La pioggia (e la neve più in alto) hanno ceduto il posto a una giornata parzialmente nuvolosa che ben si presta per intraprendere una delle escursioni a cui tengo di più. Salgo in macchina e mi dirigo quindi verso la Val di Funes. Ho studiato sulla carta i diversi modi per raggiungere la suggestiva Geisleralm (rifugio delle Odle). Tuttavia non ho ancora scelto l’approccio con cui affrontare la giornata. Il fatto che i sentieri siano ottimamente segnalati e presenti sul mio GPS mi consente d’improvvisare in parte l’itinerario.
Oltrepassata Santa Magdalena, in provincia di Bolzano, percorro in auto ancora circa sei chilometri. La strada asfaltata finisce in prossimità del parcheggio a Malga Zannes. Pago otto euro per la sosta giornaliera e mi sorprendo nello scoprire che, oltre a me, ci sono solo un’altra macchina e un camper. Il silenzio è rotto solo dai suoni della natura, condizione perfetta per iniziare al meglio l’escursione.
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Geisleralm: combinare tra loro i sentieri
Mi trovo all’interno del parco naturale Puez Odle che, come suggerisce il nome, si sviluppa attorno alle omonime catene montuose delle Dolomiti abbracciando Val di Funes, Val Badia e Val Gardena. La zona è protetta sin dal 1978 ed è una meta apprezzata dagli appassionati di arrampicata e trekking.
Con i pannelli esplicativi della zona sotto gli occhi stabilisco di effettuare un percorso ad anello combinando tra loro i sentieri numero 36, 35 e 36. Tappe intermedie della camminata e riferimenti da seguire lungo l’itinerario sono quindi le malghe Glatsch Alm, Geisleralm e Dusler Alm.
Inizio seguendo il segnavia 36 che mi guida nel bosco. La tranquilla strada forestale con lo stesso numero ma in direzione opposta sarà la via del ritorno. Senza fretta m’impregno dell’energia positiva che questo posto mi trasmette.
A un tratto sbuco in una radura situata direttamente sotto il versante settentrionale delle Odle. È con immenso piacere che faccio la conoscenza di queste montagne a me molto care. Durante la gustosa giornata trascorsa a Santa Magdalena nel 2016 (che racconto nel post La festa dello speck) la nebbia me ne aveva infatti preclusa completamente la visione.
Mi trovo nei pressi della malga Glatsch Alm, a 1902 metri di altitudine. Quest’oasi di pace è circondata da antichi abeti rossi e pini cembri. Il sentiero in salita mi porta sempre più vicina al massiccio montuoso.
Geisleralm: lo spettacolo del cinema delle Odle
Il segnavia numero 36 cede il posto al numero 35. Mi trovo quindi a percorrere una porzione del sentiero Adolf Munkel (detto anche Sentiero delle Odle) che si snoda proprio ai piedi delle impressionanti pareti dolomitiche.
Raggiungo la Geisleralm verso le undici. Essendoci appena una manciata di persone mi dedico alla visione del primo tempo dello spettacolo offerto dal naturale cinema dell Odle. Esclusivamente per me ecco i prati ricoperti di neve e sullo sfondo loro, le impressionanti guglie che la nebbia sembra sempre volermi portar via. Ovviamente cerco anche un insolito scatto fotografico sulla sdraio innevata.
Mi dedico quindi al meritatissimo pranzo a 1996 metri di altitudine. Entrata nel rifugio delle Odle ed esibito il Green Pass, mi rendo conto di essere arrivata all’ora giusta. Alcuni tavoli sono già occupati ma c’è ancora posto. Sorseggiando del delizioso succo di mele torbido prodotto in malga, sgranocchio pane croccante accompagnato da un sostanzioso piatto in cui è protagonista lo speck.
Uscita dal rifugio va per me in onda il secondo tempo dello spettacolo offerto dal cinema delle Odle. Innanzitutto mi sorprendo nel constatare che stiano arrivando orde di escursionisti da ogni direzione!
Nel giro di dieci minuti però spariscono all’interno del rifugio delle Odle e della vicina Gschnagenhardt (malga Casnago). È pure uscito il sole e la neve che c’era al mio arrivo si è sciolta. Ora le sdraio nel prato sono tutte occupate da escursionisti in relax.
Giunge quindi il momento di ripartire. Seguo il segnavia numero 36 e affronto la discesa.
Geisleralm: un pezzo del mio cuore anche qui
Un sogno realizzato apre la strada a mille altri sogni che ancora non so di desiderare. Al momento l’unica certezza è che qui c’è un pezzettino del mio cuore. Uno dei tanti sparsi per il mondo. Oggi l’ho ritrovato e l’ebbrezza per questo incontro ravvicinato con le Odle mi accompagna lungo il sentiero.
La Dusler Alm è l’ultima malga che incontro lungo il percorso. La supero e mi avvicino sempre di più al parcheggio a Malga Zannes. Non mi sorprendo nel trovarlo pieno di vetture ordinatamente parcheggiate. La maggior parte degli escursionisti ha infatti preferito raggiungere il rifugio delle Odle per mezzogiorno. Ma ci sono anche camminatori che s’inoltrano nella Val di Funes per una rilassante passeggiata pomeridiana.
Risalgo in auto e raggiungo la seconda tappa della giornata. Capricciose gocce di pioggia tentano di farmi desistere. Ma io sono attrezzata e proseguo serena. Ho una manciata di missioni da compiere prima di rientrare in albergo.
Geocaching in Val di Funes
Lasciata l’auto a Santa Magdalena m’incammino verso la zona della Speckfest. Purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 dapprima l’edizione 2020 e poi anche quelle 2021 e 2022 sono state rinviate. Rivedere questi verdi prati dopo cinque anni mi fa molto piacere. Ripercorro mentalmente quella gustosa domenica gastronomica del 2016, entro brevemente in chiesa e poi, seguendo la strada asfaltata, mi dirigo con sicurezza verso il punto panoramico.
Il luogo in cui si svolge la sagra, come racconto nel post La festa dello speck, è l’immagine che ho scelto per il puzzle da 1500 pezzi che abbellisce l’ingresso di casa. Ora posso ammirare il paesaggio dal vero. Sullo sfondo ci sono anche le Odle. La foschia sta tentando di nasconderle ma si vedono ancora. Oggi ho davvero avuto la possibilità di apprezzarle da più punti di vista.
Nascosta in un muro e al riparo da sguardi indiscreti trovo la prima cache della giornata. Ovviamente Little Eagle è felice d’incrementare i chilometri percorsi in un’ambientazione così esclusiva.
Lentamente scendo lungo la strada asfaltata. Individuata la seconda cache, firmo velocemente il logbook e torno all’automobile. La giornata di oggi è perfetta così.
📝 Consigli avventurosi
Il parcheggio a malga Zannes è il punto di partenza di molte escursioni in cui ammirare le Odle. La sosta giornaliera per le auto costa € 8,00.
La Geisleralm è una meta molto gettonata e, per avere la certezza di trovare posto per pranzare, è bene arrivare presto. Nel caso in cui fosse tutto pieno puoi tentare alla vicina Gschnagenhardt (malga Casnago).
Alla scoperta di alte avventure in Trentino-Alto Adige!