il Cammino di Oropa della Serra si conclude presso il santuario di Oropa
Piemonte

Il mio secondo Cammino

Il Cammino di Oropa della Serra si sviluppa tra le province di Vercelli e Biella ed è un’esperienza di viaggio che unisce natura, storia e spiritualità. Si tratta di un percorso di circa 65 chilometri, suddiviso in tre o quattro tappe, che parte dalla pianura di Santhià e arriva al Santuario di Oropa, uno dei luoghi più sacri e suggestivi del Piemonte.

Lungo il cammino puoi ammirare paesaggi vari e incantevoli che mutano al variare delle stagioni. Puoi anche scoprire antichi borghi, castelli, chiese e santuari, testimonianze di una storia millenaria e di una fede profonda.

Il Cammino di Oropa è un’occasione per entrare in contatto con se stessi e con la natura, per ritrovare il senso del tempo e dello spazio, per camminare in compagnia o in solitudine, seguendo le tue esigenze e il tuo ritmo. È un piccolo grande viaggio che lascia un segno nel cuore e nella mente di chi lo percorre.

In questo articolo ti racconterò la mia esperienza sul Cammino di Oropa in tre tappe. Zaino in spalla, incamminiamoci!

nel prato del monastero di Bose
nel prato del monastero di Bose

Cammino di Oropa della Serra: preparazione delle tappe

Il Cammino di Oropa della Serra è, di fatto, il mio secondo trekking di più giorni. Fa seguito alla bellissima esperienza estiva lungo la Cammino di Sant’Anna e mi prepara ad affrontare un itinerario ben più articolato che, nei periodi di ferie, mi impegnerà per alcuni anni: il Cammino di Santiago partendo da Sant’Anna di Vinadio.

Il Cammino di Oropa della Serra è ottimo come prima esperienza di trekking a tappe e anche come allenamento per tracciati più impegnativi che si svolgono su più giorni.

Il punto di partenza dell’itinerario è comodamente raggiungibile in treno. Inoltre, una volta raggiunto il santuario di Oropa, il collegamento con l’autobus permette di raggiungere la stazione di Biella in circa quaranta minuti.

Nella preparazione delle tappe ho volutamente scelto di suddividerlo in tre giornate per mettermi alla prova. Confermo che questa soluzione è stata perfetta per il mio livello di preparazione. Per accorciare l’itinerario di una giornata è sufficiente inglobare una parte della seconda tappa alla prima e la restante alla terza.

Per quanto riguarda la prenotazione dei pernottamenti mi sono iscritta all’Associazione Movimento Lento e hanno pensato a tutto loro. Mi sono tesserata per sostenere la manutenzione e la tracciatura del Cammino di Oropa così ottimamente segnalato. Se non ti distrai chiacchierando il GPS quasi non serve.

giardinetto della Madonna al santuario di Graglia
giardinetto della Madonna al santuario di Graglia

Cammino di Oropa della Serra: tappa 1 da Santhià a Magnano

La prima tappa del mio Cammino di Oropa va da Santhià a Magnano, ha uno sviluppo di 28,5 chilometri e un dislivello positivo di 625 metri. È una tappa di media difficoltà che, con molta calma e compresa la lunga pausa pranzo al bar, percorro in otto ore.

Il percorso parte dalla stazione ferroviaria di Santhià, dove si trova una targa che indica l’inizio del Cammino di Oropa. Attraverso il paese seguendo le indicazioni del Cammino di Oropa che qui coincide con la Via Francigena ma in senso opposto. Proseguo lungo strade asfaltate e sterrate, tra campi coltivati e risaie, fino a raggiungere Cavaglià, un piccolo borgo con un bel castello medievale. Mi fermo per una lunga pausa con un panino proprio nel bar di fronte.

Da Cavaglià salgo quindi verso Roppolo, un altro paese caratterizzato da un imponente castello che domina il panorama. Qui puoi ammirare il lago di Viverone, uno dei più grandi laghi del Piemonte, e fare una sosta presso la panchina gigante.

Proseguo poi verso Zimone e subito dopo entro in un bosco di castagni e faggi, che offre frescura e ombra anche in queste calde giornate autunnali. Arrivo così a Magnano, la meta della prima tappa. Qui visito la chiesa moderna e semplice del Monastero di Bose, una comunità ecumenica fondata nel 1965, che accoglie i pellegrini in cerca di silenzio e preghiera. Mi sorprende l’acustica di questo luogo in cui tutto si amplifica. Il silenzio è pieno. E, quando si svolge la liturgia delle ore, le voci celestiali dei monaci e delle monache che cantano all’unisono ti avvolgono con la loro melodia. Le ascolto per ben due volte: alla sera alle 18.30 e al mattino alle 6.

Ammiro la chiesa romanica di San Secondo, purtroppo chiusa, che risale al XI secolo e che è considerata una delle più belle del Biellese. A Magnano pernotto presso la Locanda del Borgo Antico.

chiesa di San Barnaba
chiesa di San Barnaba

Cammino di Oropa della Serra: tappa 2 da Magnano al santuario di Graglia

La tappa da Magnano al santuario di Graglia ha uno sviluppo di 22,8 chilometri e un dislivello positivo di 787 metri. La percorro con calma in quasi sette ore.

Cammino su strade sterrate e sentieri nel bosco, tra castagni e faggi, fino a raggiungere Torrazzo, un paese situato su una collina morenica e punto strategico dell’itinerario. Da qui infatti posso scegliere se proseguire verso Sala Biellese oppure accorciare il percorso di circa due chilometri seguendo le indicazioni della via diretta verso Graglia.

Gli ombrosi boschi che attraverso sono solcati da vari percorsi tematici. Salgo e scendo lungo i sentieri fino a raggiungere la Casa Fiorita, uno spazio magico in cui appongo anche un timbro sulla credenziale. Infinite sorpresine Kinder incollate ovunque, sui muri e sui balconi, mi accompagnano per svariati metri. È un posto incredibile, un’opera d’arte a cielo aperto.

La meta della mia seconda tappa è il santuario di Graglia. Qui io e gli altri che facciamo il Cammino in tre tappe ci ricongiungiamo con i pellegrini e le pellegrine che invece lo effettuano in quattro. Pernotto nella foresteria del santuario. La mia stanza si affaccia sul bel giardino della Madonna che di notte viene avvolto dalla nebbia.

Poco distante dal santuario di Graglia c’è un posto particolarissimo: l’Eco Endecasillabo, un punto segnalato in cui, gridando in direzione del santuario, ti ritornerà una parola di undici sillabe… ho provato a gridare “Andrò a Santiago!” e me l’ha confermato!

incontri lungo il Cammino di Oropa della Serra
incontri lungo il Cammino di Oropa della Serra

Dal santuario di Graglia al santuario di Oropa

La tappa dal santuario di Graglia al santuario di Oropa, passando per il tracciato dismesso della tranvia, ha uno sviluppo di 16 chilometri e un dislivello positivo di 884 metri. La completo in poco meno di sei ore.

Scendo in direzione dell’Hotel Belle Epoque e seguo la strada che porta verso il cimitero, dove imbocco la strada sterrata che sale sulla sinistra ed entra nel bosco. Supero la cascina Partioli e, seguendo i segnali del cammino, scendo in un prato. Proseguo su carrareccia e poi su un sentiero sconnesso che scende ripido nel bosco per concludersi su una sterrata che porta al Ponte Ambrosetti.

Superato il ponte risalgo e raggiungo Sordevolo. Scendo nel centro abitato fino alla piazza principale e, seguendo le indicazioni del Cammino, transito davanti alla biblioteca comunale. Qui colleziono un altro timbro sulla mia credenziale e ascolto un po’ di notizie sul paese e sulle opere d’arte esposte tra gli scaffali dei libri. Ci scappa anche un caffè in ottima compagnia.

Addentrandomi tra le case rientro quindi nel bosco e raggiungo la bella chiesa di San Barnaba. Da qui inizia una discesa che mi porta fino al bivio decisivo.

Qui puoi infatti scegliere tra due varianti: andando diritto segui il cammino principale (più faticoso e lungo) che sale ad Oropa con un sentiero piuttosto fangoso in qualsiasi stagione. Prendendo il sentiero a sinistra sali invece per un tratto ripido e raggiungi il percorso dell’ex tranvia Biella Oropa.

Avendo scelto la via più facile procedo sul sedime ferroviario per circa 3,2 chilometri per sbucare su una carrareccia e poi a destra sulla strada asfaltata che sale da Biella a Oropa. La percorro per circa un chilometro poi proseguo a destra in corrispondenza di una cappella da cui iniziano anche i misteri gioiosi del Santo Rosario e, recitando in solitaria cinque misteri proposti, raggiungo il santuario avvolto dalla nebbia.

Il Santuario di Oropa, punto d’arrivo dell’omonimo Cammino, è uno dei luoghi più sacri e suggestivi del Piemonte. Il santuario è dedicato alla Madonna Nera, una statua gotica del 1300 conservata nell’antico sacello fatto costruire da Sant’Eusebio nel IV secolo.

Raggiungo l’ufficio Sante Messe dove ritiro il Testimonium e aggiungo il mio nome alla lista di pellegrini che hanno completato oggi il loro Cammino. Verremo nominati uno ad uno durante la messa del pellegrino delle 16.30.

Concludo la mia esperienza spirituale pernottando nella foresteria del santuario. Ovviamente nelle prossime settimane dedicherò specifici approfondimenti alle singole tappe e al santuario di Oropa con le numerose strutture che lo compongono.

il Cammino di Oropa della Serra si conclude presso il santuario di Oropa
basilica antica del santuario di Oropa

Hai già percorso il Cammino di Oropa? Scrivimelo nei commenti.

📝 Consigli avventurosi

Il Cammino di Oropa della Serra inizia a Santhià, proprio davanti alla stazione ferroviaria. Circa 500 metri più avanti trovi l’Ostello Amici della Via Francigena in cui, oltre a ritirare la credenziale e acquistare i gadget ufficiali, puoi ricevere gli ultimi consigli e aiuti cartografici.

Raggiunto il santuario di Oropa puoi invece raggiungere in autobus la stazione di Biella in circa quaranta minuti.

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