Nel nord Italia, in provincia di Cuneo, tra Montezemolo e Camerana si trova quello che noi geocachers chiamiamo cappello di Napoleone. È una serie di 54 mystery cache che, una volta risolte, vanno a comporre un power trail di circa 14 chilometri all’interno della Riserva Naturale delle Sorgenti del Belbo.
In questo articolo
▶️ Percorso 3D
Aprendo la mappa del geocaching puoi apprezzare la precisione con cui sono state impostate le coordinate fittizie in modo da disegnare il famoso cappello bicorno. Ovviamente la preparazione di questa gita richiede un po’ di tempo ma, una volta sul campo, potrai rilassarti passeggiando nei boschi. E cercando tesori nascosti.
Che ne dici di ricomporre l’itinerario?
Cappello di Napoleone: dalla GeoArt alla traccia
Mi metto al computer con tanta pazienza e preparo un foglio di Excel. Per ogni cache scrivo il numero progressivo, il codice identificativo e l’indizio utile per trovare il contenitore. Lascio infine una colonna vuota che mi sarà utile per annotare appunti e segnalazioni con cui personalizzare il log del ritrovamento a fine giornata.
Una ad una apro le singole mystery e all’interno trovo un enigma da risolvere su Napoleone Bonaparte: perlopiù battaglie ma anche curiosità e dettagli biografici. Ogni risposta mi dà un pezzo di coordinate che, una volta decifrate, mi permettono di controllare la soluzione e scoprire quindi dove si trova fisicamente la cache.
Non so tutte le risposte ma Internet mi aiuta a trovarle.
Il link alla descrizione dettagliata mi dà una panoramica di cosa mi aspetta lungo il power trail: 54 mystery cache più due tradizionali spalmate su circa 14 chilometri, difficoltà della cache e del terreno e anche i tipi di contenitori utilizzati.
Il power trail di Napoleone prende forma
Man mano che risolvo le mystery queste si posizionano sulla mappa nella loro collocazione effettiva. Riesco quindi a capire in quali punti dell’itinerario si trovano le due cache tradizionali. Ovviamente le aggiungo anche nell’elenco su Excel.
Scarico le coordinate corrette di ogni cache sul GPS. Ora sono davvero pronta per questa nuova avventura di geocaching.
Lo so, ti starai chiedendo perché non faccio i log al momento. I motivi sono due: nei boschi sovente non c’è campo e il telefonino mi serve per altre esigenze.
Cappello di Napoleone: finalmente sul campo
Il power trail di circa 14 chilometri derivante dalla risoluzione delle mystery che compongono il cappello di Napoleone è in realtà formato da due anelli, rispettivamente di 9 e 5 chilometri, che possono essere percorsi singolarmente.
Il tutto si svolge nell’Alta Langa in un piccolo altopiano ondulato tra i paesi di Montezemolo, Camerana e Saliceto. Qui nasce un torrente che dà vita a un ambiente umido particolarmente amato dagli appassionati di botanica che possono ammirare importanti fioriture. In particolare sono presenti ben 22 specie di orchidee!
Per tutelare tutto questo è stata quindi istituita nel 1993 la Riserva Naturale delle Sorgenti del Belbo. La zona è perfetta per le passeggiate di mezza stagione e lo sci di fondo in inverno (quando nevica). La fitta rete di stradine e sentieri è ideale per appassionati di mountain bike, passeggiate a cavallo e, ovviamente, geocaching.
Cappello di Napoleone: ricerca e manutenzione
Mi attendono 56 cache di varia difficoltà, terreno e dimensioni: 8 piccole Tupperware, 16 preforme in PET, 32 camuffi (marcature del sentiero, pietre, pezzi di legno e animali). Mantenerle tutte è impegnativo!
Anche se non le ho nascoste io ho portato con me qualche logbook per eventuali sostituzioni… e mi servono! Anche chi mi ha preceduta ha fatto la sua parte. Ad esempio rinnovando o ripristinando alcuni contenitori smarriti o che non avevano più la tenuta stagna.
Arrivata alle coordinate indicate, con un’accurata triangolazione, individuo il punto in cui cercare. Mi guardo bene intorno per trovare un qualunque dettaglio fuori posto. Talvolta ci vuole più tempo e, spesso, sono proprio le cache più facili a essere le più difficili da trovare.
Il segreto è ragionare su dove le nasconderesti tu. È sempre emozionante trovare i tesori nascosti.
Un segno del destino?
Il posto perfetto per la mia pausa pranzo è più o meno a metà percorso presso l’oratorio del Foresto. Mi avvicino all’edicola votiva e mi accorgo di essere in ottima compagnia: una statuetta di Santiago. Sarà un segno del destino?
Mi avvicino sempre di più alla conclusione di questo intrigante anello nella Riserva Naturale delle Sorgenti del Belbo. Sono grata di quest’esperienza a contatto con la natura. Ho lasciato qualche cache in sospeso quindi ho un buon motivo per tornare in questi boschi.
Segretamente sogno anch’io di creare il mio personalissimo parco giochi per geocachers…
E a te piacerebbe ideare un percorso per geocachers?
📝 Consigli avventurosi
Il power trail derivante dalla risoluzione delle 54 mystery cache che compongono il cappello di Napoleone ha uno sviluppo di circa 14 chilometri e un dislivello positivo di circa 660 metri. È formato da due anelli che possono essere percorsi singolarmente.
Ti consiglio di portare con te qualche logbook per eventuali sostituzioni.
📽️ Vlog
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