosi giardini, raggiungo la tappa più lontana della passeggiata. È un santuario dedicato alla Madonna restaurato da Schellino nel 1852 che diede alla chiesa il volto attuale. Sull’altare spicca un affresco dedicato alla Madonna del Latte del XV secolo.
Torno quindi sui miei passi e, stavolta costeggiando il torrente Rea, torno al parcheggio. Nell’acqua noto un po’ di movimento. Le anatre stanno facendo una passeggiata.
Santuario della Madonna delle Grazie
Riprendo la macchina e imbocco la strada statale in direzione Belvedere Langhe. Dal cimitero di Dogliani fino al santuario della Madonna delle Grazie si sviluppa una serie di quattordici Piloni del Rosario progettata da Schellino nel 1872 che racconta la vita di Gesù.
Il santuario, il cui nucleo originario risale al XVI secolo, si trova in cima a una collina in mezzo ai vigneti in una stupenda posizione panoramica. Qui Schellino negli anni 1873-1874 realizzò i due altari laterali e i due campanili accanto alla facciata.
📝 Consigli avventurosi
Un’attenta visita dei musei e alle opere di Giovanni Battista Schellino appagheranno sicuramente la tua sete di cultura. Addentrati con curiosità negli angoli più suggestivi di Borgo e Castello.
Se ami il vino sei nel posto giusto.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!
Abito a venti minuti da Dogliani ma per qualche motivo non l’ho mai visitata da turista, dedicando del tempo a tutte le cose da vedere. Insomma, ci vado per cena ma ho sempre sottvalutato tutte queste cose da fare. Tranne la bottega del vino dove avevo fatto una degustazione.
Anch’io abito non troppo distante e non avevo mai preso in considerazione l’idea di viverla da turista. Poi ho capito che poteva essere uno spunto per trascorrere un pomeriggio diverso in questo anno particolare.
Non avevo mai sentito parlare di questo borghetto e devo dire che mi ispira parecchio! Mi sembra molto interessante la presenza di edifici con molteplici stili architettonici e questo stuzzica molto la mia curiosità! Mi salvo l’articolo!
Non conoscevo Dogliani ma mi sembra ricca di spunti e attrattive, anche qui le famose panchine giganti!
Le Langhe sono la patria delle Panchine Giganti!
Non avevo mai sentito parlare di Dogliani ma noto che ci sono davvero tante cose da visitare. La struttura che mi è saltata subito all’occhio è stato il Santuario dell Madonna delle Grazie. Nonostante sia del XVI secolo, sembra uno stile un po’ moderno rispetto agli altri punti di interesse.
La struttura originaria col tempo da chiesetta si è trasformata in un santuario vero e proprio. L’intervento di Schellino negli anni 1873-1874 ha dato la definitiva impronta moderna all’edificio.