Da Genova, alzando lo sguardo verso il monte Figogna, vengo evidentemente catturata dalla sua immacolata sagoma. Si tratta della Madonna della Guardia, il santuario mariano più importante in Liguria e uno dei più noti in Italia. Evidentemente scatta in me la voglia di rievocare antichi pellegrinaggi che non sbiadiscono dalla memoria di chi li ha compiuti ormai troppi anni fa. Per dirla tutta ci vado a piedi due volte: nel 2008 col sole e nel 2010 con la pioggia. Ovviamente interpretando a modo mio il percorso!
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Madonna della Guardia: la storia
Il 29 agosto 1490 il contadino Benedetto Pareto di Livellato porta al pascolo il suo gregge sulla vetta del monte Figogna come ogni giorno. Gli appare la Madonna che gli chiede di costruire una cappella. In seguito cade da un albero e si riduce in fin di vita. La Madonna gli appare nuovamente e lo guarisce. Da quel momento, insieme a tutta la sua famiglia, inizia a costruire la cappella. Davanti al cancello d’ingresso, nel 2000, viene posta una statua bronzea di San Luigi Orione, opera dello scultore Pietro di Milano, a ricordo di una notte passata, proprio in quel punto, in preghiera.
La crescente devozione alla Madonna della Guardia e i sempre più numerosi pellegrinaggi a piedi portano nel 1890 alla costruzione dell’attuale basilica per accogliere tutti. Questo compito oggi viene svolto anche grazie alla presenza della Casa del Pellegrino e di due ristoranti.
Madonna della Guardia: da dove partire?
Naturalmente, se devi accompagnare persone con difficoltà motorie, puoi raggiungere con la tua auto il piazzale del santuario. Pur trovandosi sulla vetta del monte Figogna è dunque perfettamente accessibile ai veicoli.
Alcune volte al giorno la tratta viene servita dall’autobus di linea. In caso di utilizzo di questo mezzo di trasporto ti consiglio di verificare preventivamente l’orario della corsa successiva per tornare giù.
Sono presenti ampi parcheggi nella zona sotto la cappella dell’Apparizione. Lasciando la macchina qui puoi percorrere l’ultimo tratto del tradizionale pellegrinaggio a piedi.
Il Club Alpino Italiano suggerisce comunque sei itinerari per arrivare al santuario della Madonna della Guardia partendo da varie località. Nel mio caso, considerando che la mia base strategica è situata presso il Mercure Genova San Biagio a Bolzaneto, l’itinerario più ovvio è quello che si avvia da Geo. Visto che la distanza per raggiungere questa frazione di Ceranesi non è poi tanta, decido di partire direttamente dall’albergo per il mio personale pellegrinaggio.
A piedi verso la Madonna della Guardia
Ognuno di noi vive in modo differente il proprio pellegrinaggio. A dirla tutta basterebbe parcheggiare nella zona consigliata e limitarsi a compiere l’ultimo tratto che, tra l’altro, è il più suggestivo e il più impegnativo di tutto l’itinerario. Non è un caso che io lo compia proprio a maggio, mi sembra che il mese mariano sia il più adatto per completare un percorso interiore ogni volta diverso.
Nel 2008 non sono ancora un’escursionista vera e propria ma l’equipaggiamento in mia dotazione va più che bene per questa passeggiata alla scoperta di uno dei luoghi più cari ai genovesi.
Anche nel 2010 intraprendo la camminata con lo stesso equipaggiamento ma le condizioni meteo sono molto diverse ed evidenziano i limiti della mia dotazione decisamente basica che non impedisce alla pioggia d’inzupparmi parzialmente.
Gran parte dell’antica mulattiera che dalla val Polcevera conduceva alla Madonna della Guardia è stata col tempo sostituita da stradine asfaltate. Il percorso che devo seguire è segnalato con due triangoli rossi pieni.
Percorso pedonale
Sono anche presenti alcuni cartelli stradali che indicano la presenza del percorso pedonale che permette di evitare il traffico presente soprattutto nei fine settimana.
Raggiungo e supero la chiesa di San Bernardo nella frazione Livellato. Farlo col sole o con la pioggia lascia in me emozioni differenti. In entrambi i casi l’edificio è chiuso e non posso dare un’occhiata all’interno. Un passo dopo l’altro salgo lentamente sempre più su, sempre più vicino alla meta.
Sentiero delle Beatitudini
Finalmente mi trovo in prossimità dell’ultimo chilometro da percorrere. È il più tosto ma anche il più suggestivo dell’intero itinerario.
È proprio qui che si trova il parcheggio consigliato a chi non vuole camminare ore ed ore. Il sentiero adesso è più agevole rispetto a quello che percorrevano gli antichi pellegrini.
Sono state poste lastre in pietra con incise le beatitudini evangeliche. Queste, oltre alle panchine sistemate in punti strategici e i bei panorami che si aprono sulla vallata, rendono la camminata piacevole.
Faccio una breve sosta davanti alla cappella dell’Apparizione. Ormai sono quasi arrivata in cima e non ho fretta.
Nel 2010 giungo davanti al santuario un po’ inzuppata dalla pioggia. Ho tutto il tempo per visitare la basilica, pranzare lentamente, stupirmi davanti al caratteristico presepe di Gigi Noli realizzato con materiali poveri come radici, legnetti, gusci noccioli, cortecce, e arricchito da complicati sistemi di animazione.
A questo punto potrei tornare giù a piedi oppure aspettare l’autobus delle 17 senza preoccuparmi se, nella nebbia, ritarda di qualche minuto.
📝 Consigli avventurosi
Il Club Alpino Italiano suggerisce sei itinerari per arrivare al santuario della Madonna della Guardia partendo da varie località. L’opzione più breve consiste nel parcheggiare negli appositi spazi in prossimità dell’ultimo chilometro e affrontare quindi il suggestivo sentiero delle Beatitudini.
Alla scoperta di altre avventure in Liguria!
Ma partendo da Coronata come si arriva alla Gaiazza? Solo via strada o ci sono percorsi diciamo nel verde?
Ciao Laura, ti consiglio di raggiungere La Gaiazza in auto. Da lì inizia il percorso verde sull’ex guidovia. È molto panoramico.