I geocacher con un po’ d’esperienza sanno bene che in provincia di Cuneo esiste una sorta di parco giochi a noi dedicato. Il comune più piccolo delle Langhe ospita infatti nel suo perimetro più cache che abitanti. I tesori nascosti non sono messi lì casualmente ma seguono vari temi naturalistici da approfondire strada facendo. Oggi ti racconto dunque la mia avventura lungo il trail dei funghi a Bergolo.
Si tratta di un itinerario ad anello lungo 12 chilometri e con un dislivello positivo di circa 400 metri. Partendo da Bergolo e procedendo verso Prunetto passiamo quindi a Levice e sul Bric della Croce per poi tornare a Bergolo. Il percorso si svolge in gran parte su strade sterrate ed è quindi perfetto per essere affrontato anche (e soprattutto) in mountain bike.
Sul sentiero sono nascoste 42 cache più una bonus. Per risolvere quest’ultima è necessario trovare i numeri corrispondenti alle lettere A-B-C-D-E-F nascosti all’interno dei contenitori #6, #9, #18, #24, #32 e #36.
Il tempo necessario per percorrere il tracciato e cercare tutte le cache è di cinque-sei ore.
In questo articolo
▶️ Percorso 3D
Trail dei funghi a Bergolo: partiamo?
La mia preparazione della gita inizia il giorno precedente. Mi assicuro di aver scaricato sul fedele Garmin tutti i geocache della zona. Seguendo il tracciato del percorso annoto quindi su un foglio le sigle di tutti i cache nell’esatto ordine in cui sono collocate. Aggiungo anche la relativa numerazione per non perdere d’occhio le tappe in cui sono contenuti gli indizi per risolvere la bonus cache.
Trascrivo anche tutti gli hint per avere un’idea di cosa cercare. In molti casi non c’è un indizio vero e proprio ma solo la foto spoiler. In questo caso indico cosa vedo tra parentesi. Nei boschi di Bergolo la connessione Internet è piuttosto assente. Devo quindi puntare sulle mie capacità deduttive.
Ovviamente ci sono punti il cui i sentieri s’incrociano. E quando questo accade il trail dei funghi si accavalla con altri emozionanti percorsi impreziositi dai tesori nascosti dal buon Nebbiolo. Annoto anche questi ma per oggi sono facoltativi.
Parcheggiata l’auto all’inizio del paese mi avvio quindi su asfalto verso l’inizio dell’itinerario vero e proprio. Si tratta di un chilometro in più da aggiungere sia all’andata che al ritorno.
Trail dei funghi a Bergolo: il momento culturale
Via via che l’esperienza di geocacher aumenta, diventa sempre più facile individuare i contenitori nascosti. La difficoltà di quelli da trovare oggi varia da 2 a 4 in una scala che va da 1 a 5.
La prima tappa, ovviamente facente parte di un altro itinerario, è dedicata alla gazza. Con lei ho un conto in sospeso ma stavolta salta fuori praticamente subito. Euforica per aver iniziato bene la geo-caccia, proseguo allegramente la camminata.
Il trail dei funghi a Bergolo ha la particolarità di farci scoprire tanti funghi diversi. Virtualmente quando esamino la scheda di ogni cache per preparare il percorso. E fisicamente nel momento della ricerca vera e propria. Molti contenitori infatti sono dei graziosi manufatti a forma di fungo.
Trail dei funghi a Bergolo: babbani in vista!
Il vento soffia forte anche nelle Langhe. Ci sono tratti maggiormente esposti che percorro più in fretta. In quelli più protetti posso invece procedere con calma. Capita anche di saltare una cache e dover tornare indietro per recuperala.
In lontananza il rumore delle motoseghe si propaga nell’aria. I boscaioli si trovano un po’ prima di GZ. Individuo il contenitore dal sentiero. Il posto è ideale per la pausa pranzo. Divorato il panino riesco quindi a recuperare la cache e a firmare indisturbata.
Sul foglio degli appunti annoto brevemente i dettagli del ritrovamento. Questo mi serve sia per segnalare eventuali manutenzioni necessarie o direttamente fatte da me che per arricchire la narrazione dell’esperienza.
Trail dei funghi a Bergolo: il tempo scorre!
Nella seconda parte del percorso alcune cache restano irrisolte. Ai lati del sentiero la natura ha preso il sopravvento e il contesto in cui mi trovo è diverso dalle foto spoiler. In altri casi riesco invece a individuare il contenitore recentemente ripristinato.
Altri boscaioli sono nelle vicinanze di GZ. Questa volta però devo proseguire oltre. Stanno lavorando proprio nella zona di ricerca.
Destreggiandomi tra petling lunghe e corte, cache di medie e piccole dimensioni e contenitori sapientemente riciclati avanzo sempre di più lungo il trail dei funghi a Bergolo. A un tratto identifico con estrema sicurezza la cache a cui assegnare il mio FP (Favourite Point). Si trova in un punto panoramico bellissimo perfetto per una sosta. E il nascondiglio è davvero ingegnoso.
Dopo sette ore e 16 chilometri percorsi torno alla macchina. L’avventura però non finisce qui. I log delle singole cache registrati con un certo ordine strategico mi permetteranno di completare un’ambiziosa missione virtuale. Ma di questo ti parlo nel post Collezioni di meraviglie.
📝 Consigli avventurosi
Il trail dei funghi a Bergolo è un itinerario ad anello lungo 12 chilometri con un dislivello positivo di circa 400 metri. Parcheggiando all’ingresso del paese questa distanza aumenta di circa un chilometro praticamente pianeggiante sia all’andata che al ritorno.
Sempre partendo dall’ingresso del paese puoi cimentarti col trail delle farfalle di cui parlo nel post Un pomeriggio a Geocachingland.
Prima o dopo la camminata nei boschi ti verrà sicuramente voglia di curiosare nel borgo. Nel post Bergolo, paese di pietra trovi un’anteprima di cosa ti attende.
Alla scoperta di altre avventure di geocaching!