Dopo una buona colazione e qualche utile consiglio sono pronta per affrontare al meglio la tappa 3 della Via di Sant’Anna, da Demonte a Vinadio.
Ho ben chiari gli errori commessi nella gestione della tappa 2 e mi sono organizzata per non ripeterli. Farò soste più brevi e più nutrienti. Tuttavia mi riserverò un lungo momento di riposo in un punto chiave dell’itinerario odierno.
Camminerò quasi sempre al sole e, per questo motivo, dovrò farlo speditamente prima che la calura estiva arrivi a rallentarmi. Mi attendono panorami di tutto rispetto sulla valle Stura che renderanno il trekking davvero emozionante.
Zaino in spalla, partiamo!
In questo articolo
▶️ Percorso 3D
Da Demonte a Vinadio tra piacevoli saliscendi
Mi lascio alle spalle Demonte e, ben presto, inizio a salire di quota. Il paesaggio visto dall’alto è notevole e, tutto sommato, c’è anche un po’ di ombra in alcuni tratti. Sto salendo verso la cappella della Madonna del Pino ma mi rendo conto troppo tardi di aver perso la deviazione per raggiungerla.
Una piacevole discesa mi riporta al livello della strada statale che attraverso utilizzando il sottopassaggio. Sul lato opposto proseguo quindi tra i campi. Avvisto da lontano Aisone e, quando lo raggiungo, mi fermo alla Taverna delle Grotte per una seconda colazione.
Ti consiglio di fare tappa in questo locale che è anche punto informativo per scoprire le prerogative della zona. Ampio spazio è dedicato al sito archeologico delle grotte di Aisone. Ci sono sia pannelli che vetrine con copie di reperti. Ma la parte più affascinante è la ricostruzione del riparo 10 nel quale gli archeologi hanno trovato tracce di un insediamento umano di 7000 anni fa.
La Via di Sant’Anna segue brevemente il Sentiero delle Grotte.
Borgata Pirone: il punto chiave della tappa da Demonte a Vinadio
Mi avvio risoluta verso la borgata Pirone che già conosco essendoci transitata quando avevo fatto il giro delle grotte di Aisone. Il tratto comune finisce sull’asfalto dove proseguo in salita sotto il sole.
I rari alberi sono l’occasione per una pausa di qualche minuto. Arrivata nella frazione mi fermo per una lunga pausa. Mi occupo anche di aggiornare i miei followers fino a questo punto. Mi bagno quindi per bene la testa alla fontana.
Sono pronta per ripartire e affrontare un tratto in salita che mi porta nel punto più alto della tappa. Seguono la discesa e poi un tratto a mezzacosta esposto ma agevole da percorrere.
Entro geograficamente nel comune di Vinadio e trovo davvero graziosa la borgata Castellar delle Vigne. Ormai sono su asfalto e non lo abbandonerò più. Vedo Vinadio dall’alto e, raggiunto il bivio per il Forte Neghino, mi trovo su un tratto che conosco.
Dove mangiare dopo aver camminato da Demonte a Vinadio
Ovviamente il cammino mi porta a fare un giro labirintico nel paese per raggiungere la chiesa parrocchiale di San Fiorenzo dove si conclude ufficialmente la tappa. L’edificio originario, edificato nel 1321 a spese del popolo, aveva un orientamento differente. La chiesa fu ampliata e radicalmente trasformata nella seconda metà del XVII secolo. Nel 1833, per fare spazio alla costruzione del maestoso Forte di Vinadio, si prospettò l’idea di abbatterla ma fu salvata grazie all’intervento del re Carlo Alberto.
Sono quasi le 14. L’istinto mi porta a mangiare una pizza al Bar Genzianella che è anche affittacamere. Proprio in una delle sue stanze mi troverò a trascorrere la notte.
Il momento giornaliero di scambio impressioni sul cammino che sto facendo e sui cammini in generale avviene prima di cena nel ristorante dell’Albergo Ligure che mi servirà anche la colazione. Il santuario di Sant’Anna di Vinadio attira molti affezionati. Nel weekend sono molti a camminare di notte per raggiungerlo.
A Vinadio ti consiglio di visitare il Forte Albertino. Una parte è liberamente accessibile ma gli spazi più curiosi sono visitabili sono con la visita guidata.
📝 Consigli avventurosi
La tappa 3 della Via di Sant’Anna va da Demonte a Vinadio, ha uno sviluppo di 14,4 chilometri e un dislivello positivo di 620 metri. È molto panoramica grazie alle ampie vedute che si aprono sulla valle Stura in entrambe le direzioni.
Ad Aisone puoi arricchire la tua esperienza con la variante che transita nel sito archeologico delle grotte in cui sono avvenuti importanti ritrovamenti neolitici.
A Vinadio puoi invece aggiungere ulteriore dislivello al tuo trekking con la variante per il Forte Neghino.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!