sala San Giacomo nel Museo Diocesano di Cuneo
Cuneo a km 0

In cammino, ieri come oggi

Un piovoso pomeriggio di marzo entro per la prima volta nel Museo Diocesano di Cuneo. In questo luogo ricco di fascino e testimonianze del passato mi lascio avvolgere dalla storia della città e della sua diocesi.

Rimetto insieme i frammenti raccolti qua e là durante le mie avventure. Ciò che li lega insieme è la fede che ha unito per secoli, e lo fa tuttora, gli abitanti di queste terre. Quella devozione antica tramandata di generazione in generazione è viva e fresca come acqua che sgorga limpida dalla fonte.

Il museo si trova nel cuore della città, all’interno dei locali della confraternita di San Sebastiano, che dal Cinquecento in poi ha svolto la sua opera di carità nei confronti degli appestati e dei bisognosi. Ma la storia di questo luogo inizia già nel Duecento con un ospizio per pellegrini e una cappella intitolata a San Giacomo il Maggiore per accogliere chi si trovava sulla via di pellegrinaggio per Santiago di Compostela.

In questo articolo ti racconterò la mia esperienza di visita al museo e anche le belle iniziative culturali, educative e ludiche a cui puoi partecipare per scoprire il museo in modo diverso e coinvolgente.

San Giacomo Maggiore
San Giacomo Maggiore

Il Museo Diocesano di Cuneo è immersivo

Scendo i gradini che mi portano proprio sotto la sacrestia. La visita del Museo Diocesano inizia da qui e mi porterà a salire quattro piani per poi ridiscendere dall’altra parte e tornare alla biglietteria.

Il locale in cui mi trovo era una polveriera sotterranea e testimonia che anche i luoghi di culto si adoperarono per difendere la città nel corso dei sette assedi a cui fu sottoposta nel corso dei secoli.

Un video immersivo mi racconta quella meravigliosa metafora della vita che è il viaggio che, nella cultura cristiana, si trasforma nel pellegrinaggio. Hai mai pensato che le processioni sono dei piccoli pellegrinaggi locali?

Percorro pochi metri e una seconda sala immersiva mi propone una simpatica animazione in cui ripercorro la millenaria storia di fede e devozione che, partendo dal martirio di San Dalmazzo nel 254, porta alla costituzione della Diocesi di Cuneo nel 1817.

papa Pio VII
papa Pio VII

Pellegrinaggi e percorsi

Salgo le scale ed entro nella sala San Giacomo. Riconosco immediatamente, nel pellegrino che mi accoglie, la conchiglia di chi è diretto a Santiago di Compostela. Ci sto andando pure io partendo da Sant’Anna di Vinadio, un po’ per volta durante le settimane di ferie. Se Dio vorrà, un giorno saremo confratelli.

Il pavimento è una grande cartina con le principali vie di pellegrinaggio in Europa verso Santiago di Compostela, Roma e il Santo Sepolcro.

I video proiettati raccontano questi impegnativi percorsi spirituali ma anche quelli verso i santuari locali come Sant’Anna di Vinadio in valle Stura o quello di San Magno in valle Grana.

L’attigua cappella delle reliquie è una testimonianza di come, sin dall’antichità, sia profonda la venerazione verso i martiri, le persone più somiglianti a Cristo. Ma anche le persone che vivono straordinariamente la loro vita ci danno un buon esempio da seguire.

sala San Giacomo nel Museo Diocesano di Cuneo
sala San Giacomo nel Museo Diocesano di Cuneo

Museo Diocesano di Cuneo: epidemie e ostilità

Nel Cinquecento l’antica confraternita di San Giacomo si fonde con quella di San Sebastiano, protettore contro la peste. Le esigenze della società sono cambiate: il passante non è più un pellegrino da ospitare ma uno straniero invasore e portatore di malattie.

I teleri nella sala San Sebastiano ripercorrono alcune tappe della vita del martire. La prima chiesa a lui dedicata a Cuneo sorse nel 1431. La peste provocò ingenti perdite di vite umane e il culto ai santi come San Sebastiano e San Rocco, che proteggevano da questa malattia, s’intensificò.

Dopo essermi affacciata nella chiesa da un punto di vista privilegiato munito di binocolo con cui mettere a fuoco i dettagli, salgo ancora scale e raggiungo la sala Madonna del Carmine in cui spicca una suggestiva statua della Madonna Addolorata del XVIII secolo.

I video illustrano come le processioni siano un mini-pellegrinaggio. Dietro la croce di Cristo sfilano infatti ordinatamente le confraternite, i gruppi religiosi e laicali, il clero e i fedeli. È un cammino che si ripete di anno in anno e, di fatto, non finisce mai unendoci virtualmente a chi ci ha preceduti e a chi ci seguirà.

alcune tappe della vita di San Sebastiano
alcune tappe della vita di San Sebastiano

Museo Diocesano di Cuneo: il passaggio di papa Pio VII

L’Ottocento è segnato dall’invasione di Napoleone che ordinò la soppressione degli ordini religiosi. Confraternite, conventi, monasteri e certose furono travolti in pieno da uno sconvolgimento epocale che li spogliò di beni e opere d’arte e portò alla scomparsa di istituzioni secolari.

Ad esempio la certosa di Pesio fu letteralmente spazzata via nel giro di pochi giorni. Le due tele di Giovanni Claret esposte nel museo sono una piccola testimonianza delle ricchezze artistiche accumulate nel corso dei secoli. Sono le uniche superstiti di un ciclo di dieci dipinti sulla vita di Cristo.

Salgo le scale e transito nel deposito degli apparati effimeri ovvero tutti quegli oggetti da processione che vengono utilizzati appena pochi giorni all’anno come candelieri da altare, raggiere, corone decorative, tessuti pregiati, statue e altri oggetti finemente decorati.

La sala degli ordini religiosi mi sorprende con una lunga pergamena su cui sono elencati tutti gli ordini presenti sul territorio della Diocesi di Cuneo. Mi fermo alcuni minuti per guardare il video in cui alcune suore raccontano la loro esperienza vissuta tra carità e preghiera.

Eccomi quindi nella sala della Diocesi. Ritrovo un personaggio storico che avevo già incontrato nella cattedrale di Savona: Papa Pio VII che transitò a Cuneo durante il periodo in cui fu prigioniero di Napoleone per non averne annullato la scomunica. Memore dell’accoglienza ricevuta dalla città, nel 1817 istituì quindi la nuova diocesi.

Ultima Cena di Giovanni Claret al Museo Diocesano di Cuneo
Ultima Cena di Giovanni Claret proveniente dalla certosa di Pesio

Nel cuore della Confraternita di San Sebastiano

La sala del Consiglio della Confraternita di San Sebastiano è stata operativa fino alla metà degli anni Settanta del Novecento. I lavori di restauro svolti a partire dal 2001 hanno consentito di recuperare l’aspetto originario che la stanza aveva nell’Ottocento.

L’ambiente è caratterizzato da un pavimento in cotto e dalla carta da parati a righe e fiorellini bianchi e blu. Le poltrone in pelle in stile vittoriano e il massiccio armadio in noce creano un’atmosfera quasi domestica. Tra le suppellettili m’incuriosiscono in particolare le campane di vetro con i fiori. Alle pareti sono appesi i ritratti dei più importanti benefattori che donarono consistenti patrimoni alla Confraternita con specifiche finalità caritative.

Dopo essermi affacciata in chiesa da un punto di vista privilegiato scendo le scale ed entro nella sacrestia. L’arredo del XVIII secolo comprende due grossi armadi per le reliquie e due confessionali per sordi chiusi da una porta per poter parlare a voce alta.

Scesa al piano terra, apro una porta e mi trovo proprio dietro il Coro, all’interno della chiesa. C’è una campanella, non esitare a suonarla. Poi accomodati e gustati l’ultimo video con cui si conclude la visita al Museo Diocesano di Cuneo.

sala del Consiglio
sala del Consiglio

Il Museo Diocesano di Cuneo è a misura di bambino

Durante il mio percorso di visita ho notato le tappe destinate ai più piccoli e, ovviamente, mi sono informata per saperne di più. Il Museo nella valigia offre alle famiglie con bambini da 0 a 6 anni un’esperienza unica con attività pensate per favorire l’esperienza dei contenuti proposti attraverso il gioco.

Inoltre vengono periodicamente organizzate delle attività per famiglie con la collaborazione di insegnanti e animatori per fare del museo un luogo in cui imparare e condividere insieme del tempo di qualità.

Infine il museo si propone come luogo in cui festeggiare il compleanno dei bambini. Un apposito spazio viene allestito per la festa e gli animatori coinvolgono i piccoli in un’avventurosa caccia al tesoro all’interno del museo.

presepe nel Museo Diocesano di Cuneo
presepe

Una notte al Museo Diocesano di Cuneo

Il Museo Diocesano di Cuneo è molto frequentato da bambini e studenti anche grazie alle attività didattiche pensate per loro attraverso scuole e parrocchie.

La sala riunioni ospita incontri culturali e presentazioni di libri destinati anche agli adulti.

Ma l’attività che più m’incuriosisce è l’Escape Museum che si svolge a museo chiuso. Rigorosamente in una squadra composta da quattro a nove giocatori, avrai un’ora di tempo per uscire dal museo risolvendo enigmi e giochi di logica.

Ovviamente sarà mia premura raccontarti le emozioni della serata quando riuscirò a realizzare quest’avventura serale.

Giudizio Universale di Giovanni Claret
Giudizio Universale di Giovanni Claret, proveniente dalla certosa di Pesio

T’intriga l’idea di vivere il museo di notte?

📝 Consigli avventurosi

Il Museo Diocesano di Cuneo è aperto con i seguenti orari:

  • venerdì dalle 14 alle 18
  • sabato e domenica dalle 10 alle 13 e poi dalle 14 alle 18

Il biglietto d’ingresso intero costa cinque euro. È gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei Piemonte.

L’Escape Museum Cuneo è disponibile dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 22. Visita il sito ufficiale per ulteriori informazioni e per prenotare l’esperienza.

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Il Museo Diocesano di Cuneo ripercorre la storia della città e della sua diocesi attraverso le testimonianze del passato in modo immersivo.
Il Museo Diocesano di Cuneo ripercorre la storia della città e della sua diocesi attraverso le testimonianze del passato in modo immersivo.
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