In valle Maira, nel territorio di Villar San Costanzo (CN), si trova la curiosa riserva naturale dei Ciciu del Villar. Istituita nel 1989, occupa una superficie di 64 ettari e il suo scopo è proteggere delle curiose sculture morfologiche naturali note come colonne di erosione, piramidi di terra o, più semplicemente, Ciciu ‘d pera (pupazzi di pietra nell’idioma locale).
Sostanzialmente i Ciciu sono una sorta di funghi rocciosi costituiti da un gambo di terra compatta sormontata da un grande cappello di gneiss. Attualmente sono circa 400.
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Come si sono formati i Ciciu del Villar?
Si sono formati circa 12.000 anni fa, alla fine dell’ultima era glaciale. A causa dello scioglimento dei ghiacciai, ci fu l’esondazione del torrente Faussimagna che provocò a sua volta l’erosione delle pendici del monte San Bernardo e la discesa a valle di una notevole quantità di detriti che andarono a formare i gambi dei funghi di pietra. I cappelli che li sormontano hanno invece avuto origine da terremoti e frane che hanno fatto staccare grandi massi dal monte.
L’acqua svolge tuttora la sua azione erosiva e, inesorabilmente, il masso sommitale è destinato a crollare e il gambo a sgretolarsi. Attualmente i Ciciu sono protetti dal bosco che li circonda che rallenta questo processo.
Le piramidi di terra si trovano anche in altre parti d’Italia e del mondo ma ogni sito presenta le sue particolarità. A Savines-le-Lac, che ho visitato sulla strada verso Gap, hanno l’aspetto di alte colonne sormontate da una roccia più o meno voluminosa.
I percorsi tra i Ciciu del Villar
La riserva naturale dei Ciciu del Villar è aperta tutto l’anno, ed è dotata di aree attrezzate per il pic-nic. Dalla primavera all’autunno l’ingresso è a pagamento, il biglietto costa tre euro. Su prenotazione puoi effettuare visite guidate.
Al mio arrivo al mattino l’ampio parcheggio è occupato da poche vetture. Nell’adiacente locanda ci sono alcune persone sedute ai tavolini. M’incammino allegramente verso la biglietteria. Mi viene consegnata una mappa su cui sono indicati i due itinerari che posso percorrere.
Il percorso turistico Ciciuvagando attraversa la zona più ricca di Ciciu ed è fattibile in circa 45 minuti. Il percorso escursionistico, invece, si addentra nel bosco e permette d’incontrare i Ciciu più nascosti impegnandoti per un paio d’ore. Prima di pranzo li effettuo entrambi e contemplo da tutte le angolazioni la meraviglia che ha saputo creare la natura.
Lungo l’itinerario incontro anche tipici casotti in pietra contenenti informazioni sulla storia, sulla natura e sulla geomorfologia del territorio.
Il percorso è ben segnalato da cartelli e frecce posizionate regolarmente che suggeriscono il senso in cui interpretarlo.
Secondo la tradizione, il legionario romano San Costanzo, santo patrono di Villar, nel raggiungere il monte San Bernardo per sfuggire ai soldati romani che lo inseguivano per ucciderlo, lanciò loro una maledizione trasformandoli in Ciciu di pietra.
Un’ulteriore escursione
Con una deviazione sul percorso escursionistico puoi raggiungere il punto panoramico del colle della Liretta da cui si lanciano deltaplani e parapendio. Spingendoti ancora oltre puoi addirittura raggiungere il monte San Bernardo ma, tornando indietro, devi fare attenzione a ritornare sul sentiero giusto per proseguire la visita della riserva naturale dei Ciciu del Villar.
Mentre completo la parte di percorso turistico che non è compresa in quello escursionistico, incontro molti visitatori sopraggiunti nel frattempo. Nei loro occhi scorgo la meraviglia per le imponenti sculture create dalla forza della natura.
La mia attenzione viene attirata da una panca appartata in una conca. È il posto ideale per il mio pranzo. Tutto questo camminare mi ha messo appetito!
Conoscevi già queste curiose sculture naturali?
📝 Consigli avventurosi
Se ami camminare puoi tranquillamente effettuare entrambi i percorsi.
Prenditi comunque il tempo che ti serve per approfondire storia, natura e geomorfologia del territorio.
Alla scoperta di altre avventure #CuneoAkm0!
Penso che sia un posto per una piacevole passeggiata. Ho viste altre piramidi di terra, ma queste mi sembrano enormi funghi fossilizzati.
Ciao, buona domenica.
Non avevo mai sentito parlare di questo posto in Piemonte… che piacevole scoperta!!!