da Cuneo a Gaiola attraverso la campagna
Cuneo a km 0

Sole, conchiglie e sentieri

La bella giornata primaverile è un chiaro invito a prendere lo zaino e partire per una nuova avventura. Non devo nemmeno allontanarmi tanto da casa visto che ho deciso di cimentarmi con la prima tappa del Cammino della Valle Stura di Demonte per Santiago, da Cuneo a Gaiola.

▶️ Percorso 3D

Se mi segui da un po’ saprai che, nel frattempo, mi sto anche preparando per affrontare il mio personalissimo pellegrinaggio da Sant’Anna di Vinadio a Santiago di Compostela. Questa e le prossime uscite, oltre a farmi scoprire in parte sentieri su cui non ho ancora camminato, ravvivano il fuoco che arde nel mio cuore ogni volta che vedo una conchiglia gialla su sfondo blu.

Le guide e le tracce GPX dei Cammini della Valle Stura di Demonte verso Santiago de Compostela e Roma sono disponibili gratuitamente a tutti grazie alla passione ed esperienza di Claudio Dutto e Manrico Canepari che mi hanno chiarito la confusione generata dalla presenza delle iconiche conchiglie in zone differenti da quelle da loro menzionate.

da Cuneo a Gaiola attraverso la campagna
gran parte della tappa è tra i campi

Da Cuneo a Gaiola: da dove partire?

Al martedì a Cuneo è giorno di mercato ma trovo agevolmente parcheggio nel piazzale antistante lo Stadio del Nuoto. Da qui in pochi minuti raggiungo piazza Galimberti. Imbocco via Carlo Pascal passando tra le bancarelle e lasciandomi alle spalle anche il mercato coperto. Attraverso la strada e scendo giù lungo via Basse Sant’Anna.

Arrivata in fondo ho il primo approccio col fiume Stura di Demonte che oltrepasso sulla Pedancola Vassallo e, con una svolta a sinistra, m’immetto sulla medievale Via Antica di Vignolo. Da qui in poi spuntano le iconiche conchiglie nei punti chiave del percorso.

Saluto un’anziana donna che stende i panni sul balcone e poi un camminatore solitario. Di tanto in tanto incrocio un ciclista o qualcuno che passeggia col cane. Le montagne in lontananza abbracciano la pianura cuneese. Attraversando il Parco Fluviale Gesso Stura passo accanto a vigorosi canali irrigui risalenti alla metà del XV secolo.

Transito anche presso un esempio di archeologia industriale: la centrale idroelettrica “Fernando Olivero” costruita all’inizio del Novecento per trasportare l’acqua dello Stura sul pianoro dei comuni di Vignolo e Cervasca.

centrale idroelettrica "Fernando Olivero"
centrale idroelettrica “Fernando Olivero”

A fianco del canale irriguo

Il bivio successivo è il punto in cui, consapevolmente o meno, puoi cambiare le sorti dell’intera tappa. Un’automobile parcheggiata nasconde dietro di sé un sentierino che corre parallelo al canale irriguo. Lo seguo fiduciosa fino a passare sotto al Ponte del Sale per proseguire ancora oltre fino a raggiungere un gruppetto di case.

Costeggio il canale irriguo per qualche centinaio di metri ancora, attraverso il ponte e sbuco sulla strada provinciale 121. Da qui in poi è asfalto per una manciata di chilometri, se desideri passare ai sandali puoi farlo liberamente.

A un tratto la mia attenzione viene attirata da un cartello che indica la cappella di San Bernardo su una collinetta tra gli alberi. Faccio una breve deviazione per raggiungerla. Da tempo è stata purtroppo abbandonata e, al suo interno, c’è ben poco da vedere. Una colomba bianca e delle rose affrescate sopra l’altare invitano a una pace che sembra ancora tanto lontana.

cappella di San Bernardo a Roccasparvera
cappella di San Bernardo a Roccasparvera

Da Cuneo a Gaiola passando per Roccasparvera

Ritornata sull’asfalto raggiungo quindi Roccasparvera. Ero già stata in questo borgo nel 2023 percorrendo la prima tappa della Via di Sant’Anna. È proprio qui che i due cammini, quello verso il santuario più alto d’Europa e quello per Santiago, scorrono un po’ insieme e un po’ separati ma sempre nella stessa direzione.

Se non hai ancora pranzato puoi contare su La Fame oppure sul negozio alimentare La Bottega. In ogni caso ti consiglio una sosta panoramica sotto il Municipio.

Scendo la scalinata, svolto a destra e raggiungo la Porta Bolleris, testimonianza delle imponenti mura che anticamente circondavano il paese. Proseguendo passo davanti al santuario Madonna delle Grazie, purtroppo chiuso, e proseguo su asfalto fino a Castelletto.

Mi addentro tra le case fino a raggiungere la cappella di San Rocco e Sebastiano e la bella conchiglia simbolo del cammino per Santiago. Proseguo quindi su sentiero, per un breve tratto su asfalto e poi ancora su sentiero fino ad arrivare alle spalle di Gaiola. Scendo tra le case e concludo la tappa in piazza del Pelerin con la scultura Il Cammino della Vita, il Cammino della Fede di Gaetano Usciatta.

cappella di San Rocco e Sebastiano a Castelletto
cappella di San Rocco e Sebastiano a Castelletto

📝 Consigli avventurosi

La prima tappa del Cammino della Valle Stura di Demonte per Santiago, da Cuneo a Gaiola, ha uno sviluppo di 17,34 chilometri e un dislivello positivo di 126 metri.

Puoi rientrare a Cuneo con l’autobus della linea 93. Per acquistare il biglietto e consultare l’orario della prossima corsa io utilizzo la comodissima app GrandaBus.

🧭 Itinerario

Puoi scaricare la traccia della tappa da Cuneo a Gaiola dalla pagina di Claudio Dutto che, insieme a Manrico Canepari, mantiene vivo e fruibile a tutti gli escursionisti questo tracciato storico verso Santiago.

Puoi approfondire il percorso, sia a piedi che in bicicletta, grazie alle guide gratuite citate nella descrizione dell’itinerario.

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La prima tappa del Cammino della Valle Stura per Santiago va da Cuneo a Gaiola, ha uno sviluppo di 17 chilometri e 126 metri di dislivello.
La prima tappa del Cammino della Valle Stura per Santiago va da Cuneo a Gaiola, ha uno sviluppo di 17 chilometri e 126 metri di dislivello.
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