La mia vacanza in Val Venosta (di cui parlo approfonditamente nel post Oltre le mele c’è di più!) è ormai agli sgoccioli ma non ho ancora esaurito la lista di posti da esplorare. Ben prima dell’orario di apertura mi trovo quindi all’ingresso di Castel Coira, complesso del 1259 edificato da Heinrich von Montfort di Coira e gestito da diverse generazioni dai conti Trapp.
In questo articolo
Castel Coira: la visita guidata
È possibile effettuare solo visite guidate. Il biglietto costa dieci euro. A questo punto ci dividiamo in due gruppi: quello numerosissimo in tedesco e quello per pochi intimi in italiano.
Quando sventola la bandiera significa che i conti Trapp, i padroni di casa, sono all’interno del castello. All’interno non è però possibile scattare fotografie.
Loggia
Iniziamo dunque la visita dalla Loggia al primo piano. Qui, sulla volta rinascimentale, è rappresentato l’albero genealogico di famiglia. Si parte da Laurentius e si prosegue coi discendenti dei balivi di Matsch fino alla loro estinzione. Da un braccio laterale spuntano inoltre i primi rami della famiglia dei conti Trapp. Gli alloggi dei proprietari si trovano al secondo piano e abbiamo la fortuna d’intravedere una contessina.
Stanza del conte Giacomo VII
Attraversiamo quindi una porta intarsiata ed entriamo nella stanza del conte Giacomo VII partito in pellegrinaggio per la Terra Santa nel 1561. Ci accoglie un imponente statua a grandezza naturale dell’orgoglioso pellegrino. La guida ci permette anche di ascoltare una registrazione effettuata con il prezioso armonum intarsiato del 1559, tra gli strumenti funzionanti più antichi e assoluta novità per la zona delle Alpi.
Biblioteca di Castel Coira
Oltrepassiamo quindi una porta e ci troviamo in biblioteca. Qui c’è un enorme uccello imbalsamato. Ovviamente si tratta di un’otarda, simbolo della famiglia Trapp.
Sala degli Antenati
La Sala degli Antenati contiene una galleria di ritratti di famiglia che, coprendo circa 350 di storia, va da Giacomo VII il pellegrino a Gotthard, nonno dell’attuale conte Trapp e tesoriere presso la corte dell’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria. La curiosità di questa stanza è ovviamente la presenza di un fantasma!
Armeria
Castel Coira contiene l’armeria privata più grande del mondo. Sono presenti più di 50 armature complete fatte su misura per i membri delle famiglie Matsch e Trapp. Il penultimo della famiglia Matsch, Ulrico IX, era un gigante. La sua armatura è alta 2,10 m e pesa ben 45 chili. Ancora oggi, da bambini, i conti Trapp posano, per una sola volta nella vita, per una foto con l’armatura di famiglia.
Le cappelle e le scuderie di Castel Coira
La vecchia cappella, sconsacrata nel 1563, contiene una scultura della Madonna del 1270.
La cappella di San Giacomo fu costruita su ordine di Giacomo VII nel 1561 dopo il suo ritorno dal pellegrinaggio in Terra Santa.
Le vecchie scuderie oggi ospitano il negozio di souvenir. Di fatto qui termina la visita guidata. Dopo un ultimo sguardo al cortile e una sosta alla toilette, m’incammino verso la stazione di Sluderno.
Conoscevi già Castel Coira? Scrivimelo nei commenti.
📝 Consigli avventurosi
Dalla stazione ferroviaria di Sluderno puoi raggiungere a piedi il castello in un quarto d’ora circa. Se arrivi in auto puoi usufruire del parcheggio privato di fronte al castello oppure dei parcheggi pubblici alla stazione e Konfall in paese.
Castel Coira conserva notevoli testimonianze di una lunga e prestigiosa storia.
Alla scoperta di altre avventure in Trentino-Alto Adige!
Quanti castelli magnifici nascondono le regioni italiane! Altro che Loira… sono davvero contenta di aver scoperto questo incanto, tra l’altro visitabile ( spesso sono chiusi e abbandonati) in Val Venosta. Chissà se riesco ad andare prima che arrivi il grande freddo!