La mia prima volta in montagna fu ai tempi delle scuole medie. Dopo la camminata che da Carnino arrivava al rifuglio Mongioie ci fermammo lì per il pranzo e per rilassarci prima di scendere a Viozene per tornare a casa. Era tarda primavera e dei lembi di neve accarezzavano la base rocciosa che conduce al monte Mongioie. Ricordo che avrei voluto arrivare fino là ma ci voleva troppo tempo e non dovevo allontanarmi troppo dal resto del gruppo.
Anni dopo riuscii a raggiungere quella meta adolescenziale e ad andare ben oltre!
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Monte Mongioie da Viozene
Avevo amato quella terra brigasca sin dal primo istante e ritornarci quasi casualmente aveva risvegliato l’ardore che non si era mai sopito. Ogni volta che ne avevo l’occasione raggiungevo Viozene e, parcheggiata l’auto davanti alla chiesa parrocchiale di San Bartolomeo (1245 m), m’incamminavo su per il sentiero.
Mi sembrava di essere nella Terra di Mezzo raccontata in una serie di film e questo mi bastava per staccare da tutto e vivere una giornata magica che culminava sempre con un delizioso picnic sull’erba.
Il Monte Mongioie (2630 m), dopo il Marguareis, è la seconda cima più alta delle Alpi Liguri. Ha un doppio aspetto: dirupato dal versante rivolto alla Liguria, più dolce su quello che si affaccia sul Piemonte. La salita è lunga e, nel tratto finale, faticosa.
Non è obbligatorio salire fino in cima alla vetta ma, in quelle settimane, capitò più spesso di quello che avrei immaginato. Feci il percorso ad anello classico ma anche uno più lungo che m’inventai sul momento toccando una tappa non prevista.
Monte Mongioie dal Passo del Cavallo
Volevo esplorare tutto e decisi di dirigermi verso il Passo del Cavallo. All’inizio il sentiero era evidente e segnalato con le tacche biancorosse. Poi dovetti improvvisare una traiettoria.
Raggiunsi il Pian Comune (2407 m) insieme alla prima nebbia che si stava formando.
Mi trovavo in un’ampia zona pianeggiante percorsa da un’infinita fila di paletti biancorossi disposti regolarmente per segnalare il percorso. La nebbia si fece sempre più densa e mi sembrava di trovarmi nel Nulla. Mi fermai per aggiungere la mezza gamba ai pantaloni e mettere un pile.
Al Bocchino delle Scaglie (2325 m) notai che verso il Mongioie il cielo era azzurro… perché mai avrei dovuto scendere nella Gola delle Scaglie che si stava anche riempiendo di nebbia?
Alle 11.33 ero in vetta, perfettamente in orario rispetto a quanto avevo stabilito in partenza. Era la mia seconda volta sulla cima ma la prima in cui effettuavo il percorso ad anello. La prima volta, qualche settimana prima, c’era ancora la neve e avevo dovuto fare sia andata che ritorno passando dalla Gola delle Scaglie.
Il percorso classico
Avendo sperimentato le varie opzioni con cui affrontare il Monte Mongioie posso dire con certezza di preferire l’anello in senso antiorario. Si copre un dislivello di 1390 metri spalmati su circa 13 chilometri per un totale di quattro ore e mezza di cammino (di cui due e mezza di salita).
Dopo 25 minuti dalla partenza a Viozene si raggiunge la Cabana de Cian Ruscet.
Dopo cinque minuti si arriva Pian Rosso (1550 m) da cui partono vari sentieri nelle diverse direzioni.
Continuando a salire, dopo un’ora e mezza dalla partenza, si arriva a Pian dell’Olio (2090 m).
Due ore dopo la partenza si raggiunge il Bocchino dell’Aseo (2292 m).
E dopo due ore e mezza di camminata si arriva in cima al Monte Mongioie (2630 m).
Scendendo giù, dopo un’ora e mezza, si può fare una meritata pausa al Rifugio Mongioie (1555 m) di proprietà del CAI di Albenga. La struttura è aperta dal 1° maggio al 15 ottobre. È anche possibile pernottare nelle StarsBOX, particolari strutture in legno col tetto apribile.
Un’ultima mezz’ora in discesa e si è di nuovo a Viozene (1245 m).
Il periodo ideale in cui compiere quest’escursione è da maggio a ottobre.
📝 Consigli avventurosi
La camminata da Viozene al Pian Rosso in cui si trova il Rifugio Mongioie è adatta a tutti ed è percorribile in una mezz’oretta, un po’ di più se non si è tanto allenati.
Il percorso ad anello per raggiungere il Monte Mongioie copre un dislivello positivo di 1390 metri spalmati su circa 13 chilometri per un totale di quattro ore e mezza di cammino (di cui due e mezza di salita).
Un altro itinerario facile con partenza da Viozene è il sentiero natura Ignazio Abbo.
Alla scoperta di altre avventure in Piemonte!