Se ami la natura e le escursioni in montagna, non puoi perderti il giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna di Vinadio, in provincia di Cuneo. Si tratta di un’escursione panoramica che abbraccia quattro colli e una dozzina di laghetti alpini, tra vette rocciose e panorami spettacolari a cavallo tra Italia e Francia.
In questo articolo
- ▶️ Percorso 3D
- Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna di Vinadio: senso orario o antiorario?
- Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna: a cavallo tra Italia e Francia
- Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna: pausa pranzo panoramica
- Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna: il lago Lausfer soprano
- Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna: ancora in salita!
- 📝 Consigli avventurosi
- 🧭 Itinerario
- 📌 Salva questo articolo su Pinterest
▶️ Percorso 3D
In questo articolo ti racconterò la mia esperienza sull’anello dei laghi di Sant’Anna di Vinadio, quali sono le difficoltà, le attrazioni e le curiosità che incontrerai lungo il percorso. Ti darò anche alcuni consigli pratici su come organizzare al meglio la tua esperienza in questa meravigliosa zona della Valle Stura.
Riempi la borraccia d’acqua e allaccia gli scarponi, partiamo!
Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna di Vinadio: senso orario o antiorario?
Preparando l’escursione ho letto due diverse relazioni che presentavano lo stesso tracciato interpretato nei due sensi di percorrenza. Alla luce degli elementi a mia disposizione decido quindi di affrontarlo in senso orario per percorrere il tratto tecnicamente più impegnativo nella prima parte del trekking. Inoltre, così facendo, all’ora giusta per la pausa pranzo, mi troverò in un punto panoramico davvero spettacolare.
Dal santuario procedo quindi in salita verso la roccia dell’apparizione, il luogo in cui secondo la tradizione Sant’Anna apparve alla pastorella Anna Bagnis.
Imbocco la strada militare realizzata all’inizio del Novecento e, ignorando la mulattiera proveniente dal passo Tesina da cui scenderò durante il ritorno, raggiungo la conca in cui si trova il laghetto del colle di Sant’Anna.
Aggirandolo sulla destra procedo su una dolce salita che, tra ampi tornanti, mi porta al colle di Sant’Anna, a 2307 metri di altitudine.
Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna: a cavallo tra Italia e Francia
Affacciandomi sul versante francese vedo il vallone Chastillon che scende nella vallée de la Tinée. Questa splendida giornata baciata dal sole è ideale per fare geocaching. Il primo tesoro della giornata è nascosto proprio da queste parti. E così, camminando tra Italia e Francia, in pochi minuti trovo la scatoletta, firmo il logbook e la ripongo nel suo sicuro nascondiglio.
Proseguo quindi verso il rifugio Tallone, un bivacco privato ristrutturato che, eventualmente, offre riparo sotto il tetto.
La strada procede piacevolmente in un ripiano erboso fino a un costone roccioso da aggirare. È un tratto leggermente esposto ma sicuro. Un ponticello in legno e una catena aiutano a superare una frana. L’incredibile panorama sul lago di Sant’Anna è davvero spettacolare. Con una giornata così limpida potevo perdermi questa meraviglia?
Mentre la mulattiera perde leggermente quota compiendo un ampio semicerchio apprezzo i notevoli muri a secco che la sorreggono.
Aggirando un secondo costone roccioso entro quindi nell’ombroso vallone che termina con la salita del colle del Lausfer, a 2430 m di altitudine.
Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna: pausa pranzo panoramica
Esploro attentamente l’antica casermetta difensiva sulla destra ma gli stambecchi che ci vivono non sono in casa. Anche altri escursionisti, provenienti da entrambi i sensi di marcia, hanno scelto questo punto per la loro pausa. Cerco un posto all’ombra in cui sedermi e mi dedico al mio sostanzioso panino con prosciutto cotto e omelette scomposta.
Contemporaneamente osservo il paesaggio sottostante con i tre laghi Lausfer sottani. E i resti di alcune casermette che intendo esplorare.
Scendo velocemente a mezzacosta fino a raggiungere la sella erbosa. Una coppia di escursionisti esce dal bunker annunciandomi che è visitabile. Si tratta del malloppo dell’Opera 2 bis del Vallo Alpino. Durante il suo utilizzo era armata con due mitragliatrici e un presidio di sei uomini. La soprastante casermetta apparteneva invece ai Regi Carabinieri posti a guardia del colle.
Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna: il lago Lausfer soprano
Dopo aver trovato un facile geocache raggiungo il lago Lausfer soprano. Molti escursionisti si stanno rilassando sulle sue rive. Alcuni stanno anche facendo il bagno. L’acqua è fredda ma quella del lago di Braies, nel luglio 2017, lo era di più.
Cerco una postazione comoda e, in men che non si dica, tolgo scarpe e calze ed entro in acqua. Tantissimi pesciolini nuotano tutt’intorno. Anzi, se ti fermi per un po’ ti solleticheranno i piedi!
Il lago è incastonato sotto la Testa Auta del Lausfer. I riflessi sulle sue acque sono meravigliosi. Il posto è così bello e pieno di gente felice che faccio una seconda sosta rilassante. Mangio anche una barretta proteica.
Giro dei laghi e dei colli di Sant’Anna: ancora in salita!
Rimesse le scarpe riprendo il sentiero a sinistra del lago. Supero agilmente una manciata di facili rocce e inizio una salita che mi fa guadagnare un centinaio di metri di dislivello. In cima poi spiana. Tuttavia il sentiero si restringe.
Procedendo con cautela in un autentico ambiente di alta montagna raggiungo quindi il colle del Saboulé, a 2460 metri di altitudine. È il punto più alto dell’itinerario.
A questo punto svolto a destra e m’immetto su una rassicurante mulattiera che transita davanti a una casermetta. Percorro un ampio semicerchio sotto le pendici rocciose della Testa Auta del Lausfer. Le ampie vedute che si aprono davanti ai miei occhi sono spettacolari.
Procedendo a mezzacosta lungo il fianco della montagna abilmente intagliato sbuco sul passo Tesina, a 2400 metri di altitudine. Panorami infiniti si aprono in tutte le direzioni.
Rientrata nel dolce vallone di Sant’Anna scendo agilmente verso gli ultimi specchi d’acqua dell’itinerario. Gli ampi tornanti sono tagliati da numerose scorciatoie tuttavia è preferibile evitarle per ridurre il degrado del suolo.
Sulle rive del lago di Sant’Anna, a 2166 metri di altitudine, alcuni escursionisti stanno riposando al sole. Proseguo oltre e scendo al santuario concludendo un anello affascinante dai panorami vari e mai banali.
Conoscevi questo itinerario? Scrivimelo nei commenti.
📝 Consigli avventurosi
Il punto di partenza dell’itinerario è presso il santuario di Sant’Anna di Vinadio, a 2020 metri di altitudine. Se hai dimestichezza con la guida nelle strette strade di montagna puoi raggiungerlo in auto o in moto. Altrimenti puoi inserirlo come tappa in un itinerario più ampio. Nell’articolo che ho scritto sul santuario più alto d’Europa spiego in dettaglio le varie modalità con cui l’ho raggiunto finora.
Lungo l’anello dei colli e dei laghi non ci sono fonti d’acqua, assicurati di averne una buona scorta prima di partire.
L’itinerario ha uno sviluppo di 12,1 chilometri e un dislivello positivo di 670 metri. Personalmente preferisco affrontarlo in senso orario.
Al momento il santuario di Sant’Anna di Vinadio e tutte le strutture sono chiuse fino a giugno 2024.