Il mio viaggio in Sardegna si svolge nel giugno 2019. Avviene in un momento molto particolare della mia vita. Ho bisogno prima di tutto di staccare la spina per qualche giorno, poi rielaborare un po’ di cose e, infine, ricaricare le batterie. La mia programmazione, solitamente piuttosto meticolosa, questa volta si limita a stabilire la durata della vacanza e l’albergo in cui soggiornare a Olbia. Tutto il resto verrà da sè.
Analizzate le varie opzioni, decido dunque d’imbarcarmi sul traghetto Moby da Genova. È il mio primo viaggio via mare e decido di passare la notte nella sala poltrone. La soluzione è buona per l’andata visto che siamo in pochi. Per il ritorno, invece, essendoci tanta gente diretta verso la penisola, risulta complicato riposare comodamente. La prossima volta meglio optare per uno strategico (e, a quanto pare, collaudatissimo) passaggio ponte!
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La mia base a Olbia
Soggiorno presso il grazioso Hotel Terranova, situato nel centro storico. Da lì, in pochi minuti a piedi, posso comodamente raggiungere la fermata dell’autobus e la stazione ferroviaria. Grazie all’app MyCicero posso scaricare sullo smartphone i biglietti che mi servono per gli spostamenti urbani scegliendo tra varie tipologie a seconda di quanti spostamenti intendo fare durante il soggiorno. Questo mi permette di esplorare la costa da Porto Istana a Porto Rotondo scoprendo le varie spiagge, anche più di una nello stesso giorno. Per andare a Palau, invece, devo prendere l’autobus regionale e procurarmi i relativi titoli di viaggio nel bar situato di fronte alla relativa fermata.
Il centro storico è pieno di locali e, ogni sera, mi lascio guidare dal cuore per scegliere dove andare. Una pizza sempre diversa e una fresca birra Ichnusa concludono degnamente giornate trascorse a vedere solo cose belle.
Olbia
Olbia è prima di tutto la porta d’ingresso del nord-est della Sardegna. Ha una storia antica e, camminando per le sue strade, posso quindi trovare tracce delle civiltà che si sono avvicendate nel corso dei secoli: nuragica, fenicia, greca e romana. Ognuna di esse ha dato il proprio contributo alla crescita della città. Grazie allo sviluppo del porto e dell’aeroporto oggi la città è specificatamente un punto nevralgico per i commerci e il turismo estivo.
Dal porto di Isola Bianca, dove attraccano i traghetti, il centro storico può essere brevemente raggiunto con una passeggiata o in autobus. Il suo cuore pulsante è infatti Corso Umberto I, su cui si affacciano negozi molto carini, boutique, bar e ristoranti ideali per una pausa. Su questa strada si aprono anche viuzze e scorci caratteristici.
Le chiese di Olbia
Imboccando Via Cagliari posso dunque ammirare la chiesa di San Paolo, edificio in granito eretto nel XVIII secolo sui resti di un tempio romano dedicato a Ercole. Spettacolare è la sua cupola rivestita di maioliche policrome. L’interno barocco è stato affrescato dal pittore Alberto Sanna.
Subito fuori dal centro storico trovo la basilica di San Simplicio, chiesa romanica costruita in tre fasi a partire dall’XI secolo. Sorge su una piccola collina un tempo fuori dalle mura e usata dall’epoca punica e fino al Medioevo come area cimiteriale e di culto. È la più antica e importante chiesa di Olbia. L’ingresso è a pagamento.
Sotto il piazzale della basilica di San Simplicio è presente un parcheggio all’interno del quale si trova una necropoli scoperta durante i lavori di ristrutturazione. Si può visitare con audioguida. La visita guidata con l’archeologo è solo su prenotazione. Lo scavo ha restituito circa 450 tombe di età romana (200 a.C. – 300 d.C.) e ha reso visibile la stratificazione delle fasi di culto di duemila anni di storia dall’età punica fino al Medioevo. Contiene anche vari suppellettili e alcuni sono stati messi nella posizione in cui sono stati trovati per farne capire la collocazione.
Nel centro di Olbia, tra Via Acquedotto e Via Torino, trovo le rovine delle antiche mura puniche. Sono in mezzo agli edifici moderni e alle erbacce ma rendono l’idea della loro imponenza. Qui era posizionata una delle porte di accesso della città. È l’unico tratto rimasto delle mura della città punica fondata nel 350 a.C. circa.
Museo Archeologico di Olbia
Il Museo Archeologico, visitabile gratuitamente, sorge sulla piccola isola Peddone antistante il porto. Permette di tuffarsi nel passato e rivedere le antiche civiltà dalla preistoria al XX secolo con particolare attenzione ai periodi dei fenici, greci, punici e romani.
È uno dei pochi musei al mondo che conserva relitti di navi ed è l’unico ad avere alberi e timoni di epoca romana. Sono presenti ricostruzioni a grandezza naturale di sezioni di navi onerarie romane che permettono di comprendere meglio i reperti esposti.
Street art a Olbia
La città di Olbia è ricca di esempi di street art. Si tratta perlopiù di murales realizzati da giovani artisti emergenti e da alcuni maestri dell’arte di strada. La passeggiata tra queste creazioni all’aperto mi sorprende per l’accuratezza dei dettagli e, in alcuni casi, per l’utilizzo di materiali recuperati in loco. Ne parlo dettagliatamente nel post Street art a Olbia.
Lido di Pittulongu
Pittulongu è la spiaggia preferita dagli olbiesi. Dista circa otto chilometri dal centro abitato ed è comodamente raggiungibile in autobus. La sua sabbia è candida e molto fine. Essendo esposta ai venti che soffiano sul Golfo di Olbia, è facile trovare il mare leggermente mosso. La località è un susseguirsi di piccole spiagge distribuite lungo la costa. La prima che incontro è La Playa in cui sono presenti alcuni ristoranti. Segnalo la piacevole atmosfera e l’ottima cucina della Trattoria Rossi.
Proseguendo lungo la costa trovo la spiaggia dello Squalo molto bella e accogliente, la piccola spiaggia del Pellicano con piccoli scogli affioranti, la spiaggia di Mare e Rocce dotata di un caratteristico chiosco sul mare, la spaziosa Bados.
Spiaggia delle Vecchie Saline
La mia spiaggia preferita è quella delle Vecchie Saline. Ci trascorro la prima parte della mattinata. Cammino sulla battigia senza essere disturbata dai pochi bagnanti presenti. Osservo l’orizzonte. Gioco coi pezzetti di conchiglia che trovo sul lungomare. Ciononostante mi riconnetto con la parte più profonda di me stessa. A una certa ora mi rivesto e vado ad aspettare l’autobus per andare a Porto Istana.
Porto Istana
Porto Istana è un paradiso balneare a pochi chilometri da Olbia. È ben fornito di servizi e pranzo volentieri con un maxi toast al Bar Kando.
L’acqua bassa e trasparente con le sfumature color smeraldo m’invogliano a fare lunghe passeggiate, ovviamente portando con me lo zaino. Quando trovo un punto non troppo affollato mi fermo e mi trastullo al sole dopo un bagno rigenerante.
La sabbia è fine, bianca e soffice. La spiaggia è lunga e non molto larga. Mi piace la vegetazione che la costeggia. A un certo punto m’inoltro con curiosità su una collinetta e sbuco su Una piccola spiaggia.
Sulla linea dell’orizzonte veglia fedelmente sulla costa l’imponente sagoma dell’isola di Tavolara, raggiungibile in barca da Porto San Paolo.
Porto Rotondo
Prendo l’autobus per Porto Rotondo durante una giornata nuvolosa. Le case eleganti fanno da cornice alla baia quasi circolare. Il porto richiama da decenni gli yacht dei più importanti vip sia per l’organizzazione esclusiva che per la posizione geografica.
Via del Molo è principalmente caratterizzata da una decorazione dell’artista bretone Emmanuel Chapalain realizzata con sanpietrini, granito e altre pietre raffigurante la “catena alimentare” in cui i pesci grandi rincorrono quelli piccoli.
Chiesa di San Lorenzo
Su Piazza Leonina si affaccia la bellissima chiesa di San Lorenzo. La facciata ordinaria è in primo luogo ornata da un rosone con raggi in vetro di Murano. All’interno purtroppo è vietato fare fotografie. La volta della chiesa ha la forma di una carena rovesciata di una nave ed è realizzata in legno di pino di Russia. Tra i fasci dei legni spuntano i personaggi che compongono il Giudizio Universale, la Deposizione, l’Ultima Cena, la Fuga in Egitto.
Nel piazzale antistante la chiesa sono stati realizzati sette profili intagliati in marmi policromi: verde per Pio XII, rosa Portogallo per Giovanni XXIII, nero Marquina per Paolo VI, giallo Siena per Giovanni Paolo I, rosso Damasco per Giovanni Paolo II, Emperador scuro per Benedetto XVI e azzurro per Madre Teresa di Calcutta.
Palau
La prima volta che prendo il bus regionale per Palau il cielo è offuscato da parecchie nubi. A malincuore rinuncio alla gita in barca. Mi dedico quindi alla scoperta della spiaggia e a una piccola escursione nel verde. Trascorro una giornata inaspettatamente divertente.
Arcipelago della Maddalena
Dedicare una giornata all’escursione in barca nell’arcipelago della Maddalena vale tutto il viaggio. Ovviamente la giornata deve essere serena per poter apprezzare le sfumature di azzurro del mare e riempirsi gli occhi di splendide immagini che resteranno per sempre nel cuore. Di quest’avventura parlo nel post Navigando nel mare più blu.
📝 Consigli avventurosi
A Olbia e lungo le sue spiagge non mancano le opportunità per fare due passi o escursioni vere e proprie alla scoperta delle bellezze naturali.
Lasciati catturare dagli stimoli di una terra ricca di storia fatta dalle civiltà che vi si sono succedute. Approfondire questo aspetto ti farà comprendere meglio il carattere multietnico della città.
Se ti sposti con i mezzi pubblici ti consiglio di scaricare sullo smartphone l’app MyCicero. Ti sarà utilissima per acquistare i biglietti necessari per gli spostamenti urbani.
Alla scoperta di altre avventure in Sardegna!