È un caldo pomeriggio qualunque ma decido comunque di andare a Peveragno. Questo comune cuneese di poco meno di 5600 abitanti situato ai piedi della Bisalta è rinomato, tra l’altro, per la produzione di fragole e piccoli frutti.
In questo articolo
Peveragno: escursione panoramica
Parcheggio dunque in un ampio piazzale in prossimità di via San Giorgio. Attraverso la strada e mi trovo subito sul sentiero che conduce alla collina di San Giorgio. Dopo alcuni minuti raggiungo un bivio. Tento alcuni passi sulla ripida scorciatoia che, in dieci minuti, mi porterebbe in cima ma, a causa dell’erba alta presente, torno sul sentiero più lungo.
La prima parte del tracciato è esposta al sole e presenta alte ortiche ai lati ma riesco comunque a percorrerla agevolmente. Salendo di quota inizio quindi ad ammirare Peveragno dall’alto.
Cappella di San Giorgio
Il sentiero, passo dopo passo, entra nel bosco e diventa più largo. I cartelli presenti mi guidano anzitutto verso la medievale cappella di San Giorgio. Vedo già da lontano il campanile neogotico realizzato nello specifico nel 1930 su ispirazione dei minareti di Rodi.
Costruita su un basamento roccioso su un antico luogo di culto pagano, dal XII secolo è consacrata al Santo protettore del paese. È orientata sul solstizio d’inverno e, quindi, in questo particolare giorno dell’anno la luce, attraversando l’unica finestra prima e la porta d’ingresso poi, compie un percorso che mette in evidenza alcuni punti al suo interno.
In primo luogo, sulla parete absidale, spicca un affresco che rappresentava San Giorgio su uno splendido cavallo bianco nell’atto di sconfiggere il drago per salvare la principessa. Queste due ultime figure oggi non sono più presenti poiché sono state trafugate nel 1991. La principessa è stata poi sostituita da una riproduzione fotografica a grandezza naturale.
In seconda battuta ti puoi affacciare dal portico della cappella per vedere la Bisalta da una prospettiva che ne mostra una sola punta ma, oggi, è purtroppo coperta dalle nubi. Lo spettacolo è rimandato a un altro giorno.
Mi consolo cercando un geocache.
Panchina Gigante
Proseguendo lungo la dorsale raggiungo in pochi minuti il Bric Montrucco, punto panoramico in cui si trova la Panchina Gigante Blu facente parte del circuito Big Bench Community Project.
Il panorama, nelle giornate limpide, permette di apprezzare la Bisalta in tutta la sua imponenza e la spettacolare cornice delle Alpi Marittime. Oggi devo accontentarmi di vedere Peveragno dall’alto e poco altro.
La Panchina è parte integrante di un’altrettanto gigante meridiana situata alle sue spalle. Attraverso un foro gnomonico a forma di cuore proietta il raggio solare sul piano retrostante su cui sono state tracciate le linee orarie. Qui sono presenti ardesie scolpite a stella indicanti data e ora di nascita dei volontari che hanno offerto materiali e manodopera. Il cuore della Big Bench le illumina in occasione del loro compleanno.
Peveragno: il borgo
Scendo lungo il sentiero e, raggiunto il parcheggio, proseguo oltre per esplorare Peveragno. Sulle facciate di numerosi edifici sono presenti affreschi che raccontano la storia e le tradizioni di questo centro montano.
I punti d’interesse turistico sono evidenziati dalla presenza di cartelli in quattro lingue: italiano, peveragnese, inglese, tedesco.
Raggiungo la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista del XVIII secolo e mi accontento di contemplarla da fuori.
Su suggerimento di un abitante del posto, m’inoltro lungo la via principale e vado verso il centro storico. Trovo altri affreschi tra cui una fedele riproduzione della principessa trafugata nella cappella di San Giorgio.
M’inoltro nello stretto vicolo Carrubbio e raggiungo l’Arco del Ricetto che conteneva l’antico portale d’ingresso al castrum, la parte fortificata del paese e luogo di rifugio per la gente in caso di emergenza. È una costruzione in muratura di pietre e mattoni legate con malta di calce.
Sorpresa per le curiosità scoperte su Peveragno in questa passeggiata nel centro storico raggiungo la macchina e parto per tornare a casa. Ma le mie avventure non finiscono qui!
📝 Consigli avventurosi
Approfondire la storia di Peveragno e della cappella di San Giorgio ti permetterà di comprendere meglio le origini del borgo.
Se ami le panchine giganti e la giornata è sgombra da nubi preparati per ammirare la Bisalta.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!
Interessante reportage. Peccato per le condizioni di abbandono della cappella.
Spero fiduciosa che, come è successo per altre strutture che mi è capitato di vedere in giro, venga inserita in qualche progetto di valorizzazione.