Dopo un anno particolarmente avaro di precipitazioni di qualunque tipo la prima neve è bella come non lo è mai stata. Non vedo l’ora di calpestarla e tastarne la consistenza. Preparo con cura lo zaino invernale e ripasso il funzionamento di Artva, pala e sonda obbligatori per le escursioni invernali dal 1 gennaio 2022. Consultato il bollettino valanghe mi avvio quindi verso il punto di partenza per la ciaspolata al Bric Mindino.
È trascorsa una manciata di giorni dalla prima nevicata della stagione. Immagino quindi che la traccia sarà già stata battuta da orde di racchettari nel weekend appena concluso. Mi sorprendo quindi tantissimo nel constatare che, in realtà, sono tra i primi a tentare la salita sul terreno immacolato.
A quanto pare ci sarà da faticare. Ma vuoi mettere l’ebbrezza di un tracciato che puoi disegnare in parte a tuo piacimento?
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▶️ Percorso 3D
Ciaspolata al Bric Mindino: unire le forze per salire
L’ampio parcheggio alla colla di Casotto è in parte ricoperto di ghiaccio e neve. Le numerose automobili giunte prima di me hanno ovviamente già occupato i posti migliori. Facendo quindi attenzione a non cacciarmi in situazioni complicate da risolvere posiziono la macchina nella stradina di fronte.
Mentre recupero dal bagagliaio zaino e attrezzatura noto un paio di scialpinisti avviarsi nella direzione opposta e tre ciaspolatori in quella che seguirò io.
È la mia prima ciaspolata dell’anno, notoriamente la più difficile anche se ho opportunamente scelto un percorso facile. Tuttavia le prime sensazioni sono molto positive. Nonostante cerchi di marciare lentamente una forza che nemmeno immaginavo di avere mi spinge sempre più su.
Raggiungo quindi i tre ciaspolatori partiti prima di me momentaneamente in pausa. Li supero e proseguo sulla traccia battuta da pochi altri prima di me. Incrocio due uomini che stanno scendendo e scopro che sono stati i lori i primi a iniziare la salita stamattina. Purtroppo a un certo punto hanno deciso di tornare indietro. Ma altri tre giunti dopo di loro, forse, continueranno a battere la traccia.
E poi ci sono io. Tra tutti ce la faremo ad arrivare in cima al Bric Mindino?
Ciaspolata al Bric Mindino: pesi e prospettive
L’escursione al Bric Mindino è un grande classico fattibile in tutte le stagioni. Il percorso estivo si svolge perlopiù sulla rotabile sterrata costruita per trasportare in cima la grande croce alta 25 metri dedicata ai caduti di tutte le guerre.
Tuttavia ci sono delle scorciatoie nel bosco che solitamente utilizzo durante la discesa. È quindi su una di queste che mi porta la traccia battuta dai miei predecessori. Un passo dopo l’altro ripercorro le loro orme e mi avvicino sempre più ai tre di testa.
Il fatto che non li abbia ancora incontrati mi fa ben sperare sul fatto che stiano proseguendo la ciaspolata al Bric Mindino. Non appena mi trovo in uno spazio aperto mi fermo a contemplare il bellissimo panorama immacolato che mi circonda. Il generoso cielo azzurro mi offre molto di più di quello che mi aspettavo e l’orizzonte si perde lontano di fronte a me.
Individuo i tre apripista. Distanziati tra loro fanno una decina di passi, si fermano, ripartono. La donna, in testa al gruppo, fornisce informazioni aggiornate sulla consistenza della neve. A mia volta seguo la loro andatura.
Raggiunta la base del Bric Mindino i tre lasciano lì gli zaini e proseguono la salita in tre direzioni differenti. Seguo la donna che galleggia sinuosamente nella neve. Ma, tra il mio peso e quello dello zaino, affondo a ogni passo.
Ciaspolata al Bric Mindino: pranzo in vetta
Dietro di me sopraggiungono due dei tre racchettari che ho superato in precedenza. Mi seguono fedelmente. A un tratto io procederei dritto ma la donna che mi precede fa un ampio giro che ci porta a sbucare davanti alle due croci di vetta. Da questa particolare prospettiva riesco a inquadrarle entrambe, una altissima e l’altra di grandezza tradizionale.
Ai piedi della grande croce siamo in cinque. È stato faticoso ma il panorama oggi da’ il meglio di sé in tutte le direzioni. Vediamo anche il mar Ligure con l’isola della Gallinara proprio oltre la piana di Albenga. Sgrano gli occhi ma la Corsica è invece offuscata. Va un po’ meglio puntando lo sguardo verso il golfo di Genova.
Spostando l’attenzione all’arco alpino le due coppie indicano con precisione le cime su cui sono già state o che conoscono di vista. Dalle Alpi Liguri alle Marittime. E poi le Cozie col re Monviso. E il Cervino accanto al Monte Rosa. Da qualche parte nella valle svetta la torre di Castellino Tanaro, il mio paese.
Dopo alcuni minuti la coppia salita per prima scende per raggiungere il compagno e gli zaini. Pranzeranno proprio lì dove li hanno lasciati e, di fatto, saranno gli ultimi a rientrare alla colla di Casotto.
La panoramica pausa pranzo in vetta al Bric Mindino conta quindi solo tre avventori. Conversiamo piacevolmente per parecchi minuti. Poi loro iniziano la discesa per raggiungere l’amica rimasta più a valle. Resto sola e assaporo la libertà a pieni polmoni. Nessuna foto o video esprimerà mai la pienezza delle sensazioni che provo.
La mia scorciatoia, il mio pezzo di traccia
Pur procedendo speditamente in discesa di tanto in tanto mi fermo a contemplare il paesaggio intorno a me. Il manto nevoso solcato dalle nostre racchette è ancora pulito e si presta a essere interpretato a piacere.
Seguo la via percorsa all’andata fino al fatidico bivio in cui solitamente imbocco la scorciatoia. Ormai la colla di Casotto è a una ventina di minuti. Impronte scomposte di scarponi hanno rovinato la neve ma io voglio passare di qua a costo di battere la traccia personalmente.
Avanzo un passo dopo l’altro e, dopo qualche centinaio di metri, mi trovo su sentiero inaspettatamente già battuto da qualcuno che ha provato a salire ma è tornato indietro. Raggiungo il parcheggio prima dei tre racchettari conosciuti oggi. Chissà che non c’incontriamo su altri monti.
Hai già fatto la tua prima ciaspolata dell’anno?
📝 Consigli avventurosi
La ciaspolata al Bric Mindino ha uno sviluppo di 8,42 chilometri e un dislivello positivo di 570 metri.
Nelle giornate sgombre da nubi e foschia il panorama di vetta è spettacolare.
Durante le escursioni invernali ricorda di portare con te Artva, pala e sonda.
Consulta il bollettino valanghe e, se è il caso, rimanda la gita o scegline un’altra più sicura.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!
Un cordial saludo desde el sur de España ??
Gracias por su visita ??